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Il disastro ambientale della pianura pontina

In Italia, riprogettare la natura per ripulirla

di Elisabeth Rosenthal (traduzione di Salvatore Antoci)

TERRACINA – Prima di calare in acqua la sua rete da pesca dalla riva di uno dei canali allineati a pettine, Michele Assunto sposta la spazzatura con una pertica. “Dovrebbero ripulire qui” ringhia.

Gli unici animali che riescono a sopravvivere in un altro canale che sfocia al mare vicino Porto Badino, – sostengono le autorità locali – sono certi topi giganti. Ovviamente il mare non è balneabile in un raggio di 200 metri dalla foce – aggiungono con un’alzata di spalle – ciò nonostante i bagnanti sguazzano tutt’intorno.

In varie parti di questa ricca regione costiera, posta a sudest di Roma e a nordovest di Napoli, i canali che scaricano a mare i liquami delle fattorie e dalle fabbriche coesistono con pescatori e bagnanti. Indubbiamente quest’area necessiterebbe di un serio intervento per restituirle nitidezza. Per posti così degradati, comunque, gli architetti dell’ambiente di nuova scuola raccomandano una soluzione radicale: non tanto ripristinare l’ambiente originale, ma riprogettarlo.

“ [L’ambiente pontino] è talmente sbilanciato dal punto di vista biologico che se continua così, sarà un suicidio” ha dichiarato Alan Berger, un architetto dell’ambiente, professore al MIT, che ha recentemente esplorato i canali maleodoranti e ha intervistato pescatori come il sig. Assunto.

“Non si possono eliminare le attività economiche e trasferire la popolazione” ha aggiunto. “L’ecologia di questi luoghi non si può più ripristinare; bisogna andare avanti e inventare per questi luoghi un nuovo ‘percorso’.”

Progettare la natura potrebbe sembrare una contraddizione o un atto di arroganza. Invece di limitarsi a raccomandare di chiudere le aziende agricole e le industrie inquinanti, il prof. Berger è specializzato nel creare un nuovo ecosistema in ambienti estremamente danneggiati: reindirizzando il flusso dell’acqua, spostando colline, costruendo isole e mettendo a dimora nuove specie vegetali capaci di assorbire l’inquinamento, è possibile creare un ambiente naturale (anche se artificiale) che è capace di auto-sostenersi.

Il prof Berger, che è il fondatore del progetto P-Rex (Progetto di Eccellenza  nella Bonifica) del MIT, ha firmato recentemente un accordo con la Provincia di Latina per progettare un piano ecologico per la parte più inquinante del territorio. Egli vuole che la Provincia acquisti un’area di circa 200 ettari lungo il bacino strategico da dove passa l’acqua maggiormente inquinata. Lì intende creare un’area acquitrinosa che funzionerebbe come un depuratore naturale prima che le acque defluiscano al mare o in aree residenziali.

Ovviamente è necessario una migliore regolamentazione per minimizzare l’immissione di sostanze inquinanti nei canali – ha detto il professore – Ma un miscuglio attento del tipo giusto di piante, terra, sassi e canali di drenaggio, filtrerebbe l’acqua che lentamente vi transita. L’area diventerebbe inoltre un nuovo parco.

Il professore ha subito ammesso che questo approccio è profondamente diverso dagli approcci canonici normalmente invocati dai gruppi ambientalisti tipo WWF e Nature Conservacy, che normalmente tendono a ripristinare il territorio o a conservarne le caratteristiche naturali chiudendo o ripulendo le fonti di inquinamnto. Nelle Everglades per esempio lo Stato, per preservare l’ambiente, sta acquistando e chiudendo uno zuccherificio. Ma questo approccio – ha detto Berger – potrebbe non funzionare in aree già profondamente degradate.

“La differenza tra me e il WWF è che quando io guardo questo posto non penso mai di riportarlo alla condizione originale – ha detto Berger a proposito del WWF – La soluzione deve essere artificiale tanto quanto è artificiale questo posto.  Stiamo provando a inventare un ecosistema nel bel mezzo di un ambiente totalmente inquinato e fortemente modificato dall’uomo.”

