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Le osservazioni di Cristina Rossi, pres. associazione Valore Comune

Paesi ad alto livello di corruzione, hanno tutti una costante comune: un basso livello di democrazia o una democrazia solo apparente, formale.

L’art. 1 della Costituzione Italiana sancisce il diritto al lavoro per ogni cittadino tanto è vero che recita “L’Italia è una Repubblica Democratica fondata sul Lavoro”.

Ora, in una Repubblica fondata sul lavoro, se ci fosse realmente democrazia, il diritto di accesso al lavoro sarebbe uguale per tutti. Maggiormente in un periodo storico-economico difficile a livello globale. Invece nel nostro Paese, più di altri, si verificano strani fatti riguardanti le assunzioni che gravitano in particolar modo attorno alle necessità degli Enti Locali.

La nostra provincia è tristemente famosa, soprattutto negli ultimi tempi, per questo genere di costumi e di conflitti ma ricordiamo che gli allenamenti per questo tipo di cattive abitudini erano già stati messi in campo un paio di anni fa, quando passarono sotto silenzio due assunzioni nello staff del Presidente di Provincia effettuate guarda caso a ridosso del 31 dicembre, quando chiunque, anche chi dovrebbe vigilare, è intento ai preparativi per il Nuovo Anno.Precedentemente avevamo avuto, nel nostro capoluogo, chi del modello etico aveva fatto il portabandiera della sua campagna elettorale promettendo addirittura un’altra faccia per la politica.

Ed invece, dopo aver lusingato con false promesse l’elettorato, si è presentato a ricalcare i vecchi schemi della politica più deteriore: indigna, ad esempio, leggere tra le graduatorie pubbliche relative alla selezione nel 2012, n. 1 incarico di co.co.co. per le attività di esperto per il supporto in un progetto europeo andato al Sig. R.V., parente prossimo proprio del vicesindaco che avrebbe dovuto rivoluzionare l’etica! Al signor R.V. – benedetto dal caso – vanno 26mila euro di compenso lordo complessivo, che potremmo accostare ad un altro bell’esempio di malcostume: euro 17.812 erogati ad un “sostenitore” (tra l'altro già candidato nella lista del portabandiera dell’etica!) per una consulenza sulla comunicazione di un progetto messo in campo, di recente, dall’amministrazione Di Giorgi, di cui il rinnovatore della somatica politica è sempre vicesindaco nonché Assessore all'Ambiente.

Ma è giusto che molti cittadini si sentano costretti ad unirsi in un’associazione come la nostra per poter informare l'opinione pubblica di atteggiamenti difformi dalla civiltà democratica? Non dovrebbe essere la stessa maggioranza che amministra a darsi regole lontane dal clientelismo? Ed in difetto di ciò, non dovrebbe essere questo il compito di una opposizione invece forse dormiente o connivente?

Crstina Rossi

presidente associazione Valore Comune

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Nessuna risposta

  1. Salvatore ha detto:

    Che la giunta Di Giorgi fosse "niente di nuovo sul fronte occidentale" ce ne eravamo accorti già in campagna elettorale. Così come ci eravamo subito accorti che il  Vicesindaco si fosse perfettamante acclimatato all'andazzo.

    Salvatore