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giucap
Inviato il: 22/9/2008 20:20
Registrato: 13/1/2006
Da:
Messaggi: 827
Re: Terza Repubblica

A proposito delle pilotesse veline, ieri non ho avuto tempo di scrivere ma sono rimasto veramente disgustato dallo spettacolo offerto dal notiziario "ammiraglio": TG1 ore 20:00.

Non credevo si riuscisse ad arrivare a tanto in tema di disinformazione, senza alcun contradittorio. Ma ormai è andata così, e se anche in 4 gatti ci raccontiamo quanto tutto questo sia osceno non cambia di una virgola il messaggio che comunque continua a passare su milioni di teleassorbitori.

Giulio



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Anonimo
Inviato il: 23/9/2008 6:36
Re: Terza Repubblica

Ieri sera Porta a Porta raiuno Gelmini & co.

Allora dal decreto (economico) in corso di conversione in legge e da quello che ho sentito ieri dal 01/09/2009 dalle prime classi maestro unico a 24 ore settimanali 22+2 e leggete bene SE ci saranno un numero adeguato di domande e SE (sempre SE) ci saranno le risorse (che non ci sono e non ci saranno) si farà il tempo pieno quindi da settembre mamme che lavorate organizzatevi perchè alle ore 12 e 30 tutti fuori dalla primaria, pare che rimanga il sostegno e naturalmente l'insegnante di religione cattolica oltre uno/a specialista della lingua inglese. Per il resto, ovvero strutture da adeguare, aumentare lo stipendio agli insegnanti, premiare quelli più meritevoli FORSE se ci saranno le risorse dal 2012 (intanto ci accolliamo il debito di un miliardo di euro di Alitalia).

Poi forse non si sa che gli insegnanti li nominerà il Dirigente Scolastico così avremo un deus ex machina un padrone assoluto del vapore istituto senza che abbia alcun controllo e senza che ne risponda a nessuno, perchè il sistema dei controlli che nessuno vuole (per ovvi motivi) è insufficiente e porta pochi risultati concreti.



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Anonimo
Inviato il: 23/9/2008 8:26
Re: Terza Repubblica

