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Ma quale bene comune?

In quest'ultima settimana mi sono ritrovata a scoprire delle anomalie nelle scelte della nostra Amministrazione.

  • Locali comunali in pieno centro dati in affitto (bassissimo!) ad un'Associazione che svolge attività a pagamento e subaffitta; (leggi interrogazione)
  • TOSAP (Tassa Occupazione Suolo Pubblico) esentata ad un'altra Associazione che ha installato un "gabbiotto" in pieno centro su terreno comunale con effige del consigliere di riferimento e che non effettua il lavoro di controparte stabilito per compensare il non pagamento della TOSAP;  (leggi interrogazione)
  • terreni di privati sul Lido di Latina autorizzati a diventare parcheggi a totale beneficio economico del privato (senza nulla corrispondere al Comune, ovvero a noi comunità)   (leggi interrogazione)

Queste sono, in breve e forse troppo stringatamente per capirne bene i contorni, i motivi che mi hanno portato a fare delle interrogazioni agli assessori di competenza per capire il perché di queste scelte a vantaggio di pochi, in barba a molti.

Mentre scrivevo queste interrogazioni mi sembrava quasi che stessi andando CONTRO qualcuno, contro i beneficiari di quegli atti amministrativi che potevano fare ciò che agli altri non era concesso.

Solitamente non agisco seguendo la logica del CONTRO: non è uno stile che sento mio. E' più gratificante, come cittadino e come politico, agire PER e agire CON.

Non potevo tacere, però, che quelle situazioni rappresentavano delle INGIUSTIZIE. Sono, infatti, situazioni che privilegiano alcuni e non altri. Forse perché sono vicini a politici che POSSONO agire in modo tale da favorirli rispetto ad altri? E, magari, in cambio di che?

Sono domande che suonano retoriche perché nella nostra cultura politica (che io ritengo ANTI-cultura) a chi ti da, tu devi dare qualcosa in cambio.

E allora, il BENE COMUNE significa che, chi si trova nella condizione di potere (ovvero poter fare) non deve dare in funzione di cosa avrà in cambio, e quindi dare solo ad alcuni trattando "chi figlio e chi figlioccio". Piuttosto dovrà avere a cuore la collettività: TUTTE le Associazioni. E cercare di farle vivere tutte, sostenerle tutte, creare modalità di accesso ad eventuali benefici che siano uguali per tutti, con bandi, avvisi pubblici, modalità trasparenti.

Il BENE COMUNE allora va protetto, incrementato, potenziato, difeso, conquistato, urlato, e mi auguro che non ci siano più interrogazioni per sapere perché alcuni hanno di più a scapito di altri.

Nicoletta Zuliani

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Nessuna risposta

  1. massimo74 ha detto:

    Premesso che è da valutare sempre positivamente l'impegno profuso nell'approfondimento dei vari argomenti, vorrei far notare alla consigliera Zuliani, alla quale comunque vanno i miei complimenti, e con lei a tutta l'opposizione che:

    1) A Latina le interrogazioni fine a se stesse non servono praticamente a niente.

    2) La maggioranza e/o l'assessore competente, hanno dimostrato di rispondere un pò come gli pare alle domande “aperte” e quasi sempre poi il tutto finisce nel dimenticatoio.

    3) A tal proposito sarebbe utile rispolverare un po’ di statistiche consiliari per quantificare la miriade di interrogazioni prodotte in questi anni dall’opposizione e quante invece hanno avuto un esito positivo.

    4) Sarebbe forse opportuno ridurre il numero di interrogazioni per concentrarsi su quelle vertenti su circostanze evidentemente illegittime (non certo poche), in modo da poter ricorrere in caso verso altre autorità e non solo limitarsi a chiedere “pareri di conformità" alla maggioranza.

    5) Il Pd in questi anni ha dimostrato di preferire di gran lunga la via della richiesta di spiegazioni agli altri piuttosto che la via del mettere in moto se stessi, strada legittima ma che in verità si è dimostrata alquanto inefficace sia in termini di risultati concreti che di riconoscimenti elettorali.

    6) In considerazione di ciò viene da domandarsi se sia giunto il momento di cambiare rotta per dimostrare alla controparte politica e alla cittadinanza di saper essere incisivi e caparbi.

    7) In tal caso forse chi amministra potrebbe iniziare a capire che non la può fare sempre franca proprio perché chi ha il dovere di controllare (e cioè l’opposizione) non agisce solo e sempre a parole ma all’occorrenza ha iniziato ad agire anche nei fatti.

    Questa è solo la mia semplice e personalissima opinione che ho avvalorato in questi ultimi anni.

