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Una vita “buttata”

Questa mattina durante il consueto giro di “adotta un incivile”  a Via Cherubini oltre ai consueti sacchetti abbandonati per terra, ho trovato il marfciapiedi letteralmente invaso di carte e altri oggetti di piccole dimensioni.

 

Mi ci sarebbe voluto un’ora per raccogliere tutto e gettarlo dentro il cassonetto, così stavo quasi per desistere quando lo sguordo mi è andato all’immondo cumulo: c'erano mucchi di estratti conto bancari, bollette di ogni tipo, fatture, fotografie, negativi, diari lettere, cartoline, rubriche telefoniche e tanto altro.

Ho deciso di chiamare la PL e ho spegato loro che dai “referti” presenti a terrà sarebbe stato facvilissimo per loro risalire al responsabile del misfatto. Ho dato le informazioni di rito  (nome, telefono…) all’operatore della Sala Operativa, ho riagganciato e sono accinto ad attendere l’arrivo degli agenti.

Nel frattempo passavano alcuni vicini coi quali abbiamo scambiato alcune riflessioni sull’inciviltà dilagante e la sprovvedutezza di chi getta le sue cose col rischio di subire il furto di identità e altri gravi danni. Così abbiamo cominciato a leggere alcune delle fatture e delle bollette poste in una posizione leggibile… erano tutte intestate alla stessa persona. Chiunque avrebbe potuto facilmente evincere nome, cognome, indirizzo, data di nascita, codice fiscale, numero di conto corrente etc etc.

Insomma una storia triste, a cavallo tra l'inciviltà e la stupidità: un vicino avendo forse ripulito casa, aveva riempito un grosso sacco nero con fotografie, bollette, estratti conto, rubriche telefoniche, lettere e cartoline, lavoretti dei bambini etc etc. e aveva gettato il sacco (forse troppo pesante) sul marciapiedi. Il sacco è stato lacerato (cani? rovistatori?) e il contento è stato sparso sul marciapiedi e sulla strada. L'intera vita di una persona e di una famiglia era sparso sul marciapiedi.
Che tristezza, anche perchè pensi ad una vita… buttata.
Dopo circa 40 minuti, dato che non arrivava la pattuglia, ho richiamato la PL.

La seconda conversazione con la sala operativa è stata abbastanza surreale: quando ho chiesto a che punto fosse la pattuglia, su una linea telefonica registrata, mi è stato detto che: (1) “la pattuglia non viene, è già stata avvisata Latina Ambiente per la pulizia.” Quando ho detto che l'intervento della pattuglia era necessario (prima della pulizia) per verbalizzare il nome del responsabile mi è stato detto che (2) “…è inutile che interveniamo, tanto se anche dovessimo fare la multa, la persona multata farebbe ricorso.” Poi (3) “Tanto queste cose avvengono sempre.” Poi (4) ma il nome su tutte le buste è lo stesso? non è che se ci sono più nomi possiamo fare la multa a tutti! Quando ho insistito per l’intervento c’è stato il solito tentativo (5) “…non ci deve dire lei come dobbiamo lavorare.” Poi finalmente, quando è risultato chiaro che non avrei lasciato cadere la cosa, (6) sfogo sull’inciviltà dei cittadini.

Dopo altri 20 minuti circa è arrivata la pattuglia.


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Nessuna risposta

  1. Salvatore ha detto:

    Con la segretaria di Quartieri Connessi abbiamo preso in considerazione l'ipotesi "rovistatori" (anche se sembrava il classico sacco abbandonato per terra di proposito!) e per tale motivo abbiamo mestamante suggerito agli agenti di PL che più che una multa sarebbe servito andare a parlare con questa persona, perchè ha davvero messo a repentaglio la sicurezza sua e della sua famiglia. Non so dirti se gli Agenti hanno accolto o meno il nostro suggerimento.