Pubblicita' Logo Il portale dei Quartieri Nascosa e Nuova Latina
Logo
Ciao!
Stai consultando il vecchio portale dei quartieri, dove sono archiviati i contenuti storici. Non potrai modificare rispondere o inviare nuove notizie qui, per farlo devi andare sull'attuale sito all'indirizzo
https://www.q4q5.it
Sei in: Off Topic >> Terza RepubblicaRegistrati per inviare messaggi

Feed RSS
« 1 2 3 4 (5) 6 7 8 ... 23 »
Autore Discussione
Anonimo
Inviato il: 29/8/2008 14:32
Re: Terza Repubblica
Quello sulla scuola è un discorso ormai incancrenito: quella che chiamano riforma (o controriforma..secondo alcuni) , non è altro, come dice giustamente Roccia, che una manovra nella finanziaria, per risparmiare quattrini. Infatti, a parte piccole variazioni più che altro di facciata, come la “reintroduzione” dell’educazione civica (che nessuno ha mai cancellato  ma che, già dai miei tempi, di fatto,  era a “discrezione” del docente)o del voto di condotta che dovrebbe risolvere i problemi di bullismo ( dimenticando che nessuno impedisce  ai docenti  di esercitare la loro autorevolezza…purchè ne abbiano…ma questo è un altro discorso) o del “democratico”grembiule: la verità è che la scuola pubblica è sempre di più l’avamposto del “risparmio” di Stato; per rispolverare un vecchio dubbio...non sarà che più ignoranti ci sono in giro ,soprattutto fra  i  più svantaggiati, più facilmente si possono controllare? Perfino il linguaggio utilizzato dà la misura dell’attenzione che si pone realmente alla scuola: senza entrare nel merito della questione, si parla di ritornare al maestro unico…ma lo sanno che, da decenni, quasi il 100% degli insegnanti nella scuola primaria sono donne? A  tutto questo va aggiunta la “suggestione” di troppe famiglie sui finti problemi…che comunque la dicono lunga su come viene intesa la scuola. Come ogni anno infatti, è ricominciato il leitmotiv del costo dei libri…e giù servizi televisivi, e giornalistici in genere, ad intervistare scandalizzati genitori per il “furto” del costo dei testi scolastici: dimenticano tutti che, al momento della scelta dei libri, sono presenti (o dovrebbero esserlo…) anche i rappresentanti dei genitori, che hanno tutto il potere  per vigilare; se abdicano a questo diritto non se la possono prendere con “la scuola”! E comunque vorrei sapere quanto costoro spendono per acquistare, e mantenere, telefoni cellulari di ultima generazione, ipod e playstation per i loro frugoletti, per i quali, in genere, pretenderebbero il diploma già alla nascita, magari al momento dell’iscrizione all’anagrafe!! Io ho l’impressione che  “la terza repubblica” sia figlia soprattutto di questa mentalità….

[Entra]
Salvatore
Inviato il: 31/8/2008 12:29
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Terza Repubblica

Cara Antonella,

 

quella dei libri di testo è una gioiosa spartizione della torta a cui hanno partecipato (e partecipano) autori, editori, librai, insegnanti etc. etc. Tu dici che i genitori potrebbero fare qualcosa, se solo non abdicassero il loro ruolo rappresentativo: certo, potrebbero far risparmiare qualche decina di euro… ma è davvero poca cosa. È il sistema che è profondamente sbagliato. Ogni ragazzo è costretto a comprare decine di chili di libri (e a trasportarli sulla schiena dentro quegli enormi e pesantissimi zaini che si vedono solo in Italia) quando poi, se vai a vedere, alla fine dell’anno avranno letto sì e no il 30% delle pagine di questi libri. Allora la prima domanda è: perché costringere a comprare 10 Kg di carta se poi se ne useranno solo 3? Compriamone direttamente 3 e risparmiamo gli atri 7 chili! Ci guadagneremmo tutti: le famiglie, gli studenti, l'ambiente...

