Latina, 19 novenbre 2012, ore 11:40 circa. Esco di casa, salgo in macchina e mi appresto a partire, quando dal civico 10 di Via Cherubini esce una Lancia Ypsilon avana con un sacchetto della spazzatura poggiato nel bel mezzo del tettuccio.

La “persona” alla guida svolta a sinistra e, in corrispondenza dei secchi della spazzatura posizianati una ventina di metri più in là, affonda sul pedale del gas e fa rotolare giù il sacchetto che atterra con un tonfo nel bel mezzo della strada. La “persona” controlla dallo specchietto il buon esito della manovra (alla quale deve essere parecchio avvezzo!) e continua la sua corsa baldanzosa.

Resto allibito; avrei dovuto filmare la scena, ma non ho avuto la prontezza necessaria… allora prendo il cellulare per chiamare la Polizia. L’adrenalina è a 1000… già pregusto la scena: due o tre volanti che convergono da direzioni diverse, un breve inseguimento e la Ypsilon bloccata dai poliziotti…

Poi rinvengo: aspetta! sono a Latina! non sono mica in America!

Debbo confessarvi che ancora faccio fatica (dopo 13 anni abbondanti) ad abituarmi all’idea che qui nel sud-Italia chiedere aiuto alle istituzioni non serve quasi a nulla! Figuriamoci poi, per un sacchetto di spazzatura! Ce ne sono milioni di sacchi di spazzatura in giro per Latina. Ci sono persino i divani, i frigoriferi, le carcasse di motorini…

Sono quasi imbarazzato per aver pensato – anche se solo per un attimo – di poter chiamare la Polizia!

Avvio il motore e mi metto all’“inseguimento” della Ypsilon che intanto guadagna terreno grazie allo stile di guida spensierato. Per fortuna, ci sono un paio di semafori rossi intasati che la “persona” al volante non riesce a dribblare, così dopo un po' riesco fotografare la targa. Ovviamente non c’è più alcuna prova del misfatto e la Ypsilon appare come una innocua creatura a quattro ruote in attesa del semaforo verde. Vorrei accostarmi per illustare alcune idee che mi frullano in testa, ma la “persona” al volante, prevenendo il verde imminente, si sposta nella corsia contromano e brucia la fila.

Poichè devo comunque andare in centro per  consegnare alcuni documenti, mi prefiggo di denunciare l’accaduto alle Autorità. Mentre faccio i miei giri, davanti agli uffici della Provincia, mi imbatto in un poliziotto in divisa e decido di chiedergli consiglio: tempo sprecato – mi dice –  sarebbe la sua (cioè la mia) parola contro la sua (cioè quella della “persona” alla guida della Ypsilon).  

Così me ne torno a casa, recupero il sacchetto dalla strada, ci attacco un messaggio poco fraterno e lo adagio davanti al numero 10 di Via Cherubini.

Salvatore