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Autore Discussione
anna
Inviato il: 5/3/2009 6:41
Registrato: 16/5/2006
Da:
Messaggi: 172
Re: Terza Repubblica
massimo74 ha scritto:

 E' noto che per ammortizzare la spesa  dell’impianto occorrono 10 anni. Questo è possibile solo con i finanziamenti statali però, (che vorrei evidenziare sono sempre soldi nostri) sennò ce ne vorrebbero 20. 

E' proprio questo il punto. Perchè si riescono a trovare milioni di miliardi di euro per il nucleare (questo nucleare che è già obsoleto ora figuriami tra deieci ani) e non si trovano le risorse perchè ai singoli cittadini per le abitazioni ma anche per i grossi edifici industriali, per i capannoni, per tutte le costruzioni che offrono le proprie superifici al sole, non si trova un bel niente? Anzi questo governo voleva far sparire il 55% delle detrazioni fiscali e comunque la normativa vigente è così farraginosa da scoraggiare chiunque volesse farne ricorso?

La risposta a me sembra scontata: la ricchezza viene concentrata nelle mani di pochi perchè la generalizzata non conviene a chi detiene il potere in quanto non potrebbe garantire il controllo delle "masse". 

anna



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Anonimo
Inviato il: 7/3/2009 13:35
Re: Terza Repubblica
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Vincenzo
Inviato il: 7/3/2009 15:13
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Da:
Messaggi: 3870
Re: Terza Repubblica
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Anonimo
Inviato il: 7/3/2009 16:29
Re: Terza Repubblica

Come no?! Per riempire di cemento certamente!

p.s. Ma forse mi sto preoccupando inutilmente....

Ma non ci saranno rischi di abusi edilizi? «No - ha risposto Berlusconi - perché tutto quello che si farà è in aderenza e in continuazione di case esistenti, quindi nelle zone che sono previste dal piano regolatore e con una vidimazione sotto responsabilità dei progettisti. Significa soltanto dare a chi ha una casa, e nel frattempo ha ampliato la famiglia perché i figli si sono sposati e hanno dei nipotini, la possibilità di aggiungere una stanza, due stanze, dei bagni, con i servizi annessi alla villa esistente».

 

 



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Anonimo
Inviato il: 8/3/2009 13:12
Re: Terza Repubblica

Se lo dice Silvio ............................. 

E' un modo per ridare soldi ai comuni a cui l'ici depennata sulla prima casa ha provocato diversi "buchi" sono d'accordo su sopraelevazioni ridotte, sulla apertura di finestre, tettoie, balconi chiusi, locali tecnici e lavatoi!!!!!!! Ma su interi corpi da aggijngere  insomma...........



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giucap
Inviato il: 10/3/2009 16:15
Registrato: 13/1/2006
Da:
Messaggi: 827
Re: Terza Repubblica

Che si faccia o non si faccia, c'è già comunque chi ha "vinto".

Giulio

Facile dire sinistra del no

di MICHELE SERRA


LO STUOLO di portavoce del governo, nel rosario quotidiano dei telegiornali, spende spesso e volentieri la definizione "sinistra del no" (molto trendy anche su svariati quotidiani). Nel mazzo sfiorito di questi "no" seriali, che sarebbero la prova provata della sterilità intellettuale dell'opposizione, sono finite anche le dure critiche al cosiddetto "piano casa", che a una parte consistente dell'opinione pubblica appare come la deregulation della già sregolatissima cultura edilizia di uno dei Paesi più (mal) cementificati del mondo.

Come altre formule "pop" della destra di governo, lo slogan "sinistra del no" è semplice e funzionale: attribuisce all'opposizione una sorta di malumore preconcetto; e al governo un'alacre attivismo. Peso morto da una parte, motore virtuoso dall'altra. Il cliché rientra nel "normale" fastidio che questa maggioranza coltiva nei confronti dell'opposizione e delle sue prerogative. Ma c'è, specie in un caso come questo, strutturale per il futuro di tutti, un'aggravante sostanziale. L'aggravante è questa: che il merito delle questioni scompare. Si fissano (o si rifissano) le parti in commedia, quella dell'operoso Berlusconi e quella dei suoi neghittosi osteggiatori, e si evita accuratamente di parlare delle scelte concrete, delle loro conseguenze, dei pro e dei contro.

Un "no", isolato dal suo contesto, non ha senso. Ogni "no" (esattamente come ogni "sì") può essere giusto o sbagliato, motivato o pretestuoso, sciocco o intelligente, solo in misura della proposta o dell'evento che lo ha suscitato. Dire "sinistra del no" equivale a decontestualizzare ogni idea, ogni parola, nascondendola dietro un siparietto propagandistico uguale e contrario a quello assegnato al premier, ormai da quindici anni (tre piani quinquennali) sulla scena come fattivo e generoso artefice della rinascita nazionale.

