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MarmaLT
Inviato il: 5/9/2008 16:48
Registrato: 12/8/2007
Da:
Messaggi: 825
Re: Terza Repubblica

MA CHE BELLA CORDATA.... Nessuno ci racconta, stampa libera permettendo, quanto ci è costato dall'accordo Governo Prodi - Air France ad oggi, l'Alitalia.  Nessuno ci fa rilevare che regaliamo agli imprenditori la parte sana di Alitalia e ci teniamo la 'monnezza', cioè continuiamo a pagare per debiti su debiti che si sono accumulati e si accumuleranno... Bella cordata al collo degli italiano e sembra pure che siamo tutti felici e contenti... Stampa libera permettendo. Buona Fortuna!!!



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Anonimo
Inviato il: 12/9/2008 10:58
Re: Terza Repubblica

Perbacco, zitti zitti..quatti quatti ci hanno riportati alla monarchia e non ce ne siamo accorti! Altro che casta, qui siamo agli eredi dinastici!! 

http://www.corriere.it/politica/08_settembre_12/renzo_bossi_erede_di_umberto_placet_silvio_berlusconi_a5450a42-808c-11dd-b38b-00144f02aabc.shtml

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Anonimo
Inviato il: 16/9/2008 11:53
Re: Terza Repubblica

Ieri sera a Porta a porta...

No al ritorno delle preferenze. Sul tema legge elettorale, porta chiusa dal premier al ritorno delle preferenze: «Con le circoscrizioni che hanno le dimensioni che conosciamo si stima che ci debba essere una campagna che va dai 2 ai 3 mln di euro. Questo porterebbe a un ritorno al passato, con i candidati che dovrebbero rivolgersi agli elettori per avere i soldi in un modo che non sempre si può essere sicuri sia alla luce del sole. Si tornerebbe nella vecchia politica con i finanziamenti occulti». E sulla soglia di sbarramento al 5% sottolinea: «Nell'Unione europea un Paese conta se i partiti hanno un congruo numero di parlamentari. In questo modo, ad esempio, il Pdl potrebbe diventare il primo partito europeo».

 

Qualcuno mi sa spiegare in che modo il sistema elettorale che non consente all'elettore di scegliere da chi vuole essere rappresentato, risolve il problema dei finanziamenti occulti? Ma quello che mi preoccupa di più, è che a contestare questo sistema scandaloso di voto siano solo piccoli partiti (che peraltro vengono tacciati di voler curare solo i loro interessi...)      Non mi sembra che dall'opposizione si sia levata alcuna voce per chiedere con forza di correggere questa vergogna che ci avvicina certi regimi sudamericani di non lontana memoria...il pensiero che  troppi vogliano garantire loro stessi è legittimo!! E ancora, visto che questo sistema lo si vuole estendere anche alle prossime europee, perchè le regole per essere eletti al Parlamento europeo(e le prebende di chi vi accede...) non possono essere uguali per tutti? Perchè l'Europa può decidere quanto latte può produrre l'Italia  e non regole comuni per eleggere i rappresentanti di ciascun paese?



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Anonimo
Inviato il: 17/9/2008 12:16
Re: Terza Repubblica

Norme contro la prostituzione in strada siamo al ridicolo
Minigonna sotto accusa
L'ultimo increscioso equivoco è accaduto il 13 agosto, quando due studentesse peruviane, che si trovavano presso la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, vennero scambiate da agenti di Polizia per prostitute. Un equivoco durato qualche ora, con tanto di trasferimento delle due all'ufficio stranieri del commissariato e seguito poi da molte scuse. (da il tempo)

E da questo molte altre infelici situazioni con agenti e vigili guardoni che devono stabilire se per caso se uno si avvicina ad una ragazza in minigonna e la importuna sia da multare come cliente di prostitute o arrestarlo perchè le sta importunando, adesso se una ragazza andrà vestita in modo succinto e qualcuno le si avvicina rischiano tutti e due.

CHI SFRUTTA LA PROSTITUZIONE?
MA POVERINI SONO DEI DATORI DI LAVORO LORO NON RISCHIANO NULLA

comunque a Roma cominciano ad apprezzare un modo di amministrare che da noi è in vigore dall'inizio degli anni 90.



