• Senza categoria

Olim Palus

C'era una volta una bella palude, piena di alberi, di uccelli e di zanzare; un florido ambiente naturale che per millenni era rimasto in un perfetto equilibrio, affatto turbato dalla presenza umana. Poi venne l’Uomo (non l’uomo inteso come genere umano, ma proprio Lui, Mussolini!) e decise di bonificare la palude Pontina.

Certo, allora sembrò una cosa buona: strappare questa fertile pianura alla mortale zanzara malarica e consegnarla alle laboriose famiglie di coloni affinché ci coltivassero abbondanti messi di grano e ci allevassero, ognuna, decine di figli era in perfetta linea col sentire del tempo e con la retorica fascista.

 

Ma i tempi cambiano: immaginate adesso se a qualcuno venisse in mente di prosciugare una palude? Si griderebbe al disastro ecologico, si parlerebbe di crimine ambientale… i Verdi si legherebbero agli alberi, Greenpeace arriverebbe a passo di carica…

 

I tempi cambiano, dicevamo, ma cambia pure il sentire umano. Crimine ambientale o non crimine ambientale, i coloni di allora ci tenevano alla loro terra strappata alla palude e la trattavano bene. Oggi i loro figli e i loro nipoti non ci tengono più così tanto alla loro terra e la sporcano, la maltrattano, la imbruttiscono… tentano persino di seppellirla sotto uno strato uniforme di rifiuti. Olim Palus… Nunc Sterculinum.

 

Ancora meno ci tengono i “nuovi coloni”, quelli arrivati negli ultimi 20 o 30 anni, spesso latori di (dis)valori… discutibili.

Colpa dei nuovi arrivati? Colpa degli eredi dei bonificatori? Colpa dei pessimi politici che si sono avvicendati al potere? Colpa delle istituzioni latitanti? Colpa di "Roma ladrona"? Non lo so! Forse è un mostruoso concorso di colpa, fatto sta che ormai la pianura Pontina è un indecente ricettacolo di rifiuti, le acque dei fiumi e dei canali sono pesantemente inquinate, l’aria è insalubre e molteplici e micidiali veleni scorrono nelle falde sotterranee. Olim Palus… Nunc Sterculinum.

 

E noi tutti, popolo bue, assuefatti al degrado, rincretiniti dal superfluo vociare dei politici che ci promettono la luna, imbambolati dai reality, estasiati dal calcio… aggiungiamo degrado al degrado, sporcizia alla sporcizia, inquinamento all’inquinamento e ormai viviamo in una discarica a cielo aperto e non ce ne accorgiamo nemmeno.

 

 

Once a swamp… now a dump

 

Salvatore Antoci

Potrebbero interessarti anche...