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Maggioranza in pezzi e città senza governo

La gravità sul piano amministrativo è sotto gli occhi di tutti, mentre credo che l'accaduto riveli tutti i limiti politici di una situazione ormai insostenibile. Il centrodestra di piazza del popolo sembra un'armata brancaleone, in cui ognuno è diffidente e sospettoso dell'altro, in cui ciascuno avverte le proprie istanze tradite o inevase. I capigruppo di maggioranza non sono in grado di gestire più nessuno, il presidente del Consiglio Calandrini fa fatica perfino a gestire l'organizzazione dei lavori, il sindaco, infine, appare completamente in panne e spesso nervoso.

Appare, dunque, già lontana anni luce la votazione sulla metro che ha visto solo un mese fa una straordinaria compattezza delle forze di maggioranza. Si tratta, in realtà, solo di unanimismo di facciata, perché in verità non sono d'accordo su niente. A tenere unito il quadro è un accordo di potere fondato su precari equilibri. Ad esasperare il clima c'è indubbiamente la coincidenza con le elezioni regionali, ma questa non è sufficiente a spiegare la quantità di errori che in questi giorni si stanno sommando. Basti pensare al paradosso ridicolo di tre consiglieri di maggioranza (Chiarato, de Monaco e Di Giorgi) che occupano l'aula per protesta. Ma contro cosa protestano ? E soprattutto contro chi ? Dovrebbero protestare contro se stessi. Questa è una maggioranza di 26 consiglieri a cui si aggiungono diversi acquisti fatti nel tempo dai banchi delle opposizioni, nonostante questo appaiono sempre più incapaci perfino di garantire il numero legale.

Dal canto nostro, la modifica del Piano sosta, con il relativo abbattimento delle tariffe, e il reperimento delle somme necessarie ad erogare la seconda rata delle somme agli indigenti, restano una priorità assoluta. Sul piano della sosta, in particolare , qualora non arrivino segnali più convincenti, valuteremo tutte le azioni amministrative da compiere, dal ricorso al Tar fino alla richiesta di revoca dell’intero piano.

Resta, tuttavia, il rammarico di uno spettacolo indegno da parte di un’assise importante come quella comunale, che coincide, sulle pagine dei giornali di oggi, col racconto di un declino economico inarrestabile.

 

Latina, 22/12/09

Consigliere Comunale

Mauro Visari

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