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Anonimo
Inviato il: 17/9/2008 13:02
Re: Terza Repubblica
Ma perchè..vogliamo parlare di tutto questo strombazzare delle "nuove" norme, partorite da cotanta ministra, per contrastare la prostituzione di strada?  Chi ha voglia di andarsi a leggere la "vetusta" legge Merlin può scoprire che il reato di "adescamento" esisteva già! Se mi dicono che finalmente qualcuno ha deciso di applicare le norme esistenti e vigenti, con qualche piccola aggiunta... tanto di cappello, se me le vogliono contrabbandare come novità, confidano solo nell'ignoranza del popolo bue!!

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Baol
Inviato il: 17/9/2008 14:26
Staff
Registrato: 14/12/2005
Da: Q4
Messaggi: 1069
Re: Terza Repubblica

“Il Disegno di Legge sulla prostituzione è un regalo alla mafia albanese"

Sergio Bagnoli

“Per le ragazze, molte delle quali purtroppo mie connazionali, è la fine di ogni speranza. Non potranno mai più sperare di affrancarsi dalla schiavitù in cui sono oggi costrette. Il Disegno di legge presentato in Consiglio dei Ministri dal ministro Mara Carfagna è orribile e disumano. Costringerà le ragazze, manipolate come oggetti dai loro protettori, a proseguire nella loro attività di vendere sesso ai clienti italiani nel chiuso degli appartamenti, dove saranno invisibili e dove non potranno quotidianamente essere contattate dalle forze dell’ordine e dai volontari delle varie Associazioni che si propongono di spezzare le catene di questa crudele schiavitù del terzo millennio. E’ un colossale regalo fatto alla mafia albanese, alleata della Sacra Corona Unita e della ‘ndrangheta calabrese. Polizia, Carabinieri e Magistratura avranno maggiori difficoltà a compiere indagini in questo campo e le ragazze avranno sempre più interessi a tacere per paura” così si è espressa Adelina, la ragazza albanese portata anni addietro con la forza dal suo paese in Italia per prostituirsi la sera sui marciapiedi di anonimi rettilinei di strade extra-urbane del Nord-Italia, terra “sazia e disperata”, come ebbe un giorno a definirla Papa Giovanni Paolo II°, con sempre più persone che la sera avvertono la necessità di sfogare il proprio malessere quotidiano comprando un giovane corpo di qualche essere umano proveniente dall’Europa dell’Est o dall’ Africa, come se fosse merce acquistabile sugli scaffali di un supermercato. Per quasi un decennio furono le albanesi a rappresentare l’oggetto dei desideri inconfessabili degli italiani, ora si sono aggiunte romene, moldave ed ucraine. Al grido disperato d’allarme di Adelina si è aggiunta la voce di Don Gallo, il noto sacerdote genovese anima della Comunità di San Benedetto al Porto, considerato, a torto o a ragione, nella città ligure “ un prete comunista” ma mai sospeso “ a divinis” dall’Arcidiocesi genovese e da sempre in prima fila al fianco degli ultimi e degli sfruttati. Ha detto Don Gallo, concedendo un’intervista ad una nota agenzia di stampa italiana:”Come cristiano e come prete mi indigno di fronte a tanta ipocrisia. Con questo provvedimento siamo alla regressione culturale. Non si può pensare di affrontare un problema come la prostituzione soltanto attraverso la repressione. Invece mi sembra che siano convinti di poter affrontare un problema come questo, senza per giunta creare nessuna alternativa. Un delirio di onnipotenza”. Poi il sacerdote ligure si è chiesto:” Ma questa legge punisce davvero lo sfruttamento? A me sembra piuttosto parte di una crociata che prevede che tutto ciò che è diverso deve essere reso invisibile". Sulla stessa lunghezza d’onda il torinese Don Ciotti, altro “ prete di strada” ed il suo notissimo Gruppo Abele. Pure altre associazioni, non schierate apoditticamente contro il centro- destra, come si potrebbe invece pensare parlando di Don Gallo e di Don Ciotti, hanno immediatamente manifestato le loro critiche al disegno di legge confezionato dall’ex velina di Canale 5. Ci riferiamo all’Asgi ed alla Caritas Italiana, organizzazione incardinata nella struttura ufficiale della Chiesa Cattolica. Pure il Comune di Venezia, governato da una maggioranza di centro- sinistra e guidato dal filosofo Massimo Cacciari, ha condiviso l’appello contro il disegno di legge sulla prostituzione che invece è stato in parte condiviso dall’Associazione Giovanni XXIII° di Rimini, la più famosa associazione italiana impegnata nel recupero delle cosiddette “ schiave del terzo millennio”. Gli eredi di Don Benzi, infatti, pongono più che altro l’accento sul concetto di punibilità penale del cliente, dimenticandosi però del fatto che insieme a questi anche la prostituta finisce agli arresti. Lo considerano un male necessario per sconfiggere il fenomeno. L’impressione è comunque che il cammino parlamentare del Disegno di Legge Carfagna, nonostante l’appoggio del Popolo delle Libertà, della Lega, ma già il Sindaco leghista di Verona Tosi ha affermato che il problema non si risolve chiudendo le prostitute negli appartamenti, e forse dell’Italia dei Valori, sarà molto accidentato in quanto l’opposizione del Partito Democratico, che ancora deve dimostrare agli italiani la volontà di essere sul serio opposizione, non potrà che essere dura e netta.