A prima vista Latina non sembrerebbe una zona a disastro ambientale. Delimitata dalle montagne a ad est e dal Mediterraneo ad ovest, è una zona con paesaggi agricoli spettacolari e persino con delle spiagge  famose, tipo Sabaudia. Ma per molti versi – ha dichiarato Berger –  qui l’ambiente è danneggiato  e distorto come quello intorno alle miniere abbandonate di Breckenridge, in Colorado. Proprio a Breckenridge il Prof. Berger sta riprogettando e ripulendo l’ambiente coi superfinanziamenti dal’EPA (Agenzia Protezione Ambiente, che è un’agenzia del governo federale).

L’ambiente qui (Latina) è invero altamente modificato dall’uomo, e modificato con successo, almeno dal punto di vista economico.

2000 anni di “controllo” delle acque hanno trasformato quella che prima era una palude infestata dalla malaria in una Provincia, Latina, che è tra le più prospere d'Italia. Qui esistono parchi industriali, comprensori di abitazioni di villeggiatura, e fattorie, alcune delle quali fanno dell’Italia il leader mondiale per la produzione del kiwi.

La prosperità di Latina è basata sulla palude prosciugata, che è mantenuta abitabile grazie a sei idrovore, enormi e rumorose come aeroplani, installate da Mussolini nel 1934. Ogni giorno queste idrovore pompano milioni di litri d’acqua (fino a 35.910 litri al secondo) dal suolo fradicio e la dirigono, attraverso una complicata rete di canali cementificati, fino al mare.

Gli imperatori romani e  i papi hanno provato per secoli a prosciugare la palude, al fine di migliorare l’accesso al mare attraverso la famosa Via Appia, ma sempre con scarsi risultati. Il prosciugamento delle paludi pontine fu uno dei trionfi ingegneristici di Mussolini.

L’area pontina era scarsamente popolata e afflitta dalla malaria quando Mussolini vi portò i lavoratori dal nord Italia per dare il via ad un’opera pubblica centrata sul pompaggio che, per grandezza, rivaleggia con la costruzione del canale di Panama. Molte furono le vittime, né ci furono studi di impatto ambientale.  

“L’obiettivo – ha detto Bergher – era quello di pompare l’acqua più velocemente possibile”.

Dalla palude emerse il trionfo della tenacia fascista ed una delle roccaforti dell’economia italiana. Sul terreno appena prosciugato, Mussolini costruì la città di Latina, che sarebbe divenuto un centro agricolo e industriale.

Ma prosperità non necessariamente significa sostenibilità.

Il prof. Berger venne all’Accademia Americana di Roma per un anno, nel 2007 per studiare la storia delle paludi pontine. Fu solo dopo aver iniziato la raccolta dei dati sul suolo e sulle acque che si rese conto di quanto l’area fosse danneggiata.  

Con l’aiuto delle istituzioni locali di Latina, egli raccolse migliaia di foto aeree così come  raccolse dati sul suolo e sull’acqua nel tentativo di documentare il circuito di drenaggio e il flusso che seguono le acque e gli inquinanti.

“Se c’è un posto dove vuoi sapere esattamente dove è prodotto il tuo cibo, è qui!” ha dichiarato “io qui mangerei solo cibo prodotto in collina”.

Le acque incontaminate arrivano nella pianura di Latina dalle alte montagne nell’area di Ninfa; man mano che si avvicinano al mare queste acque divengono sempre più sporche, contaminate dagli scoli delle industrie, delle fattorie e delle abitazioni.

Il prof Berger ha scoperto che la metà delle acque nel sistema pontino è altamente contaminata da livelli di fosforo e azoto sempre più elevati man mano che, attraverso i canali, ci si avvicina alla costa.

“Per quanto riguarda il livello del fosforo, la maggior parte delle acque sono paragonabili alle fogne – ha dichiarato – mentre il livello dei nitrati è paragonabile agli scoli di un allevamento di suini.”