Meditate gente meditate non fatevi abbagliare

da ScuolaOggi

Stella senz’anima
di Fabrizio Dacrema

Nell’ultimo incontro con i sindacati sul piano programmatico del decreto 112, il Ministro Gelmini ha presentato solo slide senza un numero. Su un solo punto è stato preciso: margini per cambiare la Manovra Tremonti sulla scuola non ce ne sono. Il tavolo serve solo per decidere dove tagliare, non se e quanto.
Quei tagli, decisi nell’ormai famoso consiglio dei ministri di nove minuti e mezzo, sono infatti l’anima della politica scolastica del Ministro Gelmini.
Inutile, quindi, chiederle quale sia il suo progetto di scuola, il mandato a lei affidato è limitato all’individuazione delle misure organizzative per far funzionare l’”infrastruttura scuola”, come la Gelmini ama definirla, con 87.000 docenti e 43.000 ata in meno.
Inutile anche tentare di spiegare, come hanno fatto i sindacalisti presenti al tavolo, che la cura da cavallo che sta per impartire alla scuola pubblica ucciderà il cavallo. Non fa una piega il Ministro perché ci sarà la via d’uscita, arriveranno le fondazioni, l’assunzione diretta degli insegnanti da parte delle scuole, i voucher per le famiglie. Succederà più o meno come per l’Alitalia. Quando, tra non molto scatterà il “si salvi chi può” per lo sfascio in cui sarà ridotta la scuola pubblica, allora sarà pronta la possibilità di trasformare le scuole migliori in fondazioni (“good company”) che, grazie all’apporto di risorse private, potranno pagare meglio e così attirare i migliori insegnanti per i figli delle famiglie che potranno aggiungere risorse proprie al voucher pubblico. La “bad company” di meno abbienti, immigrati e svantaggiati di vario genere continuerà a frequentare una scuola pubblica indebolita e impoverita, ridotta ad un ruolo di assistenza compassionevole.
Utilissimo per comprendere il disegno del governo anche il riferimento fatto dal Ministro alla necessità di ridurre la spesa scolastica in vista del federalismo fiscale e del principio ad esso connesso di spesa standard. Traduzione: il governo comprime la spesa scolastica in modo da ridurre al minimo il finanziamento che lo stato centrale assicurerà ai diversi territori per garantire il servizio istruzione. Ad esempio, la spesa standard del trasferimento statale per la scuola primaria sarà pari ad un insegnante per una classe funzionante a 24 ore, famiglie e territori che chiederanno di più se li dovranno pagare. In via transitoria e fino a quando sarà disponibile personale statale in soprannumero le scuole potranno rispondere alle richieste di 27/30 di lezione ed eventualmente di tempo per la mensa (fino a ulteriori 10 ore). Ma solo sulla base della disponibilità di organico e fino a quando queste disponibilità ci saranno.
Invece sul tempo pieno continua il solito polverone. La Gelmini assicura che rimarrà proprio nel modello attuale, ma subito dopo aggiunge che le contemporaneità dei docenti spariranno ovunque e che il maestro sarà sempre unico o prevalente. Inutile ricordarle che così si cancella il tempo pieno, lo si trasforma in doposcuola e attività integrative secondo il modello dello “spezzatino”, come si diceva ai tempi della Moratti. Non ricorda il Ministro, allora si occupava d’altro e poi non è tipo che si fermi di fronte alla contraddizione se è vero che è riuscita a sostenere che le impronte ai bambini rom si devono rilevare per mandarli a scuola e che i figli degli immigrati irregolari, invece, non devono essere ammessi nelle classi.
Non darà ascolto nemmeno alle tante voci provenienti dal mondo scientifico dell’educazione che, da Frabboni a Scurati, le spiegano come la scuola elementare italiana nel suo lungo e meditato percorso, dal maestro unico al gruppo docente unitario, ha continuamente messo a frutto le sue tante buone pratiche diventando il settore scolastico italiano migliore, da imitare non da smantellare.
Non farà verifiche scientifiche per dimostrare che il gruppo docente non funziona, non sentirà né esperti né operatori, non convocherà stati generali della scuola come aveva fatto persino la Moratti, si limiterà ai tagli e al populismo. Gran parte delle trappole populistiche sono state suggerite dal creativo Tremonti del “maestro unico, voto unico, libro unico”, una splendida sintesi del trend open-minded del governo Berlusconi. La Gelmini continuerà, quindi, ad affabularci su come erano felici i bambini prima dell’arrivo dell’orco cattivo Sessantotto e a rappresentare se stessa come la fatina buona che con la bacchetta magica avuta in dono dal mago Giulio riporta tutto all’età dell’oro quando c’era ordine e disciplina.
Tutti i sindacati presenti al tavolo hanno detto che la sottrazione di otto miliardi in tre anni alla scuola pubblica è incompatibile con ogni strategia di qualificazione della spesa pubblica, che non è vera la tesi del Ministro che spendere meno significa migliorare, perché l’Italia oggi spende poco e male per l’istruzione: i recenti dati Ocse ci ricordano che spendiamo in rapporto al pil il 4,7% contro il 5,8% e abbiamo una popolazione tra le meno istruite, meno diplomati e meno laureati.
Il Ministro tirerà dritto, chi vuol dare consigli su come e cosa tagliare è il benvenuto, chi mette in discussione la manovra Tremonti si autoesclude, il governo tenterà di isolarlo come sta accadendo in tutte le trattative in corso. Recentemente il Ministro Sacconi ha dichiarato: “Sono fiducioso che le parti non faticheranno per trovare un’intesa … nonostante qualche mulo recalcitrante”
A sentire i sondaggi e diversi commentatori gli italiani sarebbero disposti a cadere nella trappola populistica della Gelmini perché siamo un paese che declina, ripiegato e disposto a credere, come sostiene E. Berselli, che “i problemi complessi si risolvono con operazioni semplici, fra gli applausi di una società vecchia e stanca che rimpiange la propria modesta gioventù”.
Non la pensano così molti insegnanti e genitori che in questi giorni stanno mobilitandosi spontaneamente, forse perché gli educatori non possono rinunciare ad una visione del futuro positiva o almeno possibile, fatta di soluzioni all’altezza dei problemi di oggi e non di ridicoli e impossibili ritorni al passato.



