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renatosd
Inviato il: 26/2/2009 11:27
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Re: Terza Repubblica

Riporto stralcio dell' "Appello per un’alternativa energetica: SI alle energie rinnovabili, NO al nucleare" come pubblicato sul nostro sito con l'allegata introduzione del prof.Scalia (http://www.sinistrademocraticalatina.it/documento/appello-alternativa-energetica-si-energie-rinnovabili-no-nucleare)... purtroppo su queste obiezioni non è mai giunto uno straccio di risposta:

"La decisione assunta dal Governo Berlusconi di procedere alla realizzazione di un programma nucleare si presenta scientificamente inconsistente, molto costosa e contraddice gli impegni europei.
Questa scelta contraddice il referendum popolare del 1987, che ha deciso l’uscita dell’Italia dal nucleare e nessun sondaggio può sostituire il pronunciamento dei cittadini.
- L’energia nucleare non è abbondante: essa serve solo a produrre energia elettrica e l’energia elettrica rappresenta nel mondo meno di un terzo del bilancio energetico.
Alla produzione di energia elettrica, l’energia nucleare fornisce un contributo pari al 15%, a fronte del 66% rappresentato dai combustibili fossili come petrolio e carbone. A questo ritmo di consumo, c’è uranio fissile – ci dice il rapporto congiunto del 2008 dell’AIEA e della NEA, Agenzia dell’OCSE – per 50-70 anni, a seconda che si tratti di risorse “ragionevolmente assicurate” o di “risorse stimate”. Se dunque si volesse almeno dimezzare la massiccia incidenza dei combustibili fossili, bisognerebbe almeno triplicare in tempi rapidi la percentuale nucleare: ci scanneremmo per l’uranio come ci scanniamo per il petrolio che è all’origine di tanti conflitti.
- L’energia nucleare non è pulita: dosi comunque piccole di radiazioni, sommandosi al fondo naturale di radioattività, possono causare eventi sanitari gravi (tumori, leucemie, effetti sulle generazioni future) ai lavoratori e alle popolazioni, nel funzionamento “normale” degli impianti e, ovviamente, nel caso di incidenti.
Resta irrisolto il problema dei rifiuti radioattivi, materia tuttora di ricerca, dopo il fallimento della prospettiva di utilizzare strutture saline. E quanto ai cambiamenti climatici, anche un raddoppio – invero improbabile - dei reattori oggi esistenti nel mondo darebbe un contributo insignificante alla riduzione della concentrazione di anidride carbonica.
- L’energia nucleare non è a basso costo: la complessità del ciclo del combustibile, i dispositivi sempre più impegnativi per mitigare l’impatto sanitario degli impianti sono alla base della lievitazione del costo dell’energia prodotta e della situazione di stallo nei paesi più avanzati, che pure avevano perseguito con decisione nel passato questa produzione di energia anche per l’intreccio essenziale con la produzione degli armamenti nucleari.
Oggi, mentre il costo del kWh nucleare continua a crescere, i costi delle fonti rinnovabili diminuiscono ogni anno e la loro diffusione cresce in modo esponenziale. I costi di alcune fonti energetiche rinnovabili sono già oggi del tutto paragonabili alle altre, nucleare in testa.
- Si aggiunge a ciò il rischio di proliferazione – certificato nel 1980, per qualsiasi ciclo del combustibile nucleare, dallo studio INFCE delle Nazioni Unite - e di terrorismo.
Il Governo vuole introdurre il nucleare ad ogni costo, imponendolo alle popolazioni, ai Comuni, alle Regioni prevedendo per legge una gestione autoritaria delle procedure, militarizzando la localizzazione delle strutture nucleari, costituendo un’Agenzia per la Sicurezza sotto il suo stretto controllo politico e quindi mettendola nell’impossibilità di tutelare la salute e l’ambiente con la necessaria indipendenza.
- E’ per ridurre i rischi, per migliorare il rendimento dell’uranio o adottare altri combustibili, e soprattutto per ridurre i costi, che si lavora all’obiettivo di reattori di IV generazione, ma la loro realizzazione ha bisogno di tempo, mentre i reattori oggi disponibili (III generazione) non danno garanzie adeguate e per di più il Governo prevede anche l’utilizzo di reattori vecchi fino a 10 anni.
- Il programma nucleare del Governo punta a sostituire per il 2020 il 25% dell’energia elettrica, che è meno di un terzo dei nostri consumi di energia.
Per contro, l’Italia è tenuta, con la decisione assunta nell’ambito della UE nel 2007, a conseguire entro il 2020 la copertura del 20% dei consumi di tutta l’energia con le fonti rinnovabili e il taglio del 20% dei consumi di energia, coprendo con il gas le esigenze della transizione.