Le foto aeree del prof. Berger mostrano che quando raggiungono la foce, le acque di alcuni canali sono ormai dei fangosi depositi di inquinanti. Sulle sponde dei canali ci sono industrie farmaceutiche e grandi aziende agricole. Gli agricoltori usano l’acqua dei canali per l’irrigazione.

Venuti a conoscenza dei risultati di queste ricerche, le autorità locali sono rimaste sbigottite dal quadro di inquinamento emerso. Ma le soluzioni proposte da Berger piacquero a tal punto che hanno continuato a collaborare nonostante il professore sia tornato negli Stati Uniti.  

“Ha studiato il problema da un punto di vista diverso dal nostro” ha dichiarato Carlo Perotto, direttore della Pianificazione  Territoriale della Provincia. “Noi avevamo molte persone preoccupate per l’acqua, per le industrie e per l’agricoltura. Berger ci ha mostrato un nuovo modo di pensare.”

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Nessuna risposta

  1. davide ha detto:

    Sostanzialmente è quello che avevo capito io… in pratica Berger propone di acquisire 500 acri, ovvero 200 ettari di terreni per fare un grosso depuratore naturale…

    Con quali soldi? Dove? Un parco? Ma come, Cusani è contro i parchi, mentre oggi su Il Territorio dice che è entusiasta dell'area umida proposta da Berger….

    Pensasse piuttosto a mandare le guardie provinciali ed i tecnici di Acqualatina a scovare gli scarichi abusivi delle case abusive e non sorte lungo i canali… Pensasse a fare un piano per chiudere questi scarichi e demolire tutte le case abusive…

    Altro che a fare depuratori naturali….

    Riguardo il fatto che a Latina non sapessero che i canali erano inquinati… bastava leggersi il rapporto 2004 della Regione Lazio sullo stato dell'Ambiente, per vedere in che stato sono i nostri canali…

    http://www.arpalazio.it/pubblicazioni/download.php?file=1_RSA.pdf

    DAVIDE

  2. gasby ha detto:

    Addirittura il MIT, che ci "cazzia" per l'inquinamento dei nostri canali ed acque di scolo…….

    Ma a quanto ho capito Mr. Berger è un consulente della Provincia, incaricato dalla stessa, a fare questa analisi.

  3. davide ha detto:

    Caro Gasby, è inutile dare milioni a Berger per fare queste analisi…. Arpa Lazio e simili sennò che li paghiamo a fare?

    Tutti sapevamo che i canali sono pieni di fosforo ed azoto, non ci voleva il professorone americano per dircelo… a parte questo non ho capito quanto costa espropriare 200 ettari e realizzare il depuratore naturale… Con quali soldi?

    Andassero a chiudere gli scarichi abusivi intanto… quà cercano sempre di intervenire sugli effetti, anzichè sulle cause…

    DAVIDE

  4. davide ha detto:

    http://iltempo.ilsole24ore.com/latina/2008/09/26/931434-grazia_blasio_notizia_rimbalzata.shtml

    M.Grazia Di Blasio La notizia era rimbalzata da noi …

    M.Grazia Di Blasio
    La notizia era rimbalzata da noi direttamente dalle pagine del prestigioso «New York Times»: il prof. Alan Berger del Massachusetts Institute of Tecnology stava lavorando ad un progetto finalizzato a creare le condizioni per un nuovo ecosistema dell'agro pontino, ormai troppo inquinato.