    Massimo de Simone

  2. nic65 ha detto:

    Trovo la riflessione di Massimo De Simone molto realistica e attenta nell'analisi del lavoro pregresso fatto dall'opposizione in questi ultimi anni. Non avendo fatto parte delle precedenti consiliature, posso intanto condividere la sua lettura del passato ma dire anche la mia e agire di conseguenza nella consiliatura attuale.

    È vero che le interrogazioni "sostanzialmente" non cambiano nulla: chiedono, costringono ad una risposta, "accendono la luce" su fatti che altrimenti rimarrebbero al buio o tutt'al più nelle chiacchiere della gente in mezzo alla strada pur dicendo cose giuste. Un'interrogazione resta agli atti, documenta una sollecitazione e se non ottiene risposta (cosi come è accaduto per numerose nostre interrogazioni) viene portata al Prefetto che ufficialmente impone al Sindaco e all'Amministrazione di rispondere.

    Ora tutto questo può sembrare inutile, inefficace.  E lo è, se non provoca nella cittadinanza un senso di ribellione, di esigenza di REAZIONE.

    Che un sindaco, o assessore che sia, non risponda o peggio, dica bugie in risposta ad una interpellanza di un consigliere è GRAVISSIMO. 

    Il potere non è nelle mani dei consiglieri di opposizione (che, sia ben inteso, DEVONO agire con tutte gli strumenti in loro possesso per cambiare le cose) ma nei CITTADINI. L'atteggiamento dei nostri governanti cambia quando vedono che perdono consenso. E questo potere ce l'hanno le persone. E non lo usano. I consiglieri di opposizione hanno senso se sono la punta di un iceberg, se hanno dietro una parte sostanzionsa della cittadinanza che fa vedere, anche nei numeri, la partecipazione e l'indignazione che le varie interpellanze, interrogazioni e mozioni suscitano. Purtroppo in questa città non c'è una storia di partecipazione: si tende a stare alla finestra per vedere che cosa succede pur condividendo le battaglie, che si preferisce far fare agli altri. 

    Per questo ho presentato una mozione che, a mio avviso, è IMPORTANTISSIMA: l'istituzione di due consulte cittadine. L'importanza sta nella partecipazione. BASTA chiedere i favori ai consiglieri. La consulta cittadina (famiglia, scuola ecc…) si esprime e chiede, propone, critica ecc… in modo palese ed attraverso canali istituzionali. http://nicolettazuliani.myblog.it/archive/2012/04/11/passano-le-consulte-vittoria-dei-cittadini.html

    Insomma, secondo me noi siamo incisivi e abbiamo senso quanto più siamo un tutt'uno con i cittadini, quando ci lasciamo guidare da loro, quando si attivano per fare proposte, quando non si limitwno a delegare e guardare, ma a PARTECIPARE dando il loro contributo.

    Continuo a dichiarare la mia disponibilità a lavorare cosi.

    Nicoletta Zuliani 

  3. Vincenzo ha detto:

    In questo particolare periodo la maggior parte della gente ha perso la fiducia nei politici e della politica.

    Corruzione, scandali politici sono diventati ormai  la norma in ogni partito,  per cui moltissimi politici hanno  perso la fiducia anche dei propri sostenitori.  Molti credono compreso lo scrivente che la Politica generi automaticamente la corruzione.

    Non ci meravigliamo quindi se la maggioranza delle persone non ha fiducia non solo nei politici,  ma anche nella Politica in quanto tale.  Molti si rifiutano di votare, in quanto  non credono più che il voto possa portare dei cambiamenti significativi.

    Spesso le persone disgustate dalla doppiezza di quasi tutti i politici cercano quelli che possono meritare la loro fiducia, ma se per caso riescono a trovarne alcuni, di solito verranno poi traditi anche da questi. 

    Alla "gente" interessa poco l'interrogazione in quanto inefficace e senza soluzione o cambiamento. A noi interessa la soluzione del problema e non mettersi in vetrina per la prossima tornata elettorale.

    Per quanto mi riguarda non esiste ne  maggioranza ne opposizione,  la politica è tutta uguale ed è sempre più distante da noi cittadini.

    Vincenzo

  4. Pippo ha detto:

    … bene tutti i commenti, e li condivido appieno. Ed allora, per coloro i quali hanno titolarita’, vediamo se vale ancora lo slogan della vecchia pubblicita’ della Zoppas:

    “Fatti, non parole”

    Buona Domenica
    Pippo

  5. Freddy ha detto:

    Che tra i cittadini ed i partiti (non la politica…cosa assai diversa!) ci sia un reale distacco è questione ormai nota e riconosciuta da tutti…

    del resto, se anche un partito come quello della Lega Nord, dopo aver "bastonato" tutto e tutti, ha dimostrato di non saper resistere al fenomeno della corruzione, come potremmo mai pensare che si possa ancora dar fiducia all'Istituzione Partito?