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Anonimo
Inviato il: 24/9/2008 6:37
Re: Terza Repubblica

L'opinione di un gruppo di maestre/i perchè non bisogna farsi abbagliare dalle tv e dal quanto era bello quando eravamo piccoli

1. CHE COSA DICE IL DECRETO LEGGE 137 (GELMINI)

Art. 4: Nell’ambito degli obiettivi di contenimento di cui all’articolo 64 del d.L. 25 Giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 Agosto 2008, n.133, nei regolamenti di cui al relativo comma 4 è ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche costituiscono classi affidate ad un unico insegnante e funzionanti con orario di 24 ore settimanali. Nei regolamenti si tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una più ampia articolazione del tempo-scuola…. Andiamo alla sostanza, per quel che riguarda la SCUOLA PRIMARIA"·        La  riforma reintroduce il maestro unico alle elementari?VERO Il maestro unico garantirà solo 24 ore settimanali.·        La riforma garantisce il tempo pieno, per come è ORA ? FALSO La riforma se, se,se, se… garantirà un tempo scuola di 40 ore, lo farà prendendo risorse da ALTRE PARTI, DA ALTRI SOGGETTI: dalle cooperative, dai privati, dai soldi delle famiglie, dalle fondazioni forse.(ESISTE INFATTI UN PROGETTO CHE INTENDE TRASFORMARE LE SCUOLE PUBBLICHE STATALI IN FONDAZIONI … PRIVATE). La nostra opinione è che il TEMPO PIENO NON E"LA STESSA COSA"  di 40 ore “ibride” con tanti lavoratori diversi provenienti da tanti datori di lavoro diversi.     VEDIAMO PERCHE’

2. COSA FACCIAMO A SCUOLA 8 ORE OGNI GIORNO e PER 44 ORE SETTIMANALI DI INSEGNAMENTO

Per tutto questo ci vuole TEMPO!! Tempo disteso di riflessione e di pratica.

3. COME LO FACCIAMO?

 Con un lavoro di gruppo e in gruppo che la passata legge chiamava “GRUPPO DOCENTE”. Il gruppo docente viene introdotto nel 1990, dopo una lunga sperimentazione. Si decide che il gruppo di docenti con uguale impegno e responsabilità, suddividendosi le discipline  E’ MEGLIO.-         sia del maestro unico-         sia dell’insegnante affiancato da “alcuni” docenti specializzati Il modello del GRUPPO DOCENTE ha portato la scuola elementare italiana tra le migliori al mondo, secondo i dati OCSE siamo al 6° posto su 180 scuole . 

4. PERCHE’, SECONDO NOI, IL GRUPPO DOCENTE FUNZIONA MEGLIO E OFFRE PIU’ GARANZIE RISPETTO AL MAESTRO UNICO?

Perché un grande fiume non si ferma con una diga.Tante cose sono cambiate: è vero, la società si è fatta complessa e difficile.MA FORSE complessa e difficile si è fatta anche "la NOSTRA SENSIBILITA"Noi tutti SENTIAMO le vicende degli altri, a volte con paura, altre con sorpresa.Il gruppo docente permette di sentire, di capire in modo più equilibrato le diverse sensibilità esistenti tra i nostri alunni e di dare loro le parole per un possibile incontro.Inoltre la suddivisione delle discipline d’insegnamento tra insegnanti dello stesso gruppo ha permesso l’approfondimento delle conoscenze.