    La Provincia di Latina, però, non ci sta, e rivendica il suo ruolo da protagonista in questa storia. In realtà -commentano da via Costa- il coinvolgimento dello studioso Berger in una progettualità sperimentale come quella in programma c'è stato per il ruolo esercitato dalla Provincia». L'Ente fa sapere che «determinante per il lavoro del prof. Berger è stata la "cessione" di una quantità incredibile di dati sullo stato di salute delle acque provinciali in possesso della Provincia che, per questo progetto sperimentale è pronta ad investire 2 milioni d'euro, e ad affidare agli esperti del Mit l'intera parte analitica, comprendente informazioni scientifiche d'alto livello sulle condizioni dei canali dell'agro pontino».Il Mit, porrà invece a disposizione gli strumenti scientifici per la progettazione.
    Le acque più compromesse sono quelle di Astura, Moscarello (Canale delle Acque Alte), Rio Martino, Sisto, Selcella, S. Anastasia e Ausente. La zona interessata alla sperimentazione potrebbe essere un tratto dell'attraversamento all'interno del Parco Nazionale del Circeo del canale Cicerchia.

    26/09/2008

  5. Salvatore ha detto:

    Proprio oggi il Dott. Carlo Perotto, direttore Pianificazione Ambientale della Provincia di Latina,  mi ha informato che intende, non appena avrà tempo, fornirci delle precisazioni riguardo all'articolo del NYT e ripreso dalla stampa locale. Ciò dovrebbe chiarire i tanti dubbi che stanno sorgendo.

    Salvatore

  6. davide ha detto:

    In pratica hanno intenzione di fare questo depuratore nei terreni tra la litoranea, il canale Cicerchia ed il lago di Fogliano… in pratica nei pressi di Villa Fogliano… lo spazio mi sembra assolutamente insufficiente..

    Se vogliono fare un bel parco acquatico con funzione depurative, allora vadano ad espropriare il trapezio deliminitato da Via Isonzo, Via del Lido, Via Litoranea e Via Nascosa… Si tratta di una zona subito a monte del Parco del Circeo, ma attraversata dallo stesso canale Cicerchia..

    Certo andrebbe a toccare i terreni dove c'è la villa di Bianconi (e il suo lago creato anni fà) oppure le vigne della cantina Ganci, ma tant'è….

    Sapete qual'è poi il bello? Che la Regione Lazio con il nuovo Piano Paesistico (PTPR) gli ha messo attorno a quel lago una fascia di rispetto di 300 m, come si trattasse di un lago naturale.. D'altronde la legge parla chiaro, la fascia di rispetto và messa sia a laghi naturali che a laghi artificiali.

    D'altronde lo stesso Bianconi 2 estati fà diceva di voler fare un parco acquatico in quella zona.. Ecco per una volta tanto accontentiamo un costruttore, io sarei assolutamente favorevole!

    DAVIDE

    PS.  Salvatore, pure con Perotto sei entrato in contatto? Bravo, li stati conoscendo tutti stì dirigenti…

  7. MarmaLT ha detto:

    D'altronde lo stesso Bianconi 2 estati fà diceva di voler fare un parco acquatico in quella zona.. Ecco per una volta tanto accontentiamo un costruttore, io sarei assolutamente favorevole!Della serie… "QUELLI CHE FANNO TUTTO PER NULLA"… il Principe De Curtis amava l'espressione, a fronte di simili dichiarazioni, "ma non fateci ridere"

  8. davide ha detto:

    X MarmaLT

    Certo che no… Bianconi voleva usare i suoi 80 ettari di terreno per fare un parco acquatico con laghetti, piante e cose varie… ma soprattutto lo voleva fare in modo che dalla sua villa potesse godere di quel paesaggio…

    Se poi vi erano secondi fini, sei pregato di illuminarci.. 

    DAVIDE

    PS. Accontentiamo il costruttore è una frasa ironica… intendo dire espropriamo anche i suoi terreni per fare il parco-depuratore di Berger… non intendo certo che Bianconi debba goderselo lui…

  9. gasby ha detto:

    Davide,

     Le vigne Ganci sorgono sopra due collinette (Colle Morello e Colle Parito), tra l'altro abitate sin dal neolitico, di difficile allagamento…..

    Aspettiamo notizie dalle sue fonti di Salvatore, che dovrebbero avere competenza in merito.

    Comunque, non credo che un "laghetto" possa risolvere i guai ambientali dei nostro canali.