Un altro problema sono le edizioni che cambiano ad un ritmo scandaloso. Io ho avuto 3 figli che a distanza di 2 o 3 anni l’uno dall’altro hanno frequentato la scuola media alla Don Milani. Ebbene, per ogni figlio ho dovuto RICOMPRARE  quasi tutti i libri: quelli vecchi non andavano bene! Questo è un vero e proprio furto che nei Paesi civili non potrebbe accadere. Mi spieghi in 2 anni che cambierà mai in materie come la matematica, l’italiano, o l’inglese, per giustificare un cambio d’edizione? Posso capire la storia e la geografia! Ma anche qui sarebbe sufficiente che la scuola distribuisse un pamphp"verdana,geneva"> 

Per  quanto riguarda la riforma della scuola… basta, non se ne può più! A furia di riforme, controriforme e contro-contro-riforme stanno davvero uccidendo quel poco che era rimasto della scuola italiana! La gente è davvero disorientata… gli studenti sono disorientati… gli insegnanti sono disorientati! Non dimentichiamo che queste "riforme" oltre ad essere delle maldestre manovre della finanziaria per tentare di risparmiare quattrini, sono altresì portatrici di un letale germe di natura ideologica: ogni riforma ha infatti lo scopo, nemmeno tanto celato, di radere al suolo tutte le opere del precedente governo. Non sono daccordo quindi quando parli di "piccole variazioni più che altro di facciata";   secondo me si tratta invece di "grandi opere" di demolizione. Di questo passo non andremo davvero da nessuna parte.   

 

Per quanto riguarda la questione Alitalia, siamo in presenza della più colossale truffa a danno degli italiani che sia mai stata tentata. I giornali amici annunciano trionfalistici di eroici salvatori della patria, mentre gli altri si limitano a farfugliare qualche confusa, frammentata e insipida notiziola. Ma nessuno va al cuore della questione. Gli italiani (il popolo bue!) non capiscono nemmeno quello che gli stanno facendo... né sono interessati a capirlo! Tanto gli hanno assicurato che per altri due anni potranno rincitrullirsi con “Tutto il Calcio Minuto per Minuto”. E sono così contenti dopo il terribile rischio che hanno corso: il rischio di restare senza calcio.

 

Salvatore



[Entra]
Anonimo
Inviato il: 31/8/2008 12:42
Re: Terza Repubblica
Salvatore ha scritto:

  È il sistema che è profondamente sbagliato. Ogni ragazzo è costretto a comprare decine di chili di libri (e a trasportarli sulla schiena dentro quegli enormi e pesantissimi zaini che se ne vedono solo in Italia) quando poi, se vai a vedere, alla fine dell’anno avranno letto sì e no il 30% delle pagine di questi libri. Allora la prima domanda è: perché costringere a comprare 10 Kg di carta se poi se ne useranno solo 3?  Compriamone direttamente 3 e risparmiamo gli atri 7 chili!


 

Perdona la saccenteria....Io sono assolutamente d'accordo con te sull'argomento, ma ripeto: testi "intonsi" alla mano, i genitori possono e devono intervenire!! E vero che è obbligatorio adottare un testo, e molto dipende dai docenti e da quanto si fanno "suggestionare" dagli informatori, ma se i genitori, a fronte di uno scarso uso  libri "consigliati", fanno quadrato, i risultati vengono fuori. Non dico raggiungere la follia di mio marito che adotta per anni lo stesso testo tanto, ai suoi studenti, dopo la scuola,  invia le sue lezioni ed esercizi via internet, ma qualcosa si può fare....



[Entra]
Salvatore
Inviato il: 31/8/2008 12:59
Staff
Registrato: 25/11/2005
Da: Q4
Messaggi: 4672
Re: Terza Repubblica

Ma quale saccenteria? La "ricetta" che tu suggerisci è universalmente valida: bastrebbe che i cittadini non si facessero "suggestionare" e facessero "quadrato". Con queste due piccoli accorgimenti non avremmo gli scandalosi episodi di malgoverno che abbiamo visto negli ultimi decenni e l'Italia non sarebbe sull'orlo del baratro.

Salvatore



[Entra]
Anonimo
Inviato il: 2/9/2008 10:02
Re: Terza Repubblica

Molti testi sono conservati dai docenti solo che cambiano le edizioni, cambia la numerazione delle pagine, le figure ed alcuni argomenti sono "ampliati" con l'aggiunta di qualche nota alcuni capitoli spostati ma il testo e l'autore sono sempre gli stessi.

 



[Entra]
Anonimo
Inviato il: 2/9/2008 10:03
Re: Terza Repubblica

Le perplessità di una maestra alla lettura della circolare in collegio docenti

.......................