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renatosd
Inviato il: 26/2/2009 11:39
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
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Re: Terza Repubblica

e per dormire sonni tranquilli riporto una breve cronistoria (neanche esaustiva) di piccoli episodi collaterali tra il 2007 e il 2008 - SENZA MAI DIMENTICARE CERNOBYL:

 -10 Luglio 2007 - Germania. Il rapporto statistico dell’Ufficio Federale per la protezione dalle radiazioni segnala 1945 incidenti nelle centrali nucleari tedesche dal 1993 al 2006.
-16 Luglio 2007 – Kashiwazaki (Giappone). La centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa, la più grande del mondo che fornisce elettricità a 20 milioni di abitanti, viene chiusa in seguito ai danneggiamenti provocati dal terremoto. L’Agenzia di controllo delle attività nucleari giapponesi ammette una serie di fughe radioattive dall’impianto, ma precisa che si tratta di iodio fuoriuscito dal una valvola di scarico. Il direttore generale dell’AIEA, Mohammed El Baradei, dice che il sisma: "è stato più forte di quello per cui la centrale era stata progettata". Il terremoto provoca un grosso incendio in un trasformatore elettrico, la fuoriuscita di 1.200 litri di acqua radioattiva che si riversano nel Mar del Giappone e una cinquantina di altri incidenti. Si teme che la faglia sismica attiva passi proprio sotto la centrale. Il costo totale del sisma per la centrale è stato valutato a più di 3,6 miliardi di euro, mentre per il fermo (previsto fina a marzo 2008) è stato valutato un deficit di 570 milioni di euro. La centrale si trova in un'area portuale abitata da 100.000 persone.
-Settembre 2007 - Kashiwazaki (Giappone). Incendio nella centrale nucleare giapponese a partenza da un cavo elettrico in un condizionatore d’aria posto sul tetto di un edificio della centrale di Kashiwazaki-Kariwa.
-Ottobre 2007 - Basilicata, Italia. Riprende l'inchiesta sul nucleare in Italia, riguardante rispettivamente due esponenti della 'ndrangheta ed altre 8 persone che, tra gli anni '80 e '90, hanno avuto incarichi dirigenziali presso il centro Enea di Rotondella, in provincia di Matera, dove ha operato in passato l’impianto Itrec per il ciclo nucleare uranio-torio. L'inchiesta ipotizza una produzione clandestina ed un traffico di plutonio, presumibilmente con Paesi esteri, ma anche la mancata custodia di materiali radioattivi. Due anni fa un pentito della 'ndrangheta rivelò che 600 fusti di materiali radioattivi erano stati sepolti in territorio materano, in località Coste della Cretagna, tra Ferrandina e Pisticci. Il collaboratore ha dichiarato anche che la 'ndrangheta trasportava fusti radioattivi in Somalia o che affondava navi cariche di bidoni radioattivi al largo del Tirreno. Gli altri otto avvisi di garanzia sono invece per altrettanti dirigenti dell'Enea. Tra i reati ipotizzati nell’informazione di garanzia, ve n'è uno particolarmente agghiacciante: produzione clandestina di plutonio, l'elemento più usato nelle bombe nucleari a fissione. Il riferimento al plutonio spunta nelle carte del procedimento sul centro ricerche della Trisaia, a Rotondella, sulla costa ionica. Gli otto sotto inchiesta sono quasi tutti gli ex direttori del sito nucleare lucano che devono anche rispondere di traffico di sostanze radioattive, commercio di armi, violazione dei regolamenti sulla custodia di materiali pericolosi.