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Anonimo
Inviato il: 18/9/2008 10:28
Re: Terza Repubblica

Se a voi sta bene..................

Confindustria ha presentato la sua proposta per l’affondo definitivo della trattativa sulla riforma della contrattazione nazionale: la distruzione della contrattazione collettiva e dei livelli minimi di tutela per i lavoratori di tutti i settori.
Per sostenere i loro interessi, viene ribaltata la realtà: si mette al centro la piena libertà d’azione delle imprese e non la vera grande emergenza del nostro paese, l’emergenza salariale creata da Confindustria e CGIL, CISL, UIL, a partire dall’abolizione della scala mobile.

Una emergenza che produce crisi sociale, economica e produttiva, mentre, nel frattempo, le imprese e i padroni hanno incassato un innalzamento dei profitti, investiti in attività e speculazioni finanziarie.

Per CONFINDUSTRIA, la contrattazione collettiva deve servire non a tutelare i lavoratori ma a favorire l’impresa e la produzione, tramite le seguenti proposte:
  • contratti nazionali della durata formale di tre anni (sia per la parte normativa che per la parte economica), scompare il rinnovo biennale della parte economica con perdita certa di salario;
  • i contenuti del contratto collettivo nazionale, sia economici che normativi, sono derogabili "automaticamente" a livello territoriale, basta stabilire negli accordi dei parametri economici che, se superati, fanno scattare la deroga in peggio dei CCNL;
  • secondo livello di contrattazione (aziendale o territoriale), con regole blindate, con salario integrativo esclusivamente variabile (fino a zero euro), con una misera indennità per i lavoratori esclusi dalla contrattazione integrativa (considerando che gli aumenti contrattuali a livello nazionale saranno minori per "fare spazio" a quelli aziendali);
  • invece della truffa dell’inflazione programmata, ecco la doppia truffa di un “indice previsionale depurato”; si vuole stabilire, su base triennale, un recupero dell’inflazione ancora inferiore a quella di oggi e senza dover considerare l’inflazione "importata", cioè, ad esempio, quella dovuta al caro petrolio ed energia (compresi i conseguenti aumenti sui generi di consumo che questa comporta); la base di calcolo degli adeguamenti e degli aumenti non sarà il normale salario – stipendio, ma una retribuzione media da contrattare: quindi, un indice e una base di calcolo che andrà ad allontanare ancora di più dalla realtà gli "aumenti" concordati a livello nazionale;
  • accorpamento dei contratti, riducendoli a poche decine, con conseguente drammatica diminuzione del potere di condizionamento da parte dei lavoratori e delle categorie;
  • blocco degli scioperi e delle iniziative di lotta per sette mesi in occasione dei rinnovi contrattuali; aumentano i vincoli, con tanto di penali, a favore delle imprese e contro il potere contrattuale dei lavoratori che verrebbe, ulteriormente, bloccato durante le fasi importanti delle trattative (oltre alle regole anti-sciopero presenti nei vari settori);
  • rafforzamento del "collaborazionismo" (il Ministro Sacconi la chiama, addirittura, complicità), tra imprese e sindacati tramite il Comitato paritetico Confindustria (padroni) - CGIL, CISL e UIL, e tramite una stretta ulteriore delle regole di rappresentanza sindacale.

