• Senza categoria

Email da Raffaele Piccolo

Oggetto: Vincenzo Borrelli ha perfettamente ragione!

Volevo esprimere solidarieta’ e supporto morale a quanto espresso da
Vincenzo Borrelli ,
che non conosco di persona, ma che ha scritto quanto pensa e quanto penso
io in riferimento
all’associazione QC . E mi e’ testimone il mitico giornalaio Salvatore
Schiano Di Cola al quale
dissi subito ” Ma perche’ non mi avete fatto sapere niente?” …Forse
avere come socio fondatore
un socialista riformista sindacalista non vi piace?? Fate come vi pare mi
sembra proprio che la piazza virtuale
sia diventata una piazzetta o addirittura un circolo cittadino!!”
Caro Freddy non te la prendere tu personalmente ma la fretta e’ cattiva
consigliera o anche
la gatta per partorire in fretta partori’ gattini ciechi! …e vale
soprattutto se fai una cosa importante dal punto di vista sociale
per avere quattro soldi da una amministrazione completamente miope verso i
nostri beneamati Quartieri.
Saluti a tutti da Raffaele Piccolo.

Oggetto: Commento all’avvenimento del 27 Gennaio

Nel rispetto dell’avvenimento orribile dello sterminio razziale nei
confronti degli ebrei vorrei portare alla attenzione di tutti una
decisione poco felice,
secondo il mio modesto parere, da parte della Amministrazione Provinciale e
dell’assessore Bianchi Fabio . La scelta di organizzare il viaggio della
memoria
verso la meta in Germania ha previsto una fermata ” alquanto strana ” in
una giornata dedicata alla Memoria i ragazzi sono stati accompagnati verso
Trieste a visitare le foibe , in leggero anticipo rispetto alla giornata
del Ricordo …un anticipo che e’ discutibile e puo’ far discutere visto il
colore politico
dell’amministrazione. Spero che durante il viaggio abbiano ripercorso, con
l’aiuto di uno storico, gli scempi , gli abusi e le fucilazioni sommarie
verificatisi durante il ventennio fascista. E comunque sia le foibe non
sono frutto della follia dei partigiani comunisti italiani.
Per completezza di informazione allego quanto segue.

Almeno diecimila persone, negli anni drammatici a cavallo del 1945, sono state torturate e uccise a Trieste e nell’Istria controllata dai partigiani comunisti jugoslavi di Tito. E, in gran parte, vennero gettate (molte ancora vive) dentro le voragini naturali disseminate sull’altipiano del Carso, le “foibe”.
A sessant’anni di distanza con queste pagine vogliamo far conoscere questa tragedia italiana a chi non ne ha mai sentito parlare, a chi sui libri di scuola non ha trovato il capitolo “foibe”, a chi non ha mai avuto risposte alla domanda “cosa sono le foibe?”.
Vogliamo ricordare, a chi già conosce la storia delle foibe, ai figli e ai nipoti di chi dalle terre d’Istria e di Dalmazia è dovuto fuggire, cacciato dalla furia slavo-comunista.
Vogliamo anche capire perchè, a guerra ormai finita, migliaia di persone hanno perso la vita per mano di partigiani comunisti e perchè, per sessant’anni, la storia d’Italia è stata parzialmente cancellata.
Oggi, 10 febbraio 2005, per la prima volta l’Italia celebra la Giornata del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati. La ricorrenza è stata istituita con legge dal Parlamento il 16 marzo 2004. La data scelta è quella del Trattato di pace di Parigi del ’47, che sancì il passaggio dell’Istria alla Jugoslavia. (lefoibe.it)

Saluti da Raffaele Piccolo.

Potrebbero interessarti anche...