Dunque oggi collegio docenti , e vabbè le solite cose più le nuove circolari illustrative dei recenti decreti, si leggono... si sanno.... si commentano.... si fa mettere a verbale che questa nuova materia sconosciuta (ed civica) e che si deve insegnare da quest'anno non è mai stata allontanata dalla scuola... come a dire che introduciamo l'insegnamento di matematica cambiando nome alla materia (ma poco poco) e pubblicizziamo attraverso mass media  che questa materia non è mai stata insegnata....i voti... le sanzioni.... i corsi d'aggiornamento e poi la novità: un paragrafetto che lascia tutti e tutte allibiti/e. Poche parole che ci dicono (non posso esser testuale , non ho la circolare sottomano) che supereranno l'anno scolastico gli studenti/allievi che avranno ottenuto la sufficienza (il 6 ad oggi) in TUTTE le dscipline o gruppi di discipline.... e qui la perplessità, nella scuola dell'obbligo non esistono esami di riparazione, o corsi che preparino gli studenti che non abbiano ottenuto la sufficienza...che fare dunque? semplice, si bocciano tutti quelli che hanno anche un solo cinque in una materia..........Commento del preside:" Avete capito anche voi quello che c'è scritto qui? Sì? Bene, Non mi sento solo allora!"

 

........................................................................

e siamo solo all'inizio



[Entra]
Anonimo
Inviato il: 2/9/2008 13:53
Re: Terza Repubblica

Un bell'articolo del 1996

dal Corriere della sera

Il provveditore ordina di modificare la didattica " illegittimamente attuata "

Maestra unica, addio

Sospeso l' esperimento alle elementari di via Val d' Intelvi

 

------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ Il provveditore ordina di modificare la didattica "illegittimamente attuata" TITOLO: Maestra unica, addio Sospeso l' esperimento alle elementari di via Val d' Intelvi - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Gli ispettori non hanno nessun dubbio: le classi delle elementari di via Val d' Intelvi non possono avere la "maestra unica". Cosi' ieri il provveditore Francesco de Sanctis ha notificato al direttore Fausto Vono le "prescrizioni" per modificare l' organizzazione della didattica fin qui "illegittimamente" attuata. L' indagine, come e' noto, era stata iniziata dall' ispettore Vito Piazza, il quale poi aveva preferito lasciare l' incarico in seguito agli attacchi personali ricevuti dallo stesso indagato. Erano cosi' subentrati altri tre ispettori, che alla fine hanno confermato i rilievi negativi gia' emersi. Il presupposto sul quale si basa la sperimentazione della "maestra unica" e' quello della cosiddetta "pedagogia attiva". "Questo recupero della tradizione . osservano gli ispettori ., che ha dimostrato di funzionare in un certo periodo storico, ora rappresenta un alibi, un' alternativa all' organizzazione modulare della legge 148". Altri rilievi riguardano, invece, l' insegnamento della lingua inglese, un altro vanto della scuola di via Val d' Intelvi. Ma, si osserva, "molti docenti impiegati non hanno i requisiti per insegnare questa lingua. E poi i testi si pagano, e la loro scelta non e' libera". La contestazione di fondo riguarda, peraltro, l' uso dei docenti. C' e' una maestra utilizzata come segretaria. Ci sono due insegnanti "aggiunte" il cui ruolo non e' chiaro. Una di esse, interrogata sui compiti assegnatile nella sperimentazione, risponde: "Non lo so". Ma quel che piu' sorprende, soprattutto trattandosi di una scuola sperimentale, e' il fatto che vengono abolite persino le due ore settimanali obbligatorie per la programmazione. La scuola se la cava con una indicazione a dir poco sconcertante: "Le riunioni di programmazione sono estemporanee, quando i docenti ne sentono la necessita' ". Una necessita' che deve essere espressa dalla maggioranza. Ossia mai. Significativa la nota degli ispettori, che affermano: "L' organizzazione della didattica e' frutto dell' ideazione personale del direttore". Un' indagine che alla fine mette al centro della sperimentazione un Fausto Vono come una sorta di "padre padrone" della scuola, fino al punto che le relazioni annuali finali di valutazione del progetto attuato (che per legge sono di competenza del collegio docenti) vengono redatte dal solo direttore senza alcun parere. Ieri, dunque, l' alt del provveditore al progetto sperimentato e l' invito a cambiarlo. Viene inoltre prescritto un uso "congruente con le mansioni dello stato giuridico" del personale. Da oggi, dunque, la maestra segretaria dovra' tornare in classe. Tocchera' infine per competenza al ministero valutare il comportamento del direttore Vono: e qui potrebbero arrivare le insidie piu' dolorose. A cominciare dal fatto che si dovra' valutare chi paghera' l' uso "incongruente" del personale ottenuto ogni anno.