    Mi rendo conto che chiamarlo laghetto è quanto meno riduttivo, comunque questo pseudo bio-filtro naturale, per avere qualche effetto dovrà avere delle dimenzioni credo maggiori del trapezio Via del lido/Nascosa/Isonzo/Litoranea…… E riallagare la palude Pontina, nonè auspicabile….

     

    Luca

  10. davide ha detto:

    X Gasby

    In effeti quel trapezio che ho citato prima è una zona fatta di collinette e depressioni… ma cmq è attraversato dal canale Cicerchia, per cui le acque trasportate da questo (tra l'altro vi scarica già il depuratore di Via del Lido) potrebbero sedimentarsi in questa zona, in modo da essere filtrate dalle piante acquatiche e poi riimmesse nel Cicerchia stesso..

    Chiaro che andrebbero fatte più zone umide, non una soltanto.. Andrebbero fatte zone umide per depurare l'Astura, zone umide per il Rio Martino e zone umido per il bacino idrografico formato da Portatore, Sisto e Ufente nella zona di Terracina…

    Insomma andrebbero fatti 3-4 depuratori naturali il più possibile vicino al mare (non nel Parco del Circeo però), dove i principali canali della piana pontina possano entrare e venire depurati, prima di uscire e sfociare a mare con un carico inquinante decisamente minore…

    DAVIDE

    PS: Se sono pochi gli ettari di quel trapezio, figuriamoci quella lingua di territorio compresa tra la litoranea ed il lago di Fogliano..

     

  11. gasby ha detto:

    Ho molti dubbi sulla bonifica del canale di Rio Martino fatta da cannucce , ninfee ed alghe…

    Ma hai presente la schiuma che viene giù quando aprono le paratie della chiusa del canale? zona strada interrotta per intenderci!

    Una cascata di schiuma mortifera…….Nella quale coraggiosi o incoscenti pescatori rumeni catturano cefali, che spero non mangino mai!!

     

     

  12. davide ha detto:

    Caro Gasby,

    le varie cannucce ed alghe mangiainquinamento non hanno effetto se messe sugli argini e nei letti dei canali di bonifica… questo perchè la velocità con cui scorre l'acqua rende inefficace la funzione filtrativa di tale piante, che hanno bisogno di stare a contatto più tempo con gli inquinanti..

    Per questo vanno creati dei grandi laghi artificiali dove le acque dei principali canali possano entrare e restare un certo tempo affinchè possano essere filtrate.

    Naturalmente queste piante servono ad eliminare eccessi di fosforo ed azoto, ed evitare fioriture algali nel mare.. Alcune specie come la Typha latifoglia sono in grado anche di depurare le acque dai metalli pesanti.

    http://www.torinoscienza.it/articoli/apri?obj_id=42

    http://archiviostorico.corriere.it/1997/maggio/11/Alberi_depuratori_per_disinquinare_Venezia_co_0_9705114909.shtml 

    DAVIDE

  13. davide ha detto:

    Il progetto "Rewetland", dopo circa un anno torna a far palare di se… Pare che faranno una zona umida con funzioni depurative nei pressi del Cicerchia e del Parco Nazionale, per poi immettere quelle acque direttamente dentro il lago di Fogliano (mentre oggi le acque del canale sfociano sul Rio Martino)..

    http://www.ilnotiziangolo.it/portale/index.php?option=com_content&task=view&id=7303&Itemid=2 

    A  Latina città, invece, un parco lineare, quel parco da circa 1 milione di euro che è presente nell' ultimo bilancio comunale:

    http://www.q4q5.it/modules/news/article.php?storyid=3963

    Salvatore, poi negli ultimi mesi sei riuscito a parlare col Dott. Perotto della Provincia di Latina?? Hai qualche notizia in merito?

    DAVIDE 

     

  14. Salvatore ha detto:

    davide ha scritto:

    (…) Salvatore, poi negli ultimi mesi sei riuscito a parlare col Dott. Perotto della Provincia di Latina?? Hai qualche notizia in merito?

    No, non si è più fatto sentire. Devono avergli detto che sono un pericoloso sovversivo…