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Cirilli e Mansutti: botta e risposta

COMUNICATO STAMPA CIRILLI

 4 AGOSTO 2009

QUANTO ACCADUTO OGGI IN CONSIGLIO COMUNALE SUL TEMA DEI DEBITI FUORI BILANCIO TESTIMONIA COME A SORREGGERE IL SINDACO ZACCHEO NON CI SIA LA SUA MAGGIORANZA MA IL PD E IN PARTICOLARE IL SUO CAPOGRUPPO MANSUTTI.

 “Finalmente oggi la vera maggioranza che sostiene il Sindaco Zaccheo è uscita alla scoperto. E non ci riferiamo alla Pdl, bensì al Pd ed in particolare al suo capogruppo Mansutti, accorso in soccorso di Zaccheo nel momento in cui la maggioranza stava votando un nostro ordine del giorno sulla questione delle responsabilità dei dirigenti sui debiti fuori bilancio. Ormai siamo al paradosso”. 

Non va per il sottile il capogruppo della Lista progetto per Latina per la Costituente di Centro Fabio Cirilli. Tutto nasce da un battibecco scaturito sulla votazione di un ordine del giorno sulla responsabilità dei dirigenti in merito ai debiti fuori bilancio. “Durante il dibattito abbiamo constatato che molti debiti fuori bilancio erano riconducibili a gravi responsabilità dei dirigenti del Comune. Ad esempio sono stati riscontrati alcuni debiti scaturiti dalla mancata osservazione dei dettami dell’art.22 sulla notificazione degli atti. Bene ci siamo accorti che in merito ad alcune fattispecie, a causa di macroscopiche sviste dei dirigenti, non erano stati rispettati i 60 gg per la notifica degli atti dal momento della comunicazione con lettera, con conseguente condanna in primo grado e in appello. In poche parole il Comune è passato dalla ragione al torto e questo per decine di migliaia di euro.  A quel punto abbiamo proposto prima un emendamento, ma considerata la condivisione dei consiglieri di maggioranza e dei capigruppo Di Rubbo e Palmieri, si è deciso di firmare un ordine del giorno”. In buona sostanza l’ordine del giorno prevedeva accertamenti da parte del direttore generale sull’operato dei dirigenti ‘colpevoli’ e degli atti e dei provvedimenti al loro indirizzo. A quel punto si è verificato il paradosso. “Prima della votazione Zaccheo ha contestato l’ordine del giorno asserendo che in passato gli incarichi assegnati ad alcuni dirigenti seguivano ‘altre procedure’, ma il colpo ad effetto lo ha messo a segno il capogruppo del PD Mansutti, che prima ci ha accusato di far parte della maggioranza, ed invece sa benissimo che sui debiti fuori bilancio, così come fatto in passato continueremo ad astenerci, ma cosa ancora più grave ha condiviso e sposato la linea di Zaccheo. Morale della favola il Pd ha fatto venire meno il numero legale e l’ordine del giorno non si è potuto votare. E meno male che Mansutti e i suoi rappresentano sono la sola forza di opposizione rimasta in consiglio comunale. Oggi il capogruppo del Pd ha dimostrato che la maggioranza che sostiene il primo cittadino è proprio quella che fa riferimento a lui ed al suo gruppo. E forse questo ci aiuta a capire anche perché consiglieri comunali ed esponenti di spicco del suo stesso partito presenziano a conferenze stampa a fianco del Sindaco o addirittura svolgono incarichi per suo conto”.

 

Fabrizio Cirilli

 

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COMUNICATO STAMPA MANSUTTI

5 AGOSTO 2009

In relazione agli esilaranti articoli di stampa odierni, che avrebbero dovuto dare ai lettori una qualche idea del penoso consiglio comunale tenutosi ieri, mi sembrano opportune alcune precisazioni sull’andamento dei lavori, perché, mentre Cirilli può dire quel che vuole ed è libero anche di artefarre la realtà,  l’informazione ha l’ingrato compito di raccontare “i fatti”, libera poi anch’essa di commentarli e presentarli.

