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LATINA ricca di creatività, ma imbrigliata dall’indifferenza

Nei mesi di maggio, giugno e luglio il Partito Democratico ha infatti messo su tra i vari forum anche quello della cultura per scrivere insieme ai cittadini il "programma" per la vita culturale della nostra città.

Abbiamo analizzato insieme anche agli artisti, le criticità delle passate amministrazioni e le ricadute negative sullo sviluppo della vita creativa e quindi culturale di Latina.

Esistono una miriade di gruppi musicali di giovanissimi veramente di talento che non hanno una "casa", spazi per le prove, occasioni per esibirsi e riversare sulla loro città il loro lavoro creativo. Esistono un numero incredibile di compagnie teatrali di ottimo livello, amatoriali e non, che meriterebbero spazi adeguati per la loro elaborazione e per gli spettacoli.

Esistono numerosissime associazioni di tipo culturale presenti ed operanti nonostante il Comune: non ci sono bandi ed è indispensabile sempre "conoscere qualcuno" e mettere a disposizione il proprio voto o non c'è speranza di ottenere finanziamenti.

Gli artisti si sanno organizzare per conto loro, ma sono "orfani" della propria città. La ricerca non manca di menti e di idee, ma di strutture e di finanziamenti.

Ci sono scrittori, poeti, musicisti, ricercatori che se non arrivano ad essere conosciuti come Antonio Pennacchi, Tiziano Ferro, Barbara Ensoli, Claudio Paradiso o Roberto Prosseda nessuno saprà che esistono, che vivono, lavorano, creano. E il pensiero che ci siano Pennacchi, Ferro, Ensoli, Paradiso, Prosseda dovrebbe far investire proprio in questi campi dove i nostri "cervelli" hanno già aperto la strada. Mancano le occasioni che l'Amministrazione della loro città dovrebbe realizzare per loro, perché i talenti vanno moltiplicati…

Una città che guarda altrove non è la mia città.

La mia città si fa carico della propria vita culturale, la nutre, non le nega l'alimento perché oltremodo indebitata a causa di scelte esose e inconcludenti come le terme o la Fondazione teatro, vere "sanguisughe"all'interno del bilancio.

(Nicoletta Zuliani – resp. Cultura esecutivo PD Latina e forum "politiche culturali")

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Nessuna risposta

  1. Baol ha detto:

    Non so il perché, ma a me sembra che questa nostra città sia particolarmente ingenerosa con i suoi talenti… niente di strano se poi questi riescano a trovare il giusto riconoscimento altrove, orfani delle loro origini… e se pure attraverso la loro opera alcuni non facciano che rivendicare queste origini, la nostra terra sembra un po' matrigna, avara di quegli spazi che invece, chissà perché, pare riservare ad altro/altri… insomma, essere artisti in terra pontina richiede uno sforzo multiplo e una costanza non comuni.

    Francesca