-16 Novembre 2007 - Sarezzo, Brescia. Chiusura alle Acciaierie Venete di Sarezzo in seguito alla fusione di una sorgente di Cesio 137 che sublimando finisce nelle polveri contenute nei fumi di scarico.
-Dicembre 2007 - uno studio, in Germania, dimostra che fra i bambini con meno di 5 anni cresciuti in un raggio di 5 km. dalle centrali nucleari tedesche, le leucemie sono 2,2 più frequenti che a livello nazionale
-Febbraio 2008 - Kruemmel, Germania.  Nella centrale nucleare Kruemmel, chiusa, scoppia un incendio prontamente spento dalla squadra interna dei vigili del fuoco.
-Aprile 2008 -A 5 mesi di distanza viene reso noto l'incidente nucleare della centrale di Ascò che ha provocato la contaminazione di un’area che interessa 1.600 persone (novembre 2007)
-10 Aprile 2008 - Beznau, Svizzera. Disattivata a titolo preventivo una turbina della centrale nucleare di Beznau  in seguito ad una perdita di olio.
-12 maggio 2008 - Cina. Un terremoto devastante (60.000 vittime) arreca danni alle centrali nucleari cinesi situate nella regione dello  Sichuan, che è una regione ad alta densità per quanto riguarda la presenza di questi impianti. Ce ne sono almeno cinque nelle vicinanze dell’epicentro del terremoto di natura sia civile che militare. A Guangyuan che è la zona dove il sisma ha colpito con più violenza, c’è l’impianto 821 che è un impianto per la produzione di plutonio per le testate nucleari. Gli esperti cinesi hanno dichiarato che le centrali nucleari avrebbero riportato solo lievi danni, ma alcuni dubbi e preoccupazioni restano, anche perchè alcune centrali sono situate lungo il corso dei fiumi e la radioattività rischierebbe di diffondersi dall’acqua alle culture, tramite l’irrigazione agricola. Pechino, comunque, insiste nell’affermare che tutti i siti nucleari nell’area colpita dal sisma del 12 maggio sono sicuri. Ma Wu Xiaoqing, vice ministro dell’Ambiente, dice che gli esperti stanno ancora cercando di rendere sicure circa 15 "sorgenti" di radiazioni. Dopo il sisma, le autorità avevano detto che 32 siti radioattivi erano rimasti sepolti nel terremoto, ma Wu oggi ha affermato che il numero di questi luoghi potenzialmente radioattivi è salito a 50. Trentacinque di questi sono già stati neutralizzati ma non ha precisato dove si trovano quelli ancora pericolosi. Tre, secondo quanto ha detto il viceministro, sono ancora sepolti e non raggiungibili mentre gli altri 12, anche se ancora inaccessibili, sono sotto monitoraggio. Smarrite inoltre, in seguito al terremoto, fonti ospedaliere ed industriali
-28 Maggio 2008 - Gran Bretagna. Blackout alla centrale nucleare di Sizewell.