Pozzoli Augusto

E questo era 12 anni fa ma come si fa a fare riforme e miniriforme solo basate sulle idee bizzarre del ministro protempore ma non si comprende che la scuola è una cosa seria.



[Entra]
Anonimo
Inviato il: 4/9/2008 12:36
Re: Terza Repubblica

Dal "Corriere della sera" di oggi.....

Nella città calabrese l'anno precedente il record di ammessi con il 93 per cento

Da Brescia a Reggio Calabria
Così la Gelmini diventò avvocato
L'esame di abilitazione all'albo nel 2001.
Il ministro dell'Istruzione: «Dovevo lavorare subito»
Novantatré per cento di ammessi agli orali! Come resistere alla tentazione? E così, tra i furbetti che nel 2001 scesero dal profondo Nord a fare gli esami da avvocato a Reggio Calabria si infilò anche Mariastella Gelmini. Ignara delle polemiche che, nelle vesti di ministro, avrebbe sollevato con i (giusti) sermoni sulla necessità di ripristinare il merito e la denuncia delle condizioni in cui versano le scuole meridionali. Scuole disastrose in tutte le classifiche «scientifiche» internazionali a dispetto della generosità con cui a fine anno vengono quasi tutti promossi.La notizia, stupefacente proprio per lo strascico di polemiche sulla preparazione, la permissività, la necessità di corsi di aggiornamento, il bagaglio culturale dei professori del Mezzogiorno, polemiche che hanno visto battagliare, sull'uno o sull'altro fronte, gran parte delle intelligenze italiane, è stata data nella sua rubrica su laStampa.it da Flavia Amabile. La reazione degli internauti che l'hanno intercettata è facile da immaginare. Una per tutti, quella di Peppino Calabrese: «Un po' di dignità ministro: si dimetta!!» Direte: possibile che sia tutto vero? La risposta è nello stesso blog della giornalista. Dove la Gelmini ammette. E spiega le sue ragioni.Un passo indietro. È il 2001. Mariastella, astro nascente di Forza Italia, presidente del consiglio comunale di Desenzano ma non ancora lanciata come assessore al Territorio della provincia di Brescia, consigliere regionale lombarda, coordinatrice azzurra per la Lombardia, è una giovane e ambiziosa laureata in giurisprudenza che deve affrontare uno dei passaggi più delicati: l'esame di Stato.Per diventare avvocati, infatti, non basta la laurea. Occorre iscriversi all'albo dei praticanti procuratori, passare due anni nello studio di un avvocato, «battere» i tribunali per accumulare esperienza, raccogliere via via su un libretto i timbri dei cancellieri che accertino l'effettiva frequenza alle udienze e infine superare appunto l'esame indetto anno per anno nelle sedi regionali delle corti d'Appello con una prova scritta (tre temi: diritto penale, civile e pratica di atti giudiziari) e una (successiva) prova orale. Un ostacolo vero. Sul quale si infrangono le speranze, mediamente, della metà dei concorrenti. La media nazionale, però, vale e non vale. Tradizionalmente ostico in larga parte delle sedi settentrionali, con picchi del 94% di respinti, l'esame è infatti facile o addirittura facilissimo in alcune sedi meridionali.Un esempio? Catanzaro. Dove negli anni Novanta l'«esamificio» diventa via via una industria. I circa 250 posti nei cinque alberghi cittadini vengono bloccati con mesi d'anticipo, nascono bed&breakfast per accogliere i pellegrini giudiziari, riaprono in pieno inverno i villaggi sulla costa che a volte propongono un pacchetto «all-included»: camera, colazione, cena e minibus andata ritorno per la sede dell'esame.
Ma proprio alla vigilia del turno della Gelmini scoppia lo scandalo dell'esame taroccato nella sede d'Appello catanzarese. Inchiesta della magistratura: come hanno fatto 2.295 su 2.301 partecipanti, a fare esattamente lo stesso identico compito perfino, in tantissimi casi, con lo stesso errore («recisamente» al posto di «precisamente», con la «p» iniziale cancellata) come se si fosse corretto al volo chi stava dettando la soluzione? Polemiche roventi. Commissari in trincea: «I candidati — giura il presidente della «corte» forense Francesco Granata — avevano perso qualsiasi autocontrollo, erano come impazziti». «Come vuole che sia andata? — spiega anonimamente una dei concorrenti imbroglioni —. Entra un commissario e fa: "Scrivete". E comincia a dettare il tema. Bello e fatto. Piano piano. Per dar modo a tutti di non perdere il filo».
