La sfilata degli Alpini a Latina è durata 9 ore; ho preferito vederla in televisione per  ascoltare i commenti dei cronisti e quello di Lazio TV, certamente un alpino, ha parlato per tutto il tempo commuovendo anche me quando profferiva nomi  che per molti, oggi, non hanno significato.

Nel pomeriggio è defluito davanti alle tribune il nutritissimo gruppo degli Abruzzesi ed il cronista ha faticato a vincere la sua commozione; per farsi forza ha dovuto alzare il tono della voce che gli usciva frammentata. Ebbene ho ammirato,  con le lacrime agli occhi, la compostezza di tanti uomini, veci e bocia, che silenziosi mostravano il vero volto del soldato italiano. Con loro vedevo le steppe gelate della Russia, i monti ghiacciati dell’Albania e della Grecia.

Un moto di rabbia mi è affiorato quando, in un intervallo della trasmissione, ho visto sulla emittente “SUPER 3” il nostro Ministro della Difesa che, dopo una breve apparizione alle 11 in tribuna a Latina, forse mezz’ora, era in un campo di calcio nel nord, con le cuffie alle orecchie e senza giacca,  commentava insieme ad altri la partita Chievo-Inter. Come ha fatto ad arrivare lì così presto ? Vederlo in TV,  con quel suo particolare sorriso e sentire la sua roca voce che dibatteva sulle varie azioni in  campo, mi ha veramente infastidito e offeso.

Certo non voglio proibirgli di avere la passione per il calcio ma farsi vedere così partecipe come un comune “mortale” mi ha sconvolto. Forse dirà oggi i ministri non sono come quelli di ieri. Peccato! Problemi interessanti   e urgenti che sommergono la sua scrivania ne avrà certamente.

Avrà guadagnato qualche voto in più dagli sportivi, ma ha perso certamente di prestigio agli occhi miei e di tanti altri che hanno avuto il dispiacere di vederlo.

Colonnello ( Riserva) Pietro Giovanni Liuzzi