Un blackout durato due ore, dalle 11 alle 13 di ieri che ha messo fuori uso semafori e metropolitane e causando il traffico impazzito a Londra. Centinaia di migliaia di persone intrappolate in uffici e ascensori anche nel nord est e nel nord ovest dell’Inghilterra senza energia. La notizia che si apprende solo in queste ore, ha riguardato la chiusura improvvisa della centrale nucleare Sizewell B nel Suffolk e la centrale a carbone di Longanne che sono andate fuori uso pochi minuti l’una dall’altra coinvolgendo nel down energetico altre sette centrali elettriche. Riferisce The Indipendent: British Energy ha rifiutato di rivelare la ragione dell’incidente ma ha detto che già sta provvedendo a ripristinare il funzionamento dell’impianto e a proteggere l’integrità della rete, ha detto un portavoce. Il National Grid, l’ente che si occupa della distribuzione e controllo dell’energia elettrica, ha rilasciato tre avvisi in un crescendo di allarme. L’ultimo - la cosiddetta “domanda di controllo di imminenza” è rara e viene inviata ogni 4 anni circa e ha riguardato proprio il calo di potenza erogato a fronte di una domanda eccessivamente alta.
-21 Maggio 2008 - Oskarshamn, Svezia. Sventato  un tentativo di sabotare la centrale nucleare. La polizia ha arrestato due operai, dopo che nella borsa di uno di loro era stato trovato materiale esplosivo
-4 Giugno 2008 - Krsko, Slovenia: perdita di liquido dal sistema di raffreddamento della centrale slovena di Krsko
-6 Giugno 2008 - Ucraina: rottura di un tubo di raffreddamento in una centrale non lontana dal confine polacco (incidente rivelato una settimana dopo)
-14 Giugno 2008 -Fukushima, Giappone. In seguito ad una scossa i terremoto di scala 7,2 gradi Richter, nella centrale nucleare di Fukushima, nell'omonimo distretto, dove operano due reattori gemelli per una potenza complessiva di 9.096 megawatt, la compagnia gestrice, la Tokyo Electric Power Co. (Tepco), rende noto che si è verificata una piccola fuoriuscita - 14,8 litri in tutto - di acqua leggermente radioattiva da una vasca in un deposito di stoccaggio di scorie.
-2 Luglio 2008 - Spagna. Un incidente dopo l'altro: quattro degli otto reattori nucleari spagnoli registrano disfunzioni in meno di 72 ore. Per motivi differenti, ma senza pericolo per le persone o l'ambiente, gli incidenti si sono prodotti tra il 28 giugno e il primo luglio. Per le organizzazioni ambientalistela olpa è da attribuire pessima cultura della sicurezza con la quale Iberdola e Endesa, proprietarie delle quattro centrali colpite, gestiscono gli impianti. Il "Consejo de Seguridad Nuclear" (Csn), organismo che monitora la sicurezza atomica, attribuisce invece fatti a una "sfortunata casualità". I proprietari delle centrali sminuiscono l'accaduto, sottolineando che la sicurezza delle installazioni non è stata colpita. Tre degli incidenti registrati sono avvenuti in tre reattori situati a Tarragona, nel nord-est della Spagna, gestiti dalla Associazione Nucleare Asco-Vandellos (Anav), proprietà di Iberdola e Endesa.
-3 Luglio 2008 - Corea del Sud. Un reattore nucleare della centrale nucleare di Ul-jin, città situata nel nord est della Corea del Sud (230 Km a sud ovest di Seul), cessa improvvisamente la sua attività. Secondo la Korea Hydro Nuclear  Power Corp  il reattore N° 1 della centrale di Ul-jin si è arrestato automaticamente dopo che al generatore di vapore è mancata l'acqua per delle ragioni sconosciute.
-5 Luglio 2008 -Tricastin, Francia. Denuncia della CRIIRAD: più di 770 tonnellate di rifiuti radioattivi sotterrati, per più di 30 anni, direttamente nel terreno nel sito nucleare di Tricastin.
-7 Luglio 2008 -Tricastin, Francia. Fuga di una soluzione contenente uranio in una fabbrica del sito nucleare di Tricastin a Bollène (Vaucluse). Circa 30 metri cubi di soluzione di uranio si sono versati sul suolo, una parte all’interno dello stabilimento ed un’altra nelle acque della Gaffière e poi dell’Auzon. Vietati  il consumo di acqua, di pesce, l’irrigazione, i bagni e gli sport nautici ed acquatici.
-11 Luglio 2008 - Ringhals, Svezia. Un incendio distrugge il tetto di una turbina dell’impianto nucleare di Ringhals, in Svezia
-12 Luglio 2008 -Beznau, Svizzera. Il reattore numero uno della centrale nucleare di Beznau, in Argovia,  disattivato per 12 ore. In seguito alla revisione annuale dell'impianto, è stata scoperta un'avaria a due valvole di regolazione del circuito dell'acqua di alimentazione nella parte non nucleare.
-13 Luglio 2008 - Cofrentes, Spagna. Nuovo incidente alla centrale nucleare: viene registrato un aumento di potenza non programmata superiore al 20% di quella autorizzata. Fortunatamente i sistemi di sicurezza hanno impedito fughe radioattive e quindi non ci sono rischi per i dipendenti dell'impianto, i residenti e l'ambiente. Si è trattato però del quarto incidente in 12 giorni a Cofrentes, ricorda il quotidiano spagnolo "El Mundo", il 27esimo in tre anni.
-18 Luglio 2008 -  Romans-sur-Isere, Francia. Fuoriuscite di acque contaminate da elementi radioattivi, sono state registrate in un impianto della Areva a Romans-sur-Isere, nel dipartimento della Drome, nel sud-est della Francia. Lo ha reso noto questa mattina l’Autorithy francese per la sicurezza nucleare (Autorité de sûreté nucléaire, Asn). La fuoruscita delle acque contaminate è stata causata da una rottura nel sistema di canalizzazione.
 -23 Luglio 2008 – Tricastin, Francia. cento dipendenti sono stati contaminati con radioelementi fuorusciti da un condotto dal reattore No4.