Le polemiche si trascinano per mesi e mesi al punto che il governo Berlusconi non vede alternative: occorre riformare il sistema con cui si fanno questi esami. Un paio di anni e nel 2003 verrà varata, per le sessioni successive, una nuova regola: gli esami saranno giudicati estraendo a sorte le commissioni così che i compiti pugliesi possano essere corretti in Liguria o quelli sardi in Friuli e così via. Riforma sacrosanta. Che già al primo anno rovescerà tradizioni consolidate: gli aspiranti avvocati lombardi ad esempio, valutati da commissari d'esame napoletani, vedranno la loro quota di idonei raddoppiare dal 30 al 69%.
Per contro, i messinesi esaminati a Brescia saranno falciati del 34% o i reggini ad Ancona del 37%. Quanto a Catanzaro, dopo certi record arrivati al 94% di promossi, ecco il crollo: un quinto degli ammessi precedenti.
In quei mesi di tormenti a cavallo tra il 2000 e il 2001 la Gelmini si trova dunque a scegliere, spiegherà a Flavia Amabile: «La mia famiglia non poteva permettersi di mantenermi troppo a lungo agli studi, mio padre era un agricoltore. Dovevo iniziare a lavorare e quindi dovevo superare l'esame per ottenere l'abilitazione alla professione». Quindi? «La sensazione era che esistesse un tetto del 30% che comprendeva i figli di avvocati e altri pochi fortunati che riuscivano ogni anno a superare l'esame. Per gli altri, nulla. C'era una logica di casta, per fortuna poi modificata perché il sistema è stato completamente rivisto». E così, «insieme con altri 30-40 amici molto demotivati da questa situazione, abbiamo deciso di andare a fare l'esame a Reggio Calabria».
I risultati della sessione del 2000, del resto, erano incoraggianti. Nonostante lo scoppio dello scandalo, nel capoluogo calabrese c'era stato il primato italiano di ammessi agli orali: 93,4%. Il triplo che nella Brescia della Gelmini (31,7) o a Milano (28,1), il quadruplo che ad Ancona. Idonei finali: 87% degli iscritti iniziali. Contro il 28% di Brescia, il 23,1% di Milano, il 17% di Firenze. Totale: 806 idonei. Cinque volte e mezzo quelli di Brescia: 144. Quanti Marche, Umbria, Basilicata, Trentino, Abruzzo, Sardegna e Friuli Venezia Giulia messi insieme.
Insomma, la tentazione era forte. Spiega il ministro dell'Istruzione: «Molti ragazzi andavano lì e abbiamo deciso di farlo anche noi». Del resto, aggiunge, lei ha «una lunga consuetudine con il Sud. Una parte della mia famiglia ha parenti in Cilento». Certo, è a quasi cinquecento chilometri da Reggio. Ma sempre Mezzogiorno è. E l'esame? Com'è stato l'esame? «Assolutamente regolare». Non severissimo, diciamo, neppure in quella sessione. Quasi 57% di ammessi agli orali. Il doppio che a Roma o a Milano. Quasi il triplo che a Brescia. Dietro soltanto la solita Catanzaro, Caltanissetta, Salerno. Così facevan tutti, dice Mariastella Gelmini. Da oggi, dopo la scoperta che anche lei si è infilata tra i furbetti che cercavano l'esame facile, le sarà però un po' più difficile invocare il ripristino del merito, della severità, dell'importanza educativa di una scuola che sappia farsi rispettare. Tutte battaglie giuste. Giustissime. Ma anche chi condivide le scelte sul grembiule, sul sette in condotta, sull'imposizione dell'educazione civica e perfino sulla necessità di mettere mano con coraggio alla scuola a partire da quella meridionale, non può che chiedersi: non sarebbero battaglie meno difficili se perfino chi le ingaggia non avesse cercato la scorciatoia facile?

