2 Giugno

di Salvatore Antoci · 2 Giugno 2012

Le premesse erano buone; col referendum del 1946 gli Italiani avevano scelto la Repubblica e un Re galantuomo si era subito fatto da parte per non essere d'intralcio, nonostante il risultato del referendum non fosse poi tanto chiaro.

Un Re il cui ultimo atto d’amore per il suo paese fu quello di andarsene, liberando al contempo tutti i soldati, i marinai e gli avieri dal giuramanto di fedeltà.

Le premesse erano buone, ma gli eventi presero presto una brutta piega… e sappiamo tutti come è andata a finire.

Oggi 2 giugno 2012 celebriamo il 66° compleanno di questa nostra Repubblica tradita dagli uomini e dalle donne che avrebbero dovuto servirla.

Certo ci sono stati gli Uomini e le Donne che l'hanno servita bene, con fedeltà, con onore, con dedizione, con onestà, alcuni fino all'estremo sacrificio della vita, ma il risultato del loro sacrificio è stato poca cosa se confrontato con l'opera devastante dell'enorme branco di sciacalli e di avvoltoi che in questi 66 anni ha letteramente divorato l'Italia.

Nonostante le tasse da Svezia e i servizi da Zimbabwe

Nonostante la corruzzione

Nonostante la peggiore classe politica del mondo

Nonostante l’inciviltà degli italiani

Nonostante la furbizia degli italiani

Nonostante l’illegalità diffusa

Nonostante l'assenza di senso civico

Nonostante i risultati dei referendum regolarmente ignorati

Nonostante i rimborsi elettorali

Nonostante i vitalizi dei politicanti

Nonostante le auto blu

Nonostante i servitori dello stato che servono solo loro stessi