 -29 Luglio 2008 – Tricastin, Francia. Nuovo incidente all'impianto nucleare di Tricastin a 40 chilometri da Avignone, nel sud della Francia. Un centinaio di impiegati sono stati sgomberati a causa dell'allarme lanciato dopo una nuova fuoriuscita di polvere radioattiva dal reattore No4. Sulle 127 persone sgomberate, 45 sono state condotte nell'infermeria.

 



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Salvatore
Inviato il: 26/2/2009 15:00
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Re: Terza Repubblica
Vincenzo ha scritto:

Assolutamente in accordo con il Silvio Nazionale.

Facciamo una riflessione sul nucleare:   gli italiani non lo vogliono per paura di qualche disastro,  ma nessuno sa che la Francia lo usa obbondanemente e da diversi anni a pochi chilometri dai nostri confini. Quindi se succede qualcosa in Francia,  pensate che le radiazioni non finiscono in Italia ?

Quindi meglio addottarlo per salvare il mondo dall'inquinamento di idrocarburi.

 

Caro Vincenzo,

consentimi di dissentire da quello che scrivi, sia nella forma sia nella sostanza.

Nella forma: dissento dall'appellativo "Silvio Nazionale" che può andare bene per un simpatico e innocuo piacione, ma non certo per uno come Berlusconi che di danni all'Italia ne sta facendo a bizzeffe.

Nella sostanza: penso che l'Italia ha commesso un gravissimo errore nel tarparsi le ali sull'onda emotiva di Chernobyl. Eravamo all'avanguardia in una tecnologia nuova e tutta da esplorare e dalla quale avremmo potuto trarre enormi benefici economici, industriali, di prestigio internazionale, di mancato inquinamento, etc etc. Invece con miopia decidemmo di fare kara-kiri e scendemmo da un treno che non passerà mai più. Cercare di riprendere quel treno, quando ormai siamo irrimediabilmente in ritardo, quando il combustibile nucleare scarseggia, quando il problema delle scorie radiattive non è mai stato risolto, mi sembra un non-senso.

A me questo accordo tra Berlusconi e il presidente francese mi sembra tanto un'altra, l'ennesima, fregatura che Berlusconi ci sta regalando.