5. SE PASSA IL DECRETO 137, CHE COSA SARA’ DIFFICILE GARANTIRE?

-         Non ci sarà un serio approfondimento delle conoscenze delle materie, un solo insegnante con 132 ore di scuola in meno all’anno;  -         la fine delle attività di piccolo gruppo per il recupero     la sospensione dei laboratori, ora  realizzati grazie alle ore  di compresenza-         la fine delle gite, uscite ai musei: per motivi di sicurezza un solo insegnante non potrà accompagnare la classe-         la fine della condivisione dei momenti di mensa tra alunni e l’insegnante. 

6. PERCHE’ E’ IMPORTANTE CHE LA SCUOLA PUBBLICA RESTI STATALE?

PERCHE’ E’ IMPORTANTE CHE  LA SCUOLA PUBBLICA NON VENGA PRIVATIZZATA? Anche se i privati sono bravi, buoni, competenti, preparati, affettuosi …. IL PRIVATO RAPPRESENTA SEMPRE, SEMPRE,SEMPRE un gruppo particolare, un interesse particolare, un profitto particolare, un’ideologia particolare, una religione particolare, un tornaconto particolare… in una parola, anzi quattro, il privato rappresenta UN INTERESSE DI PARTE. (politico, economico, ideologico… La scuola statale, a differenza di tutte le altre, non offre un ESEMPIO, un MODELLO, un CREDO o un COPIONE di come si debba essere, crescere, diventare.Al contrario offre una PLURALITA’ di modi d’essere, senza per questo inculcarne uno in particolare.La scuola statale è l’unica che può garantire un LUOGO DI RICERCA E LIBERO STUDIO, per garantire uguale diritto ad una sana crescita a tutte le bambine e a tutti i bambini. Per diventare una persona adulta occorre incontrare MOLTE PERSONE,leggere MOLTI LIBRI, realizzare MOLTE ESPERIENZE, avere il TEMPO di provare, riprovare e capire.Chi vorrebbe affermare un solo libro, maestro e pensiero a scuola, pensa solo al risparmio e dimentica il patto stabilito dalla nostra Costituzione:la scuola di tutti e per tutti, che ha il compito di formare il cittadino della Repubblica sulla base dei principi di uguaglianza e libertà.LE MAESTRE E I MAESTRI DELLE SCUOLE DI ZONA 8 MILANO 

 



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renatosd
Inviato il: 26/9/2008 8:34
Registrato: 7/2/2006
Da: q5
Messaggi: 1111
Re: Terza Repubblica
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Anonimo
Inviato il: 26/9/2008 10:40
Re: Terza Repubblica

Mamme che lavorate attrezzatevi però guardate il lato positivo non si paga più la mensa dei ragazzi

domani andate a sentire in Piazza della Libertà cosa hanno da dire su questa "riforma" chi manifesta

- SCUOLA D'INFANZIA: L'orario obbligatorio delle attività educative, si svolge anche solamente nella fascia antimeridiana, impiegando una sola unità di personale docente per sezione e riorganizzando il più possibile il funzionamento delle sezioni di una medesima scuola sulla base di tali opzioni. Le conseguenti economie di ore e di posti potranno consentire nuove attivazioni e conseguentemente l'estensione del servizio.(tutto aleatorio e non quantificabile le scuole hanno una dotazione ordinaria dallo Stato RIDICOLA)

 - MAESTRO UNICO: Nella scuola primaria va privilegiata l'attivazione di classi affidate a un unico docente e funzionanti per un orario di 24 ore settimanali. Le economie derivanti da questo modello didattico - allo stato non quantificabili, spiega il piano - "consentono di ottenere ulteriori risorse che potranno ridurre l'incidenza degli altri interventi". (quindi le scuole non lo sanno e non programmeranno alcuna attività che poi rischia di non avere possibilità di essere attuata)