Io sono per l'abolizione di ogni privilegio sindacale (distacchi e quant'altro) meno che la tutela contro il licenziamento, ma sinceramente si va verso una società di tipo asiatico.



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Anonimo
Inviato il: 18/9/2008 10:29
Re: Terza Repubblica

Se a voi sta bene..................

Confindustria ha presentato la sua proposta per l’affondo definitivo della trattativa sulla riforma della contrattazione nazionale: la distruzione della contrattazione collettiva e dei livelli minimi di tutela per i lavoratori di tutti i settori.
Per sostenere i loro interessi, viene ribaltata la realtà: si mette al centro la piena libertà d’azione delle imprese e non la vera grande emergenza del nostro paese, l’emergenza salariale creata da Confindustria e CGIL, CISL, UIL, a partire dall’abolizione della scala mobile.

Una emergenza che produce crisi sociale, economica e produttiva, mentre, nel frattempo, le imprese e i padroni hanno incassato un innalzamento dei profitti, investiti in attività e speculazioni finanziarie.

Per CONFINDUSTRIA, la contrattazione collettiva deve servire non a tutelare i lavoratori ma a favorire l’impresa e la produzione, tramite le seguenti proposte:
  • contratti nazionali della durata formale di tre anni (sia per la parte normativa che per la parte economica), scompare il rinnovo biennale della parte economica con perdita certa di salario;
  • i contenuti del contratto collettivo nazionale, sia economici che normativi, sono derogabili "automaticamente" a livello territoriale, basta stabilire negli accordi dei parametri economici che, se superati, fanno scattare la deroga in peggio dei CCNL;
  • secondo livello di contrattazione (aziendale o territoriale), con regole blindate, con salario integrativo esclusivamente variabile (fino a zero euro), con una misera indennità per i lavoratori esclusi dalla contrattazione integrativa (considerando che gli aumenti contrattuali a livello nazionale saranno minori per "fare spazio" a quelli aziendali);
  • invece della truffa dell’inflazione programmata, ecco la doppia truffa di un “indice previsionale depurato”; si vuole stabilire, su base triennale, un recupero dell’inflazione ancora inferiore a quella di oggi e senza dover considerare l’inflazione "importata", cioè, ad esempio, quella dovuta al caro petrolio ed energia (compresi i conseguenti aumenti sui generi di consumo che questa comporta); la base di calcolo degli adeguamenti e degli aumenti non sarà il normale salario – stipendio, ma una retribuzione media da contrattare: quindi, un indice e una base di calcolo che andrà ad allontanare ancora di più dalla realtà gli "aumenti" concordati a livello nazionale;
  • accorpamento dei contratti, riducendoli a poche decine, con conseguente drammatica diminuzione del potere di condizionamento da parte dei lavoratori e delle categorie;
  • blocco degli scioperi e delle iniziative di lotta per sette mesi in occasione dei rinnovi contrattuali; aumentano i vincoli, con tanto di penali, a favore delle imprese e contro il potere contrattuale dei lavoratori che verrebbe, ulteriormente, bloccato durante le fasi importanti delle trattative (oltre alle regole anti-sciopero presenti nei vari settori);
  • rafforzamento del "collaborazionismo" (il Ministro Sacconi la chiama, addirittura, complicità), tra imprese e sindacati tramite il Comitato paritetico Confindustria (padroni) - CGIL, CISL e UIL, e tramite una stretta ulteriore delle regole di rappresentanza sindacale.

Io sono per l'abolizione di ogni privilegio sindacale (distacchi e quant'altro) meno che la tutela contro il licenziamento, ma sinceramente si va verso una società di tipo asiatico.