Poi c'è un altro piccolo, ma inquietante particolare: è vero, la tecnologia nucleare è sicura (Chernobyl fu un incidente "voluto" dal direttore della centrale, il quale per farsi bello agli occhi della nomenklatura e fare la sua bella carrieruccia decise di produrre più energia di quanta la centrale ne potesse produrre abbattendo, una dopo l'altra, tutte le protezioni di sicurezza), ma serve un rigoroso controllo, serve l'aderenza certosina alle procedure, un rispetto maniacale delle norme...

Ora, conoscendo la naturale propensione dei miei compatrioti al pressappochismo, e la loro riluttanza al rispetto delle regole, francamente mi sento più tranquillo se le centrali nucleari vengono gestite dai francesi, anche se a 3 metri dal confine di casa nostra.

Salvatore 



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Vincenzo
Inviato il: 26/2/2009 19:26
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Re: Terza Repubblica
Salvatore ha scritto:

Ora, conoscendo la naturale propensione dei miei compatrioti al pressappochismo, e la loro riluttanza al rispetto delle regole, francamente mi sento più tranquillo se le centrali nucleari vengono gestite dai francesi, anche se a 3 metri dal confine di casa nostra.

Salvatore 


E quindi il TUO problema non è il nucleare,  bensì gli Italiani,  che, secondo il tuo parere non sono in grado di gestirlo ?

Ho capito bene ?

Se le cose stanno in questi termini, siamo lontani anni luce.

Vincenzo

 



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Salvatore
Inviato il: 26/2/2009 19:39
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Re: Terza Repubblica

No Vincenzo, in questo momento storico (e nel vicolo cieco in cui ci siamo cacciati!) il mio problema è il nucleare. Ribadisco che abbiamo fatto malissimo a cancellare il nucleare 20 anni fa (senza peraltro investire 1 lira nella ricerca di energie alternative che non fossero i combustibili fossili), ma oggi nel 2009 non sono sicuro che tornare al nucleare sia la cosa giusta da fare. La scarsa fiducia nella "serietà" degli italiani è solo un inquietante corollario.

Salvatore 



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Kla
Inviato il: 28/2/2009 15:14
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Re: Terza Repubblica
Vincenzo ha scritto:

Assolutamente in accordo con il Silvio Nazionale.

Facciamo una riflessione sul nucleare:   gli italiani non lo vogliono per paura di qualche disastro,  ma nessuno sa che la Francia lo usa obbondanemente e da diversi anni a pochi chilometri dai nostri confini. Quindi se succede qualcosa in Francia,  pensate che le radiazioni non finiscono in Italia ?

Quindi meglio addottarlo per salvare il mondo dall'inquinamento di idrocarburi.

 

Premesso che io sono contro l'energia nucleare e a favore di fonti energetiche sostenibili (idrica, eolica e solare), caro Vincenzo,   LatinaCiclabile, di cui tu sei presidente ed io socio, si riferisce alla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta). In allegato riporto quanto dichiarato dal Presidente della FIAB Luigi Ricciardi a proposito del Nucleare. Sono completamente d'accordo con quanto da lui dichiararto e sono molto fiducioso del fatto che non sarà mai smentito.

"Energia nucleare? No grazie!
La Fiab risponde a Scajola

Un fermo e deciso "No al nucleare" viene ribadito dal Presidente della Fiab onlus - Federazione Italiana Amici della Bicicletta Luigi Riccardi, in risposta alle dicharazioni del Ministro alle Attività produttive Claudio Scajola. Il quale, in visita ai laboratori Enea della Casaccia, ritorna sul rilancio del nucleare nonostante gli italiani si siano già espressi contro con un referendum, circa venti anni fa.

"L'uso razionale delle risorse e la minor dipendenza dal petrolio - dichiara Riccardi - si perseguono anche con la promozione di mezzi di trasporto alternativi ed eco-sostenibili. La Svizzera, ad esempio, è tra quei paesi che già da tempo ha incluso nel suo programma energetico la promozione dell'uso della bicicletta negli spostamenti brevi di tutti i giorni ed ha adottato delle "Linee guida" a favore del traffico lento, vale a dire di tutte quelle forme di mobilità ad energia muscolare come gli spostamenti a piedi e in bicicletta, che corrispondono fino al 50% degli spostamenti effettuati ogni giorno in auto in ambito urbano".