    nonostante questo, però, non credo si debba e si possa mai generalizzare troppo, c'è differenza tra partiti e soprattutto tra i componenti di ogni partito, ce lo dimostrano i fatti, ce lo dimostra la nostra storia, passata e recente…

    è troppo facile accumunare chi ha fatto della politica e del proprio partito il mezzo per soddisfare ogni personale esigenza (spesso illecita) a chi invece vi ha creduto fino in fondo e si è impegnato per realizzare i propri ideali o semplicemente offrire il proprio contributo alla società civile…

    detto questo, entrando più nel dettaglio delle interrogazioni, non vedo proprio cos'altro possa fare un semplice consigliere comunale di minoranza se non denunciare le varie storture attraverso gli strumenti che gli sono dati…

    certo, se poi vogliamo fare di tutta un'erba un fascio, va bene così, ma non mi sembra proprio che in tal modo si renda giustizia a chi si vuole davvero impegnare…

    piuttosto, così facendo, "aiutiamo" chi dalla politica ha sempre e solo ottenuto privilegi personali, consapevole di non rischiare nulla,….("tanto so tutti uguali"), e dove ci si può "nascondere" molto più facilmente…

    Ben vengano quindi le interrogazioni se sono sensate, se servono a denunciare atti e/o azioni che un semplice cittadino potrebbe non vedere e se mirano ad evitare la naturale evoluzione di intrallazzi vari, di cui i cittadini sono sempre più schifati…

    l'importante è schifarsi di chi fa gli intrallazzi, però, non di chi li denuncia!

    Freddy

  6. Baol ha detto:

    C'è qualcosa che mi disturba profondamente in questa città, in primo luogo mi crea profondo disagio il veder lamentare e muovere critiche dure a questa politica da parte di cittadini (e a Latina sono molti) che poi, al solito, restano in finestra a guardare e aspettano sempre che arrivi superman a salvarli… o magari un'altro uomo dei miracoli.  Credo che sia giusto che un amministratore serio e onesto che porti all'attenzione della cittadinanza delle posizioni illegittime abbia poi dalla cittadinanza, non dico tutta ma almeno da una cospicua parte di essa, il sostegno che una sana indignazione dovrebbe smuovere.   E qui non posso che condividere il pensiero di Nicoletta, sottoscrivendolo in toto.  Ma se così fosse, caro onesto e serio amministratore, il tuo problema sarebbe in massima parte già risolto, significherebbe avere una cittadinanza attenta e dotata di senso civico, critica e informata, capace di togliere il consenso a chi ha sbagliato e non ha fatto gli interessi della comunità. Applicherebbe il principio della meritocrazia, che salverebbe la nostra città, anzi tutta l'Italia, e saremmo finalmente liberi. Invece, caro amminstratore serio, ti trovi a navigare in cattive acque, con una popolazione pressoché servile, se va bene disinformata, alla peggio intenta a dedicare ogni sforzo per ritagliarsi la sua isola di privilegi e di favori, barattando il suo voto e il tacito consenso ad ogni malefatta, con "il tengo famiglia" come giustificazione comune, oppure il classico "così fanno tutti, tutti colpevoli nessun colpevole!" Amen.. 

    In secondo luogo  sino ad oggi mi ha creato non poco disagio, il fatto che molti nostri amministratori, se pur seri ed onesti, dopo aver individuato posizioni illegittime ed aver mosso critiche e duri attacchi, chiamata inutilmente la cittadinanza a raccolta, eccezion fatta di quei pochi indignatos sparuti e occasionali, non siano andati sino in fondo. E qui non posso che condividere lo sfogo di  Massimo De Simone, che con uno sparuto manipolo di cittadini invece fino in fondo c'è andato e continua con coerenza, mentre qualcun altro predica bene e razzola male, perché a volte (e mi spiace dirlo) non sono solo i cittadini di Latina a stare in finestra per vedere come va a finire, ma anche alcuni politici, seri e onesti, che dovrebbero opporsi con forza,  hanno preferito adottare la tattica della finestra per capire bene da che parte tirasse il vento del consenso elettorale, seguendo non so bene quali strategie di potere, o sognando la presa della Bastiglia con non so quali schemi di gioco, invece di intervenire. Fa male ammetterlo ma non ho visto nessuno correre in soccorso dello sparuto manipolo di indignatos che certamente non hanno bisogno di consenso elettorale, né adottano strategie per giocare a questo strano gioco della politica nostrana in salsa latinense, loro sono cittadini che hanno a cuore la loro città, e come punto di riferimento soltanto la legalità e il senso di responsabilità, unito al bisogno di veder trionfare almeno qualche volta la giustizia, invece di rassegnarsi che ahimé non è di questa terra.

    buona vita a tutti

    Francesca 

     

  7. Salvatore ha detto:

    Francesca, cosa aggiungere o togliere a quello che hai detto?

    Condivido in pieno.

    Salvatore