1. L’opposizione del PD si rivolge, instancabile, contro Zaccheo, la sua politica e la sua cricca di potere non già contro i suoi soldati, alcuni dei quali volentieri arruoleremmo tra le nostre fila, per le loro qualità e capacità; quando finalmente espugneremo il Comune di Latina, è da quei soldati che dovremo ricominciare. 2. L’ordine del giorno  – acqua fresca! – proposto dalla maggioranza, teso ad una verifica generica dell’operato dei dirigenti in ordine ai debiti fuori bilancio – ma che cosa si dovrebbe mai dire di una sentenza – delegando il Direttore Generale  a…( ?!? ) fin dalla Commissione Bilancio è stato un tentativo di abbordare Cirilli ed evitarsi sbandamenti e incertezze delle file interne con una lunga sequela di emendamenti di natura “disciplinare”. 3. Dopo l’intervento di Chiarato, che ha chiaramente messo in luce il palese “fine punitivo” dell’ordine del giorno, ho parlato per primo a nome del PD, chiarendo che se ci sono addebiti, questi vanno fatti per iscritto contro chiunque; fino a prova del contrario, i dirigenti e i funzionari del Comune svolgono egregiamente il loro lavoro pur nelle mille difficoltà nelle quali si trovano; semmai, è la politica lassista e incoerente della maggioranza a porre sovente in difficoltà la macchina amministrativa, costringendola ad inseguire sempre la prossima chimera tralasciando, a volte, una maggior cura del quotidiano e dei bisogni. 4. A parte la pretestuosa replica di Cirilli , intervenendo alla fine è stato proprio Zaccheo che ha condiviso la nostra posizione, invitando la sua maggioranza a ritirare l’inutile ordine del giorno e così rispedendo Cirilli fuori dal perimetro della condivisione di maggioranza: non il sottoscritto ha supportato Zaccheo ma questi non ha potuto far altro che condividere l’impostazione del Partito Democratico. Se c’è incuria, incompetenza, incapacità, lo si dica facendo nome e cognome, altrimenti si taccia; la caccia alle streghe che tanto affascina Cirilli, non appassiona nessuno. 5. Infine, non il PD ha fatto mancare il numero legale al Consiglio – eravamo in aula alla fine tutti coloro che vi erano all’apertura – ma la maggioranza che si è defilata sulla richiesta dell’UDC di verifica del numero legale. 6. Questa è la verità dei fatti per come si sono svolti. E se ne possono trarre alcune considerazioni politiche. a) Dopo essere entrato nella maggioranza in Provincia, conquistando un assessorato, Progetto per Latina continua ad inseguire un riconoscimento anche a Latina: e per questo si è astenuto sull’ultimo bilancio di Zaccheo, mentre il PD ha votato contro. b) La maggioranza tuttavia non vuole riaccogliere il figliuol prodigo e Zaccheo si incarica di presidiarne i confini, di fronte a qualche esitazione. c) Ma sono tutti fatti interni alla maggioranza allargata che si è imposta dalle ultime provinciali e dal Bilancio, che vedono PDL, Cirilli, formazioni minori, UDC ( anche se perplesso ) condividere in fondo la stessa faccia della politica.

Capogruppo PD al Comune di Latina   Maurizio Mansutti  

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Nessuna risposta

  1. davide ha detto:

    Questi fatti mettono in luce una cosa importante. Se consigli comunali venissero trasmessi in diretta su Tv Locali e su internet (e poi archiviati per una consultazione da parte di chiunque) tutto ciò non si verificherebbe.

    Il cittadino vedrebbe finalmente cosa accade dentro quell'aula e si farebbe un'idea, senza il filtro dei giornali.

    Mi fà specie che Brunetta tra le tante cose, non abbia imposto per legge ai comuni di trasmettere i consigli comunali!

    DAVIDE 

  2. zampone ha detto:

    Per quanto riguarda la trasmissione via internet delle sedute dei Consigli Comunali, è uno dei punti fondamentali delle "Liste a 5 stelle" di ispirazione Grillo.

    Lo stanno facendo in tutti i Comuni dove le liste civiche hanno ottenuto un consigliere.

    Devo aggiungere altro???