La scomparsa del merito, della dimensione concreta dei problemi, non è solo uno dei morbi più velenosi e ottundenti della scena pubblica italiana. Sta diventando uno degli elementi fondanti dell'egemonia berlusconiana. L'aspetto psicologico, emotivo e dunque televisivo e spettacolare della politica ruba la scena alla discussione razionale. Un capo che sorride e ha nel cuore le sorti del popolo contro un'opposizione frustrata e invidiosa: questo è il plot che la gragnuola delle dichiarazioni da telegiornale, molti talk-show, molti titoli strillati hanno confezionato e consolidato.

Quando si tratti, poi, di decidere se è giusto o ingiusto dare corso legale a centinaia di migliaia di piccoli abusi edilizi, favorire l'iniziativa privata magari a scapito di interessi collettivi nevralgici come l'integrità del paesaggio (quel che ne resta), ri-condonare di fatto l'attitudine anarchica che molti italiani scaricano sul territorio, allora ci si accorge che si deve risalire la china della caricatura propagandistica costruita in anni di sapiente semplificazione dei problemi. Se dico ancora "no", è costretta a chiedersi "la sinistra del no", faccio la solita figura del livido guastafeste? Mi si nota di più se dico "no" o se resto in disparte e non dico niente? E non sarà più simpatico dire "sì", in modo che il pubblico capisca che so variare il copione?
Si noti come le precedenti domande non abbiano niente, ma proprio niente a che fare con la sostanza delle questioni politiche in generale, e con il "piano casa" nello specifico. Una delle poche frecce rimaste nell'arco dell'opposizione è proprio questa: azzerare questo ricatto psicologico, ignorare le freddure sulla "sinistra del no", procedere come se si vivesse e si facesse politica in una Paese in cui i "no" e i "sì" si pronunciano solo in rapporto a quanto accade, non in rapporto a quanto sta scritto in un copione mediatico scritto, per giunta, da altri.


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Vincenzo
Inviato il: 10/3/2009 19:28
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Da:
Messaggi: 3870
Re: Terza Repubblica
Confesso che sono rimasto molto sorpreso nel visionare la percentuali di gradimento del SONDAGGIO relativo al Nucleare Si o NO nella nostra città.

In effetti pensavo che i miei concittadini erano contro la servitù del nucleare con una percentuale stimata,  secondo le mie casalinghe previsioni intorno al 90 %,  ma a quanto pare la realtà appare molto diversa.

Vincenzo

 

 



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Salvatore
Inviato il: 10/3/2009 20:42
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Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Terza Repubblica

A Colleferro gettavano nell'inceneritore i rifiuti tossici; la fertile campagna campana è stata ricoperta da una coltre uniforme di diossina e altri veleni di varia natura; a Napoli non si riesce a smaltire la spazzatura solida urbana; a Latina la raccolta differenziaa è un autentico disastro; l'Italia del sud è ormai una grande discarica a cielo aperto; i canali dell'agro pontino sono delle cloache; i fiumi sono inquinati; il mare non ne può più e vomita sulle spiagge ogni sorta di porcheria...

...e qualcuno vorrebbe costruire le centarli nucleari? Qui da noi? Qui in Italia dove l'illegalità regna sovrana?

Ma ci pensate che cosa ci farebbero con le scorie? Altro che seppellirle nelle miniere di sale a 200 metri di profondità! Propensi come siamo alla disonestà e alla furbizia, ci sarebbe chi non esiterebbe a mischiarcele col sale e ce le farebbe mangiare a tavola.

Salvatore



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Anonimo
Inviato il: 10/3/2009 21:35
Re: Terza Repubblica

Ai sondaggi non ci crede nemmeno più chi li commissiona li usa soltanto 

L'inceneritore di Colleferro è dello stesso tipo che si voleva costruire al Montello .................... a pensar male................non si sbaglia



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Salvatore
Inviato il: 11/3/2009 12:06
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Terza Repubblica

Ecco il sondaggio sul nucleare sul sito di Latina Oggi.

Alla domanda "siete daccordo al ritorno del nucleare?" il risultato alle 13 era il seguente:

Si  44.12 % (2891)

No  55.88 % (3661)

Voti Totali: 6552

Edit delle 13:50

mi è stato fatto notare, e ho verificato di persona, che ognuno può votare quante volte vuole. Ciò ovviamente toglie attendibilità al sondaggio.

Salvatore



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