Gian Antonio Stella
04 settembre 2008
 

E pensare che c'è tanta gente che ha speso una vita nella scuola, e sulla scuola potrebbe dire (e dare...) molto...................



[Entra]
Anonimo
Inviato il: 5/9/2008 7:20
Re: Terza Repubblica

Girando un pò nelle comunity ove scrivo ed anche parlando con le persone noto una strana atmosfera sul genere "A si che bello si torna alla maestra unica, io ero tanto legato/a alla mia maestra, a bello il grembiule si si il voto in condotta anche io lo avevo si si torniamo ai nostro mitici anni 60" sarà l'effetto dei giornali e delle tv che ormai indirizzano i pensieri e le idee delle persone in questo caso nascondendo un semplice e bieco bisogno di tagliare 140000 addetti tra insegnanti ed ata nella scuola in tre anni.

Allora parliamo di ricordi di cosa era la società allora la scuola, si andava a scuola a 6 anni compiuti a me che sono nato a fine ottobre volevano mandarmi a 7 anni a momenti andavo prima a fare il militare, orario 8,30 12,30 poi tutti fuori scuola chiusa, da solo mi facevo diversi chilometri per tornare a casa, la mia cartella era composta da libro di lettura sussidiario 1 quaderno a righe, 1 quaderno a quadretti, una penna, una matita, una gomma, chi era ricco aveva anche l'astuccio di legno. Lezioni, bambini per classe mica tanti mi pare che ce ne fossero in media 15 o 20, ancora c'erano maestri che mettevano i bambini dietro la lavagna inginocchiati o che battevano con una verga sul sedere o con la riga sulle mani (parlo del 1968). Si cominciava il 1° ottobre e si finiva a metà giugno usciti dalla 5° con rigoroso esame (dopo quello di seconda................................) si sapeva (forse) leggere, scrivere far di conto qualcuno veniva bocciato ed erano i più vivaci ed indisciplinati in genere, nessuno cercava di capirli, aiutarli vedere perchè  un bambino di 8 anni si comportava a quel modo, per chi veniva bocciato più di una volta c'era l'espulsione dalla scuola se troppo indisciplinato, chi aveva un handicap aveva le classi speciali non le ho mai viste ma mi sa che non era una bella cosa, all'entrata della maestra /o o del direttore didattico tutti in piedi e nelle pause braccia conserte sul banco. Dimenticavo alla materna andavo dalle suore botte, e pomeriggi passati a braccia conserte sul banco e  testa in mezzo in assoluto silenzio bisognava dormire (sul banco), dopo i primi giorni avevo il rifiuto totale ed assoluto di andarci. La mia generazione 45 50 enni non mi pare che fosse fatta di santi ed eroi tornare al passato perchè non si riesce a gestire il presente per incapacità ed approssimazione di chi ci governa destra o sinistra che sia provocherà dei danni forse irraparabili spero che ci ripensino.



[Entra]
Anonimo
Inviato il: 5/9/2008 10:01
Re: Terza Repubblica

Alterniamo le promesse elettorali Scuola (il piano pare sia stato disegnato non dalla Gelmini ma da Tremonti!!!!!!!!!!!!!).

Alitalia

Alitalia:Economist, piano sbagliato

Pesera' per 125 euro su ognuno dei 40 mln contribuenti

(ANSA) - ROMA, 4 SET -Il piano di salvataggio di Alitalia 'e' sbagliato e costoso', pesera' per 125 euro su ognuno dei 40 milioni di contribuenti. Cosi' l'Economist. 'Che significa patriottismo?', si chiede il settimanale, spiegando che, 'nel caso Alitalia, la risposta e' circa 5 miliardi di euro, pari a 125 euro per ciascuno dei 40 milioni di contribuenti italiani'. Dopo i 3 miliardi di euro di denaro pubblico, ora, per il settimanale, se ne aggiungono altri 2. Con un obiettivo: onorare un'affermazione di Berlusconi.

ALITALIA: LA TRIBUNE, AIR FRANCE AZIONISTA MAGGIORANZA 2013 (senza debiti e senza esuberi aggiungo io)

 

PARIGI - Banca Intesa Sanpaolo avrebbe offerto a Air France-KLM di prendere una partecipazione tra il 10 e il 20% di Alitalia per poi diventare nel 2013 l'azionista di maggioranza. Lo scrive il quotidiano 'La Tribune' che però non cita le sue fonti. Secondo il giornale, dirigenti della banca italiana incaricata del piano di rilancio della compagnia aerea, avrebbero fatto questa offerta "in segreto" nel corso dell'incontro del 27 agosto.

