Al Sig. Presidente della Provincia
Dott. Armando Cusani
Latina, 11 novembre 2006
Al Sig. Prefetto di Latina
Dott. Alfonso Pironti

Al Sig. Ministro dei Trasporti
On. Alessandro Bianchi

CHI SARA’ LA PROSSIMA VITTIMA SULL’INCROCIO A RASO ZONA Q4-Q5?
CUSANI, SE CI SEI BATTI UN COLPO.

Un’altra famiglia distrutta piange una vita spezzata. Mentre l’incrocio della vergogna colpisce ancora, cosa fanno i ns. amministratori per fermare l’emergenza stradale?
Caro presidente la esortiamo affinché voglia mettere il suddetto incrocio in condizioni di sicurezza, con urgenza, senza ulteriori indugi, piuttosto che pensare a rincorrere “ambiziosi” progetti sterile e/o irrealizzabili.
Basta! La misura è colma da tempo, siamo stanchi di sconcertanti silenzi, non c’è tempo, bisogna agire. Oggi a Latina siamo nella paradossale situazione di non riuscire neppure a realizzare strisce pedonali, oppure ad eliminare le fronde a copertura dei semafori, . Tutto questo è vergognoso! L’amministrazione latita e la gente continua a morire. Le strade provinciali sono sempre teatro di gravi incidenti mortali
Non dovremo essere noi ad insegnarle che ordine e sicurezza sono un diritto dei cittadini, che lei per primo dovrebbe garantire, non fosse altro che per dovere d’ufficio.
La scrivente Associazione, riconosciuta quale ente esponenziale di promozione sociale per la tutela degli interessi collettivi alla vita ed alla salute, rivendica questi diritti e continua ad attivarsi su tutto il territorio della provincia, promuovendo campagne per la sicurezza stradale e lanciando precisi messaggi perché sulle stesse strade regni la pace. Ci amareggia pensare che numerosi cittadini delle zone q4 e q5 dopo tanto chiedere per la sicurezza dell’incrocio a raso assistono a continui incidenti mortali, arrivando a nove morti, senza che nessuno intervenga .
A questo punto, Presidente, pretendiamo risposte urgenti e concrete, in difetto sarà ns. premura sottoporre l’incresciosa vicenda ai ns. legali, che valuteranno la perseguibilità di determinati contegni dinanzi la competente Autorità Giudiziaria, non esclusa quella penale.
Tanto le dovevamo, distinti saluti.
Il Vice Presidente Nazionale
Giovanni Delle Cave