- TEMPO PIENO ALLE ELEMENTARI: Resta comunque aperta la possibilità di una più ampia articolazione del tempo scuola, tenuto conto della domanda delle famiglie e della dotazione organica assegnata alle scuole, nel rispetto dell'autonomia delle stesse. Le relative opzioni organizzative possibili sono le seguenti: la prima (27 ore), corrispondente all'orario di insegnamento, con esclusione delle attività opzionali facoltative; la seconda (30 ore) comprensiva dell'orario opzionale facoltativo e con l'introduzione del maestro prevalente; quest'ultimo nei limiti dell'organico assegnato, integrabile con le risorse disponibili presso le scuole. Potrà altresì aversi una estensione delle ore di lezione pari a un massimo di 10 ore settimanali, comprensive della mensa.(ancora sta dotazione? Siamo nella media di tre quattromila euro ad istituto che ci fanno)

- INGLESE: L'insegnamento della lingua inglese è affidato a un insegnante di classe opportunamente specializzato. (E CON UN'ORA A SETTIMANA FORSE DUE CHE CI FANNO?)

- SCUOLE MEDIE: L'orario obbligatorio delle lezioni per la scuola secondaria di I grado è definito, in via ordinaria, nella misura di 29 ore settimanali (rispetto alle 32 attuali) Sono fatte salve le situazioni ordinamentali relative alla classi a indirizzo musicale.(la media è un limbo avrebbe bisogno di una vera riforma ed invece che fanno? Riducono le ore). 

- LICEI: L'orario obbligatorio di lezione nei licei classici, linguistici, scientifici e delle scienze umane sarà pari a un massimo di 30 ore settimanali.

- ISTITUTI: Per i tecnici e professionali il numero degli indirizzi di studio dovrà essere opportunamente ridimensionato tenendo conto anche delle proposte del documento finale predisposto dall'apposita Commissione ministeriale di studio. L'orario obbligatorio delle lezioni non potrà essere superiore a 32 ore settimanali, comprensive delle ore di laboratorio.

NATURALMENTE RIMANE ANCHE L'INSEGNANTE DI RELIGIONE

IN PAROLE POVERE SE DAGLI STESSI ISTITUTI VOLETE IL TEMPO PIENO E LABORATORI ADEGUATI O GLI ISTITUTI TROVANO FONDAZIONI E PRIVATI (ENTI LOCALI? MA MI FACCIA IL PIACERE) OPPURE SI DEVE PAGARE.

 



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Anonimo
Inviato il: 29/9/2008 12:05
Re: Terza Repubblica

Devo dire che passando per la manifestazione citata in precedenza ho visto non molte persone (a parte renato che montava gazebi) o perlomeno non quante ne credevo e nessun "precario" forse la cosa non interessava o forse pensano che tutto finisca in una bolla di sapone non so, ma io fossi negli insegnati di ruolo che ho visto davanti la prefettura a questo punto me ne starei buono buono tanto se della materna o elementari da settembre prossimo chi fa le prime va a casa alle 12 e 30 e non essendoci fondi per attività pomeridiane (nessuna scuola, non avendo la certezza dei finanziamenti che al momento non sono quantificabili, programmerà nulla compreso il tempo pieno) avranno tutto il tempo da dedicare alla famiglia, ai figli, agli hobbies i bambini? A questo punto verrebbe da dire che le famiglie si arrangino.



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Anonimo
Inviato il: 3/10/2008 6:58
Re: Terza Repubblica

Queste riflessioni dello storico Giovanni Sartori non riguardano solo la terza repubblica, ma complessivamente il pensiero imperante....credo che possa essere interessante leggerle...

http://www.corriere.it/editoriali/08_ottobre_03/buon_senso_2d8a2b82-9111-11dd-9f28-00144f02aabc.shtml

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Kla
Inviato il: 13/10/2008 20:38
Utente
Registrato: 24/11/2005
Da: Latina
Messaggi: 1672
Re: Terza Repubblica

Ho saputo che molte persone stanno invitando il Presidente Napolitano a non firmare il decreto Gelmini.

Per farlo basta andare nel sito del quirinale www.quirinale.it quindi entrare in "poste" e dopo aver compilato le proprie genetalità scrivere un messaggio.

Io ho appena inserito il mio.

Salutoni

Claudio Ennas 



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Salvatore
Inviato il: 14/10/2008 5:23
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Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Terza Repubblica
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