Il giornale, che non esclude che la stessa proposta di diventare azionista di maggioranza nel momento in cui gli industriali italiani si possono sganciare sia stata fatta a Lufthansa o British Airways, ricorda però che Air France-KLM "si impegnerà solo se il progetto gli sembra fattibile". Secondo 'La Tribune' infine Air France-KLM, che nel suo progetto di risanamento prevedeva di fare di Fiumicino il solo hub in Italia, "non sarebbe più così ostile all'opzione milanese". "Non soltanto, precisa, perché si tratta della scelta di Lufthansa ma anche perché decisioni sarebbero in preparazione dall'altra parte delle Alpi per risolvere la problematica aeroportuale milanese".

 

ALITALIA: 3.250 ESUBERI, MA POTREBBERO SALIRE

 

ROMA - Il piano Fenice presentato ai sindacati. Incertezza per 700 lavoratori: dentro o fuori nuova compagnia. Il ministro del Lavoro: nella nuova Alitalia 14.250 lavoratori, ora sono 17.500 compresi quelli di Airone. Newco con 153 aerei nel 2009, niente cargo. Ad designato Sabelli: l'aeroporto di Milano Linate sarà dedicato al collegamento con Roma; polemiche. Epifani: domani risposta su piano. Bonanni: non si parte con piede sbagliato. Fantozzi: chiudere entro giovedì. Tajani: non esclusa richiesta ulteriori chiarimenti Ue. A luglio calo passeggeri compagnia 21,9% rispetto allo scorso anno.

Ecco la nuova compagnia di Colaninno
La nuova Alitalia disegnata da Roberto Colaninno con la fusione fra Alitalia e Airone avrà il 56% del mercato domestico. Nella bozza del piano Fenice messo a punto da Intesa SanPaolo, la flotta della nuova compagnia passerà dagli attuali 238 aeromobili di cui dispongono ora le due aviolinee Alitalia e Air One in totale a 153 aeromobili nel 2009, per attestarsi a 158 nel 2013. E' previsto il rinnovo della flotta con 60 nuovi aerei nell'arco di piano, quattro-cinque anni, per due miliardi di euro; si passerà da sette a quattro famiglie di aeromobili. La bozza del piano Fenice prevede negli allegati tecnici che la newco appositamente costituita acquisterà dalla vecchia Alitalia 43 aerei per 772 milioni, accollandosi debiti per 522 milioni. La newco accenderà un nuovo finanziamento sull'unico aereo non ipotecato per circa 11 milioni. La nuova società dovrebbe quindi operare alla fine con 43 aerei di proprietà e 110 in leasing operativo.

Nella nuova Alitalia verrebbero assunti 11.500 lavoratori degli attuali 17.500 complessivi tra Alitalia e AirOne. Ma potrebbero salire a 12.200 se verranno ricompresi anche i dipendenti di call center, information technology e amministrazione. Attività sulle quali è ancora in corso la
valutazione da parte della 'Compagnia aerea italiana'. Fuori dal perimetro della Nuova Alitalia cargo e manutenzione pesante. Per la nuova Alitalia l'obiettivo di business è di 4,8 miliardi di fatturato, con un ritorno al pareggio operativo in due anni. Il piano Fenice ha una capitalizzazione iniziale di almeno un miliardo. Il valore complessivo degli asset aziendali é stimato in 4,2 miliardi.

Cai assicura un network completo, con tratte di breve, medio e lungo raggio, con la leadership sul mercato domestico. In totale ci saranno 75 destinazioni, in particolare 16 intercontinentali. L'aeroporto di Milano Linate sarà dedicato al collegamento con Roma. In Italia saranno create quattro nuove basi: Napoli, Catania, Venezia e Torino. E l'Italia sarà valorizzata come porta naturale per Asia e Africa.

 



[Entra]
« 1 2 3 4 (5) 6 7 8 ... 23 »
Registrati per inviare messaggi
 

< Ritorna alla home page del portale

Stampa Versione Stampabile (Stampa)

Contatore :: Valid XHTML 1.0 Transitional :: Valid CSS 1.2