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Latina Ambiente: un disastro annunciato

Pubblichiamo il comunicato di Giuseppe Pannone.

Le dimissioni dal CdA della società partecipata sono piuttosto oscure, perché il frutto di una battaglia tutta interna alla maggioranza che guida il capoluogo. L'effetto è sicuro: rinviare ogni tipo di accertamento serio.
Insomma, sembra che il vero intento sia quello di evitare di procedere ad un'approfondita e straordinaria verifica dei bilanci ed agli accertamenti patrimoniali tanto sbandierati. In ballo, di fondo, ci sarebbe la constatazione del completo fallimento della gestione dell'intero servizio rifiuti e pulizia, strumento di clientelismi e interessi particolari, più che servizio pubblico; mezzo, talvolta, di ricatti incrociati come quelli più volte ventilati da tutti i Presidenti che si sono succeduti, utilizzando sempre lo spauracchio dei licenziamenti, ovvero trasformando i dipendenti come “scudo umano”.
…La fuga in blocco dei componenti del CdA (tra cui due fedelissimi dell'assessore all'ambiente) diventa così l'unico mezzo per scongiurare qualsiasi tipo di controllo.
In mezzo, oltre ai 250 lavoratori, ci sono i cittadini e le aziende, trasformati in 15 anni in limoni da spremere invece che considerati come fruitori di un servizio.
D'altronde, dal 1996 ad oggi sono state violate ed eluse tutte le normative di controllo pur formalmente previste dai contratti e dalle convenzioni.
Un fardello enorme, che coinvolge tutte le amministrazioni comunali e tutti i consigli di amministrazione ed i relativi presidenti.
Il commissariamento rischia di diventare il mezzo per insabbiare tutto, quando l'unico atto di coraggio sarebbe quello di chiudere definitivamente la Latina Ambiente, preparare un bando pubblico europeo per una nuova gestione e, soprattutto, indagare sulla mala gestio durata 3 lustri ed individuare, perseguendoli, i responsabili di un disastro annunciato.
Latina, 14 ottobre 2012

(Giuseppe Pannone)

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Nessuna risposta

  1. Salvatore ha detto:

    Ecco il seguito, sempre dalla penna di Giuseppe Pannone.

    LATINA AMBIENTE: EFFETTO SCHETTINO!
    Ci mancava Equitalia. E' un gioco a scaricabarile quello messo in atto da Amministrazione e LatinAmbiente, nel quale l'unica certezza è che famiglie e imprese la pagheranno cara. E intanto interviene la G…uardia di Finanza(pare su richiesta della Corte dei Conti)
    In ballo ci sono i 18 milioni dell'esercizio 2011, oltre ad almeno altri 15 milioni di pregresso da recuperare e le tariffe 2012. Un'esposizione da far tremare i polsi, ad un anno dalla scadenza del contratto di gestione.
    La cessione dei crediti alla società di recupero potrebbe essere una sorta di “artificio contabile” che rischia di gettare gli utenti nella disperazione.
    Ora tutti nella maggioranza prendono le distanze, c'è chi si dimette e chi rilascia dichiarazioni infuocate, insomma tutti cercano di abbandonare la nave prima che affondi con tutti i passeggeri!
    Resta il fatto che in tre lustri non c'è stato nessun effettivo controllo, nonostante le previsioni contrattuali, e la semplice ipotesi di verifiche serie (che, implicitamente, costituisce un'ammissione di responsabilità) ha gettato tutti nel panico e rischia di far saltare il banco.
    La dichiarazione di alcuni esponenti dell'UdC che hanno detto “la politica resti fuori” è semplicemente ridicola, perché la politica (quella di centrodestra, compreso il partito di Casini) c'è dentro fino al collo; sostenere oggi che “c'è bisogno di massima trasparenza” e di “individuare professionalità con esperienze specifiche” per gestire la società partecipata , equivale a dire che fino ad oggi la gestione è stata “opaca” ed affidata a soggetti non qualificati.
    Per questo la Latina Ambiente va sciolta subito e va preparato immediatamente un bando europeo per un nuovo affidamento.
    Però non sarà consentito a nessuno utilizzare i dipendenti come scudo umano, piuttosto serve capire cosa hanno fatto davvero i presidenti che si sono succeduti e il comportamento dei componenti pubblici dei CdA. Rivolgo loro un invito: “tornate a bordo, c…….!!!!”, assumetevi le vostre responsabilità.
    Latina, 18 ottobre 2012

    (Giuseppe Pannone)