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Sindaco e giunta comunale di Fondi si sono dimessi

MAFIA A FONDI, SINDACO E GIUNTA SI DIMETTONO

Ha rassegnato le dimissioni nella tarda serata di ieri il sindaco di Fondi Luigi Parisella. A seguire, questa mattina sono state rassegnate le dimissioni anche da parte della giunta e dei consiglieri di maggioranza. Il comune di Fondi da tempo è a rischio scioglimento per infiltrazioni della criminalità organizzata e la decisione del sindaco e della sua maggioranza (Pdl) arriva dopo un nuovo rinvio del Consiglio dei ministri che ieri ha fatto slittare la decisione di una settimana. (fonte:http://www.latina24ore.it/latina/4858-mafia-a-fondi-sindaco-e-giunta-si-dimettono.html)

Così facendo potranno ricandidarsi alle prossime elezioni, cosa che sarebbe stata impossibile se il consiglio fosse stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Così si spiegano i continui rinvii del consiglio dei ministri … il quale li ha praticamente "salvati". Ma andiamo con Ordine:

Dopo l'ultima relazione del Prefetto Frattasi ieri il CDM era chiamato a rispondere (ancora una volta) sullo scioglimento del Consiglio Comunale di Fondi.

Messo alle strette è stata adottata una soluzione che salva capra e cavoli … invece di sciogliere ha indotto il Sindaco e il Consiglio Comunale ad una uscita di scena onorevole che gli consentirà il poter ricandidarsi nell'immediato.

Queste le motivazioni di Maroni sul mancato scioglimento: "Ci è giunta notizia – spiega il responsabile della Farnesina – dell'ipotesi di dimissioni di alcuni e non sappiamo quanti, se tutti o la maggioranza dei membri del Consiglio comunale. È ovvio che non possiamo decidere senza conoscere questa notizia in punto di fatto. Quindi, dopo la relazione di Maroni, settimana prossima si prenderà una decisione definitiva a seconda dell'esito di questo accertamento in punto di fatto. Francamente il Cdm non può decidere sulla base di un sembra o un si dice".

mi astengo da ulteriori commenti … il tutto si commenta da solo.

 

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Nessuna risposta

  1. Vincenzo ha detto:

    Meglio tardi che mai

  2. Vincenzo ha detto:

    Non credo proprio che la furbata possa finire a "tarallucci e vino"

    per l'art. 143 t.u. enti locali lo scioglimento per infiltrazioni malaviotose prevale sulle dimissioni. Il governo dovrà necessariamente entrare nel merito alla richista del Ministro Maroni e sciogliere il consiglio. Ogni diversa determinazione sarebbe un ulteriore regalo alla criminalità ed uno sfregio permanente alla legalità.

     

    da IL MESSAGGERO:

    «La questione delle dimissioni del consiglio comunale di Fondi è a nostro parere irrilevante», commenta Elvio Di Cesare, presidente dell'associazione Caponnetto di Latina. «La procedura di scioglimento è ormai avviata. Decine di Comuni prima di Fondi hanno tentato di evitare l'onta dello scioglimento per mafia rassegnando le dimissioni ma l'istruttoria è in corso da un anno e per legge deve considerarsi conclusa con lo scioglimento per mafia».
     

  3. Giovanni ha detto:

     BASTA UNA SOLA COSA NON VOTARLI

  4. Freddy ha detto:

    Questa è una di quelle cose che ti fanno vergognare di essere italiano.

    Freddy

  5. giucap ha detto:

    La chiusura della procedura di scioglimento a causa delle dimissioni sarebbe una vera porcata, ma i presupposti ci sono tutti.

    Perché mai sarebbe stato infatti rinviato il CDM che doveva deliberare sull'argomento, solo perché erano corse voci, peraltro non confermate, di probabili dimissioni? A norma di legge, tale evenienza è semplicemente irrilevante. E invece il Ministro degli Esteri Frattini (e non Maroni, Renà) se n'è uscito bello bello col rinvio, dettato non dalle dimissioni ma dalle voci di dimissioni.

    Quando ho letto il comunicato stampa che riportava tale brillante uscita (peraltro da un mistro esperto della materia, essendo stato nominato per la prima volta ministro – tecnico e non politico – alla Funzione Pubblica nel Governo Dini) ho immediatamente capito che l'accordo era stato raggiunto proprio sulla porcata, e sono pronto a scommettere che di scioglimento per mafia del comune di Fondi non sentiremo più parlare. Tanto per dare segnali chiari alla criminalità organizzata. Dopo lo scudo. Ahimé.

