Una inaugurazione eseguita con toni pacati, poco festosi, direi "attenta"….attenta a non irritare la suscettibilità dei presenti, cittadini pronti ad inveire contro chi avrebbe osato raccontare ulteriori fandonie.

Siamo stanchi, noi residenti di Q4 e Q5, di essere presi in giro, sappiamo bene ciò che è stato fatto e ciò che soprattutto non è stato fatto negli ultimi 20 anni per questi quartieri.

Sappiamo bene ciò che ancora c'è da fare e quanto dovremo lottare per portare la vivibilità di q4 e q5 a livelli dignitosi.

Sappiamo bene le motivazioni che hanno indotto l'amministrazione comunale a spendere centinaia di migliaia di euro per cancellare (almeno per il Q4) in pochi giorni, anni di assoluto degrado.

Ma i ricordi non si cancellano così facilmente, tutti sappiamo quanto abbiamo dovuto lottare per mettere in evidenza (ad esempio) l'incredibile vicenda del chiosco di via cherubini, mai aperto, lasciato per anni all'incuria ed alla mercè dei vandali.

La mancata assegnazione ad una cooperativa o ad una associazione per cavilli burocratici e/o per litigi tra esponenti politici, ha creato il simbolo del degrado di Q4 e Q5.

Ma ieri, finalmente, ci siamo accorti di un fatto importante:

in occasione dei prossimi mondiali di tiro con l'arco, qualcuno si è vergognato di mostrare alla nazione e al mondo intero le condizoni di quall'angolo della città, e dunque via ai lavori, costi quel che costi, dal cilindro magico sono spuntati gli euro, tanti euro, euro che fino a pochi giorni fa nessuno si sarebbe mai sognato esistere.

Ma la gente dimentica, vede i quartieri rifatti ed applaude, festeggia, convinta che finalmente l'amministrazione ha deciso di puntare su questi quartieri, diventeranno il fiore all'occhiello di Latina, verranno rifatti tutti i marciapiedi, passerà la Metro, avremo la Caserma, la Guardia di Finanza, etc. etc. etc.

Peccato che le stesse identiche affermazioni furono fatte 4 anni fa durante l'inaugurazione del nostro sito, altrimenti io stesso vi avrei creduto senza ALCUNA ombra di dubbio.

Purtroppo però l'esperienza di questi anni, delle tante promesse mancate, hanno insegnato a non illudersi.

La prima cosa infatti che andremo a verificare, finiti i mondiali di Tiro con l'arco, è se i soldi sono stati investiti oppure spesi.

Tra le due cose c'è infatti molta differenza, nel primo caso si è progettato il mantenimento, il controllo e la manutenzione, nel secondo si è solo voluto nascondere le vergogne.

Come risultato finale, quindi, oggi abbiamo solo una certezza:

La vergogna la conoscono! (e di questi tempi, credetemi, non è poco!)

Ferdinando Cedrone