Archivio Giornaliero: Settembre 4, 2006

Polisportiva Pontina

A.S.D. (associazione sportiva dilettantistica, iscritta all’albo nazionale del C.O.N.I.) Polisportiva Pontina

L’aumento del benessere sociale ha favorito lo sviluppo della cultura motoria così come altri fenomeni sociali.
L’affermazione nella cultura sociale contemporanea dei nuovi significati di corporeità, si manifestano sul piano personale e sociale come un’esigenza crescente di richiesta della pratica motoria e sportiva.
La nostra fondamentale finalità educativa e sportiva, durante l’arco temporale tra i 3 e i 14 anni, consiste nel rafforzamento e sperimentazione di nuove esperienze motorie.

La Polisportiva Pontina propone una serie di attività sportive tra cui :

• Attività Motoria di Base dai 3 ai 5 anni – I corsi seguiranno i programmi dei nuovi orientamenti, nel campo di esperienza “il corpo e il movimento”, con gli scopi formativi di educazione all’autonomia, all’identità e all’acquisizione di competenze.
I corsi saranno tenuti da diplomati I.S.E.F. specializzati nel settore.

• Avviamento alla ginnastica artistica femminile – Lo spirito è quello di promuovere la diffusione e la conoscenza dell’attività della ginnastica artistica, svolto con finalità ludico-ricreative e di avviamento allo sport prescelto.

Le lezioni si svolgeranno 2 volte a settimana (martedì e giovedì) con orario da stabilire secondo fasce d’età e competenze.
La quota d’iscrizione annuale comprensiva di assicurazione infortuni è di € 30,00 (trenta/00) e la frequenza mensile € 35,00 (trentacinque/00).

I corsi saranno tenuti da insegnanti di educazione fisica (I.S.E.F.)
direttore dei corsi prof. Pino Favale.

• Mantenimento – indirizzato ad adulti /e,
ginnastica al corpo libero e con piccoli attrezzi.
Per un sano benessere psico–fisico della persona, gli allievi saranno accompagnati individualmente alla ripresa delle perfetta forma fisica e psicologica.

Le lezioni si svolgeranno fino a 4 volte a settimana
Lunedì , Venerdì ore 18/19, Martedì e Giovedì ore 19/20.

La quota d’iscrizione annuale comprensiva di assicurazione infortuni è di € 25,00 (venticinque/00) e la frequenza mensile € 25,00 (venticinque/00).

I corsi saranno tenuti da insegnanti di educazione fisica (I.S.E.F.)

I Corsi e le iscrizioni avranno inizio giovedì 21 settembre 2006
e seguiranno il Martedì e Giovedì dalle ore 18 alle 20
presso la scuola media statale “Leonardo da Vinci” via G.De Chirico ( angolo Morbella).

La frequenza di settembre sarà gratuita , per dare modo a tutti di ambientarsi e verificare la compatibilità degli orari con le proprie esigenze.

Giuseppe Favale

In memoria di Enzo Baldoni

Lettera aperta a Giorgio Napolitano
di Diario
Carissimo Presidente, le scriviamo per parlarle di Enzo Baldoni. In questi giorni ricorre il secondo anniversario della sua uccisione, in Iraq. Si rinnovano momenti terribili: il rapimento, i giorni senza notizie, il video dei rapitori, la brevissima illusione di un rilascio dell’ostaggio, l’improvviso annuncio della uccisione. Erano gli ultimi giorni dell’agosto 2004, l’Italia aveva appena vinto la maratona alle Olimpiadi di Atene, il Paese era in vacanza, in Iraq molti inviati dei nostri giornali e innumerevoili altri freelance, fotografi, volontari seguivano quello che allora era conosciuto come l’intervento militare più importante dei nostri tempi, il banco di prova contro il terrorismo, la levatrice di una società democratica al posto di una dittatura spietata. Erano anche i giorni di una rivolta dei radicali sciiti del giovane Moqtada al Sadr che si era asseragliato nella città santa di Najaf e di lì reggeva l’assedio dell’esercito americano.

Enzo Baldoni era partito da Milano alla fine di luglio. Aveva 56 anni, che aveva fatto tante belle cose nella vita: pubblicitario di fama, giornalista, traduttore, padre di due ragazzi, scrittore di reportages da luoghi pericolosi del mondo. Con un accredito di questo giornale, si era recato a Baghdad con lo scopo di vedere da vicino, capire e raccontare, che cosa è una guerra, che cosa cambia negli uomini, e raccontare. Avrebbe scritto le sue corrispondenze su Diario e avrebbe poi pubblicato un libro che avrebbe raccolto quest’ultima e le sue precedenti esperienze in Colombia, in Birmania, in Messico, a Timor Est…