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Baol
Inviato il: 18/9/2008 12:03
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Registrato: 14/12/2005
Da: Q4
Messaggi: 1069
Re: Terza Repubblica

Antonella ha scritto:

Ieri sera a Porta a porta...

No al ritorno delle preferenze. Sul tema legge elettorale, porta chiusa dal premier al ritorno delle preferenze: «Con le circoscrizioni che hanno le dimensioni che conosciamo si stima che ci debba essere una campagna che va dai 2 ai 3 mln di euro. Questo porterebbe a un ritorno al passato, con i candidati che dovrebbero rivolgersi agli elettori per avere i soldi in un modo che non sempre si può essere sicuri sia alla luce del sole. Si tornerebbe nella vecchia politica con i finanziamenti occulti». E sulla soglia di sbarramento al 5% sottolinea: «Nell'Unione europea un Paese conta se i partiti hanno un congruo numero di parlamentari. In questo modo, ad esempio, il Pdl potrebbe diventare il primo partito europeo».

 

Qualcuno mi sa spiegare in che modo il sistema elettorale che non consente all'elettore di scegliere da chi vuole essere rappresentato, risolve il problema dei finanziamenti occulti? Ma quello che mi preoccupa di più, è che a contestare questo sistema scandaloso di voto siano solo piccoli partiti (che peraltro vengono tacciati di voler curare solo i loro interessi...)      Non mi sembra che dall'opposizione si sia levata alcuna voce per chiedere con forza di correggere questa vergogna che ci avvicina certi regimi sudamericani di non lontana memoria...il pensiero che  troppi vogliano garantire loro stessi è legittimo!! E ancora, visto che questo sistema lo si vuole estendere anche alle prossime europee, perchè le regole per essere eletti al Parlamento europeo(e le prebende di chi vi accede...) non possono essere uguali per tutti? Perchè l'Europa può decidere quanto latte può produrre l'Italia  e non regole comuni per eleggere i rappresentanti di ciascun paese?

 


Scusate se torno indietro, ma questo post mi era sfuggito... non mi erano invece sfuggite le dichiarazioni del premier, che ritengo essere prive di alcuna logica, anzi intrise di una falsità assoluta nelle motivazioni, tutte fuorvianti, tali da voler giustificare un'azione volta a minare le basi della democrazia e della libertà di scelta... Se si vuole scongiurare il pericolo di un così detto ritorno al passato, mi parrebbe molto più urgente, anzi necessario scongiurare l'avvento di un futuro così concepito, nel quale purtroppo siamo già immersi, grazie alla legge elettorale "porcata", che vede  "partiti impresa" scegliere i propri candidati da inserire nelle liste di nominati, e gli italiani lasciati davanti alla mera scelta di un simobolo sul quale apporre la crocetta, un simbolo svuotato di ogni rapporto tra elettore ed eletto, senza possibilità di poter valutare l'operato di questo o quel candidato e sceglierlo sulla base del merito. Ora, ricordo bene le varie mobilitazioni contro questa legge elettorale che ci ha consegnato un Parlamento di nominati, le raccolte di firme per dei referendum che riconsegnassero la libertà di scelta al Popolo italiano, e invece che cosa ci tocca sentire oggi? Che si vuole estendere un sistema identico anche per le elezioni al Parlamento Europeo, e si vuole introdurre pure uno sbarramento del 5%..?  Mi sarei aspettata un'insurrezione di massa, un richiamo ai principi della democrazia... o forse a qualcuno giova il partito impresa, con la scelta delle liste di questi politici, o dipendenti, yesmen, accuratamente selezionati per compiacere, non il popolo elettore, ma il padrone che li ha "assunti"...   ?



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Salvatore
Inviato il: 18/9/2008 19:50
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Terza Repubblica

Baol ha scritto:

(...) Mi sarei aspettata un'insurrezione di massa, (...)


 

Cara Francesca, le "porcate" che ci stanno piovendo addosso sono tante e tali, che ormai non si ha nemmeno la forza di indignarsi. Figuriamoci insorgere!

Salvatore



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