    Giulio 

  6. renatosd ha detto:

    DOCUMENTO DEL COMITATO PERMANENTE DI LOTTA ALLE MAFIE DI FONDI

    I PERICOLI DERIVANTI DAL MANCATO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE  DI FONDI

    Le dimissioni del Sindaco di Fondi Luigi Parisella e dei consiglieri di maggioranza sono la riprova che il centro destra fondano, dietro consiglio del Senatore Claudio Fazzone, ha voluto sfidare fino al limite la legalità nel tentativo di evitare lo scioglimento richiesto dalla Commissione prefettizia per infiltrazioni mafiose. Esse non sono altro che una sostanziale ammissione di responsabilità. Se il Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo decidesse per il non scioglimento in base alla procedura straordinaria, ci troveremmo di fronte al primo caso in Italia di non applicazione della normativa prevista dal novellato art. 143 del TUEL e si aprirebbe la strada, in futuro, alla  impossibilità di procedere a qualsiasi scioglimento di Consigli comunali per infiltrazioni mafiose. Fatto di estrema gravità e dimostrazione, se ce ne fosse stato bisogno, che il Governo Berlusconi tende a smantellare la normativa antimafia e a dare segnali preoccupanti di resa nei confronti delle organizzazioni criminali. Nel caso sciagurato che si arrivasse a tanto, facciamo appello a tutte le forze politiche democratiche del centro sinistra, rappresentate e non in Parlamento, alle associazioni che si battono contro le mafie, alle organizzazioni sindacali e alla società civile, perché si ritorni in piazza, in modo unitario, così come avvenuto per la manifestazione nazionale del 25 settembre, per ribadire con più forza che la lotta alle mafie si fa senza concessioni e calcoli di natura poltico-elettorali. In questi pochi giorni che ci dividono da venerdì prossimo chiediamo a tutti gli organi di stampa di mantenere altissima l’attenzione su quanto potrà accadere, in considerazione che il “caso Fondi” sta ricoprendo, sempre più, valenza nazionale.

    LO SCENARIO INQUIETANTE NEL SUD PONTINO ED OLTRE

    La  1° Relazione   redatta dal Prefetto di Latina, relativamente all’altissimo livello di penetrazione mafiosa nel tessuto economico, sociale, politico ed istituzionale della città di Fondi e del territorio circostante, ha offerto all’opinione pubblica nazionale uno scenario finora inimmaginabile ed estremamente inquietante.

    Scenario  probabilmente ancora più inquietante di quello  disegnato finora, se si considera che la Relazione medesima si è basata su analisi, accertamenti, indagini di carattere essenzialmente amministrativo svolti  da una Commissione di accesso agli atti  istituita ad hoc dal Prefetto medesimo, anche se supportati da  elementi  di carattere giudiziario ed investigativo acquisiti da inchieste svolte finora dalla Magistratura competente e dalle forze dell’ordine riferibili alle cosiddette operazioni “Damasco 1 “ e “Damasco 2 “.

    Ciò, in quanto, come riportato dagli organi di stampa, sarebbero  in corso  ulteriori indagini da parte dell’Autorità Giudiziaria. Indagini che presumibilmente porteranno ad ulteriori provvedimenti rispetto a quelli già adottati, con il conseguente aggravamento  del quadro già delineato.

    Quella che ci è stata presentata, a seguito di lunghi e meticolosi accertamenti delle forze dell’ordine e della magistratura, è una situazione oltremodo drammatica che vede la presenza massiccia  ed asfissiante della criminalità organizzata in significativi pezzi dell’economia fondana e dell’intero territorio e, quel che ancor più grave, conseguenti, pesanti condizionamenti  da parte della stessa sulla vita politica ed amministrativa.

    Condizionamenti che, con un’ottica che travalica i confini di Fondi e si estende anche al vicino territorio, sono stati già accertati nel corso dell’operazione cosiddetta “Formia Connection” svolta alcuni anni fa della quale ancora si attendono  gli sviluppi a livello giudiziario, che hanno messo in evidenza l’esistenza di collegamenti fra soggetti appartenenti alla criminalità organizzata ed esponenti politici ed istituzionali sia di Formia che di Minturno.

    Un intero territorio,insomma,che si estende oltre i confini di Fondi, dal Garigliano fino  a Terracina e San Felice Circeo ed oltre, devastato e fortemente condizionato nel suo vivere quotidiano dalla criminalità organizzata.

    LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ARMANDO CUSANI

    In un quadro già così drammatico, assumono  un carattere di particolare incidenza sul piano dell’opinione pubblica le incredibili dichiarazioni, riportate dalla stampa, del Presidente dell’Amministrazione Provinciale Armando Cusani, il quale, parlando delle inchieste svolte dall’Autorità Giudiziaria sul “ caso Fondi”, ne ha attribuito la responsabilità a “ pezzi deviati dello Stato”.

    Una gravissima offesa, questa, alle Istituzioni tutte, dalla Magistratura alle forze dell’ordine, dal  Ministro dell’Interno al Prefetto di Latina, a tutti quegli organismi investigativi, giudiziari, amministrativi dello Stato, oltreché associativi e politici, che per anni si sono prodigati in uno sforzo generoso teso ad accertare il gravissimo danno arrecato alla legalità ed allo Stato di diritto.

    Un atto, quello del Presidente dell’Amministrazione provinciale di Latina, irresponsabile, tenuto conto del suo ruolo istituzionale, dal sapore eversivo e che potrebbe assumere aspetti di rilevanza  anche di carattere penale.

    Il Comitato permanente contro le mafie, recentemente costituitosi a Fondi con la partecipazione di tutti i partiti di centrosinistra e delle Associazioni Legambiente, Arci Murales, Il Cantiere Sociale ed A.Caponnetto, deplora  il comportamento irresponsabile del Presidente della Provincia di Latina per le sue inqualificabili dichiarazioni contro le Istituzioni e chiede  ufficialmente all’Autorità Giudiziaria di  dare inizio  alle conseguenti azioni di sua competenza.

    Fondi, lì 06 ottobre 2009

    Comitato permanente contro alle mafie – Fondi

  7. giucap ha detto:

    Oggi il CDM ha accolto le dimissioni del sindaco di Fondi ed indetto nuove elezioni a marzo, senza procedere allo scioglimento del Consiglio per infiltrazioni mafiose. Tutti i consiglieri uscenti, nonché naturalmente il sindaco, potranno quindi ripresentarsi.

    Caro Vincenzo, quel che a te sembrava impossibile è accaduto: la furbata è finita a tarallucci e vino!

    Non è mai elegante citarsi, ma basta andarsi a rileggere il mio post di lunedì 5 u.s.: l'epilogo era già scritto.

    Congratulations a tutti noi e … vai col populismo e con il suffragio elettorale che lava meglio del Dash.

    Chissà come sarà soddisfatto il Prefetto Frattasi, che ha svolto un ottimo lavoro per niente (ma secondo me l'aveva capito da un pezzo).

    Colpirne uno per educarne cento?

    Giulio

     

  8. Vincenzo ha detto:

    giucap ha scritto:

    Oggi il CDM ha accolto le dimissioni del sindaco di Fondi ed indetto nuove elezioni a marzo, senza procedere allo scioglimento del Consiglio per infiltrazioni mafiose. Tutti i consiglieri uscenti, nonché naturalmente il sindaco, potranno quindi ripresentarsi.

    Caro Vincenzo, quel che a te sembrava impossibile è accaduto: la furbata è finita a tarallucci e vino!

    Non è mai elegante citarsi, ma basta andarsi a rileggere il mio post di lunedì 5 u.s.: l'epilogo era già scritto.

    Congratulations a tutti noi e … vai col populismo e con il suffragio elettorale che lava meglio del Dash.

    Chissà come sarà soddisfatto il Prefetto Frattasi, che ha svolto un ottimo lavoro per niente (ma secondo me l'aveva capito da un pezzo).

    Colpirne uno per educarne cento?

    Giulio

     

     E alla fine la palla è passata al popolo sovrano……..

  9. giucap ha detto:

    Forse non sono stato spiegato: se il "popolo sovrano" mettiamo del paese di Riina, elegge lo stesso Riina sindaco, non è che quello improvvisamente si "smafiosizza" e esce di galera perché è il popolo che lo vuole.

    Sta storia del popolo sovrano è diventata un grosso equivoco: la democrazia si regge sull'indipendeza el'equilibrio tra più poteri. L'alternativa è appunto il populismo, anticamera di tutte le forme di governo autoritarie o quanto meno a-democratiche. 

    E nel nostro caso la porcata non è certo minore per il fatto che si vada al voto, anzi.

    Giulio

     

  10. Salvatore ha detto:

    Caro Giulio,

    stavo meschinamente annaspando per cercare di spiegare il concetto che tu hai brillantemente esposto.

    Grazie.

    Salvatore