E, rispetto all'annuncio del Ministro Scajola secondo cui il nucleare è già nel programma di centro destra della prossima legislatura, il presidente della Fiab risponde: "Bene, grazie per l'informazione. I soci della nostra associazione ambientalista se ne ricorderanno quando andranno alle urne".

Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
Tel. 3200313836
Fax 0805236674
[email protected]"

 



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Vincenzo
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Re: Terza Repubblica
Kla ha scritto:

....... caro Vincenzo,   LatinaCiclabile, di cui tu sei presidente ed io socio, si riferisce alla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta). In allegato riporto quanto dichiarato dal Presidente della FIAB Luigi Ricciardi a proposito del Nucleare. Sono completamente d'accordo con quanto da lui dichiararto e sono molto fiducioso del fatto che non sarà mai smentito.


Perdonami ma non ho capito cosa vuoi dire ?

Vincenzo



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Kla
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Re: Terza Repubblica

Vincenzo, basta che leggi cosa scrive il Presidente della FIAB (ti ho allegato la lettera nel precedente post) che è l'associazione a cui fa riferimento LatinaCiclabile per capire cosa sta dicendo la FIAB. La FIAB è contro la produzione di energia nucleare ovunque. 

Se vuoi il mio punto di vista non ho problemi a ripeterlo. Personalmente sono contro la produzione di energia nucleare non solo in Italia ma in tutto il mondo. Sono favorevole alla ricerca e alla produzione di energia sostenibile come quella idrica, eolica e solare. Sono contento di pensarla come il presidente della FIAB e come tanti altri in Italia e nel mondo.

Mi auguro che anche tu documentandoti un pò di più e considerando la posizione presa dalla FIAB riveda la tua posizione di favorevole al nucleare. Se non sarà così vorra dire semplicemente che siamo di opinione opposta su questo argomento.

Salutoni



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Vincenzo
Inviato il: 1/3/2009 10:32
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Re: Terza Repubblica

Il presidente della FIAB è il Sig. Dalla Venezia e non il Sig. Sforza (ma questo non è il punto).

Apprezzo l'indipendenza politica e la stretta osservanza del proprio campo d'azione. Per quest'ultimo motivo sono rimasto molto sfavorevolmente colpito dalla presa di posizione contro il nucleare apparsa su questo sito www.fiab-onlus.it/. Senza volere entrare nel merito, mi chiedo cosa c'entri la mobilità sostenibile con la scelta di quali risorse utilizzare per produrre l'energia necessaria al paese. E mi chiedo se i vertici fiab non si siano dimenticati di considerare che qualche ciclista impegnato avrebbe potuto avere parere differente.

O forse è vietato ai sostenitori del nucleare l'uso della bicicletta?:pnsier:

 

Ripeto la mia posizione:

-sono favorevole al nucleare di terza e quarta generazione (sul modello Francese);

-sono favorevole all'istallazione di centrali nel territorio Italiano (farle in Albania non cambia nulla);

-sono CONTRARIO ad utilizzare Latina come sito in quanto la nostra città ha già dato la servitù in passato;

-sono contrario all'iper sfruttamento di idrocarburi.

Apprezzo e rispetto chi la pensa diversamente da me e siccome non devo fare politica non devo convincere nessuno che la pensa diveramente da me.

Quindi la Fiab non deve ne convincere me, ne tantomeno convincere i propri iscritti.

Vincenzo



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Salvatore
Inviato il: 1/3/2009 10:40
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Re: Terza Repubblica

Fare parte di una organizzazione (associazione, confraternita, chiesa) significa condividerne i principi ispiratori e lo statuto. Se poi al presidente di quella associazione piacciono i bucatini alla matriciana, ciò non vuol dire che tutti i soci debbano mettere a tavola i bucatini alla matriciana.

Capisco quindi la posizione di Vincenzo.

Salvatore



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