Quanto poco e quanto troppo tempo è passato da allora! Appena due anni per vedere svanire utopie e osservare – ormai solo da lontano – lo scatenarsi di una terrificante guerra civile. Come lei sa, Presidente, oggi non ci sono più giornalisti in Iraq, non ci sono più racconti, né voci. Ci sono solo grafici e conteggi che provengono da un buco chiuso. E ci vogliono distruzioni di città e attentati sempre più sanguinosi perché il rumore arrivi fino a noi.
Ma noi vorremmo ricordare ancora quello che fece Enzo Baldoni nell’ultimo giorno della sua vita. Organizzò un convoglio della Croce Rossa italiana a Baghdad per portare viveri e medicine a Najaf; si accordò con i ribelli sciiti per una proposta di mediazione da portare in Vaticano al fine di far cessare i bombardamenti; riuscì ad arrivare quasi fino al suo obiettivo, curò feriti. Sulla strada del ritorno la sua automobile in testa al convoglio, ormai quasi alle porte di Baghdad, per questione di un decimo di secondo fu investita dallo scoppio di una bomba posta al ciglio della strada. Il suo autista e interprete Ghareeb fu ammazzato subito, Enzo venne sequestrato da un gruppo di persone che si definiva Esercito Islamico in Iraq e ucciso dopo pochi giorni. Lo stesso 20 agosto l’Esercito rapì anche i giornalisti parigini Chesnot e Malbrunot, che furono poi liberati dopo quattro mesi e una imponente e commovente mobilitazione di tutta la società francese. Noi italiani, presto avremmo conosciuto l’angoscia per il sequestro di Simona Torretta, Simona Pari, Giuliana Sgrena, fortunatamente tutte tre tornate a casa.
Di Enzo Baldoni non è tornato a casa neppure il corpo.

Per quello che ha fatto Enzo, noi pensiamo che egli abbia diritto a un riconoscimento. Lo chiedono moltissime persone e istituzioni che gli hanno intitolato strade, edifici pubblici, premi.
Ma purtroppo questo non è ancora avvenuto. Anzi. Le notizie diffuse questa estate su giornalisti al soldo e agli ordini del Sismi ci fanno ricordare quello che avvenne due anni fa: vennero diffuse su Enzo Baldoni notizie false e ingiuriose, tese ad assolvere i nostri servizi segreti e anzi a far pensare a un loro impegno nella liberazione dell’ostaggio, che invece fu del tutto inesistente. Venne fatto di tutto per tacere il suo impegno con la Croce rossa, che avrebbe potuto sicuramente giocare a suo favore con i rapitori. Anche questo successe nel corso della nostra disgraziata partecipazione alla missione irachena. Anche questo è successo all’interno della nostra professione.

Le notizie che abbiamo oggi sono ancora fosche, torbide e insultanti. Periodicamente qualche malfattore si propone per recuperare la salma di Enzo, propone esami di Dna su «campioni», chiede naturalmente soldi. Sembra che solo degli avvoltoi siano interessati al recupero della salma di un cittadino italiano ucciso all’estero. Sembra che il governo iracheno, la diplomazia italiana, la politica, la semplice umanità non siano in grado di assolvere a un compito sentito come basilare fin dagli inizi della storia.

Carissimo Presidente. Come da moltissimi auspicato, la nostra presenza militare in Iraq volge al termine e i nostri soldati torneranno a casa, con il loro bagaglio di ricordi ed esperienze, speriamo non tutte negative.

Noi le scriviamo questa lettera, chiedendole, se vorrà, due cose possibili. Se lei parlerà di Enzo Baldoni, di quello che ha fatto in Iraq, Enzo avrà il giusto riconoscimento che tanti aspettano. Se lei chiederà che il suo corpo venga restituito, renderà un grande servizio alla famiglia Baldoni e, crediamo, all’Italia.

Il Chiosco deve aspettare !

A seguito di continue sollecitazioni pervenute sul nostro portale circa l’apertura del “Chiosco” all’interno del parco urbano dei quartieri q4 q5 chiamato: “Oasi Verde” (vedi sotto), il primo a fornirci spiegazioni è stato il consigliere comunale nonchè Presidente della Commissione Commercio, Bruno Creo.
Per opportuna conoscenza le pubblichiamo qui di seguito:

[i][color=0033FF]Il Consigliere Comunale Bruno Creo comunica che i Bandi per l’assegnazione del chiosco del parco giochi in Q4 e del Bar Poeta in piazza del Popolo sono pronti da alcuni giorni per l’approvazione da parte della Commisisone Commercio del Comune di Latina.
Putroppo in questo periodo le Commissioni sono sospese a causa della necessità di ricomposizione delle stesse.
Per fare questa ricomposizione occorre l’accordo di tutti i partiti e quindi i tempi potrebbero essere non velocissimi.
Bruno Creo[/color][/i]

Nel ringraziare il Consigliere per averci fornito queste notizie (che ad ogni modo sono migliori del “silenzio” di altri) ci auguriamo che i tempi per la ricomposizione di queste Commissioni e quindi per la soluzione del problema, siano tempi degni di una società civile. Noi, dello staff del portale www.q4q5.it, aspetteremo, senza far altro, l’evolversi della situazione ma faremo molta attenzione che da ora in poi, i necessari tempi burocratici, non si trasformino in biblici. In quest’ultima eventualità avvieremo azioni di protesta civili ma ridondanti, nelle quali ormai stiamo diventando sempre più “esperti” (purtroppo !).
Ferdinando Cedrone