• Senza categoria

Acqualatina: Tutti i nodi vengono al pettine

Questo detto ben si addice al Presidente dell’ATO, alla Conferenza cioè a coloro che hanno dato vita a questo immane complesso che sta assumendo le caratteristiche di un carrozzone succhia soldi chiamato ATO.

 

La notizia, della SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3859 del 2010, proposto da:
Comune di Bassiano e depositata in segreteria in data 1 settembre 2011
, dovrebbe  creare un grande imbarazzo a livello politico ed un ulteriore malcontento tra gli utenti.

 

Nella sentenza si evidenzia quanto segue:

 

 “”””””Ed invero, nonostante la lunga digressione di tipo esegetico posta in essere da Acqualatina, non si vede alcuna ragione, né nell’ambito della normativa esistente (che peraltro non presenta aspetti di incostituzionalità), né nell’ambito dei principi generali che governano l’attuale sistema giuridico perché gli enti locali siano obbligati ad approvare la convenzione.Se ciò fosse, non ci sarebbe neppure bisogno di sottoporre la convenzione al Consiglio comunale, questo sarebbe privato del relativo potere per forza di legge e la convenzione acquisterebbe piena efficacia senza alcuna deliberazione consiliare, ma ciò (al di là delle possibili implicazioni di costituzionalità) non è, per cui, se la convenzione è sottoposta al potere di approvazione dei consigli comunali, evidentemente la stessa può essere approvata come può non essere approvata.L’appello incidentale va, pertanto, rigettato.Va, invece, accolto l’appello principale, proprio sulla base della considerazione del potere di disapprovazione della convenzione da parte del Consiglio comunale.Naturalmente, tale potere di disapprovazione non è assoluto, o meglio, non è esercitabile in ogni caso, in quanto ciò porrebbe l’ente locale al di fuori del sistema che vuole l’instaurazione del servizio idrico integrato.Ma quando, come nella specie, la convenzione approvata in ambito di predisposizione del rapporto con il gestore del servizio contiene una serie notevole di differenze rispetto alla convenzione tipo elaborata dalla Regione, è fuori discussione che le modifiche possono essere esaminate e, se considerate, non coerenti con il sistema prefigurato dalla Regione, possono senz’altro condurre alla non approvazione della convenzione.

Ora, nella specie, le notevoli differenziazioni introdotte nella convenzione, rispetto allo schema elaborato dalla Regione, e alle quali si richiama la deliberazione del Comune di Bassiano, sicuramente determinano il potere di esame delle stesse e la conseguente possibilità di non approvazione della convenzione”””””.

 

L’appello principale, conseguentemente, va accolto, con assorbimento delle censure non specificamente trattate.

 

Fare della dietrologia è d’obbligo per capire come, a mio avviso, si sono svolti i fatti.

 

1) “C’è acqua nuova”…nel 2011  con nuove tariffe ridotte a seguito del risultato Referendario con almeno la riduzione della remunerazione sul capitale investito ciò è stato comunicato agli utenti? E se no quando avviene la riduzione della bolletta? .

2) Efficienza o superficialità ?

 

Siamo sicuri che questo organismo denominato Autorità d’Ambito, pur privo di personalità giuridica, ma dotato di ampia autonomia decisionale ed organizzativa (art. 6 del Regolamento Generale di organizzazione e di funzionamento) e che quindi esercita le proprie funzioni in nome e per conto di tutti gli Enti Locali di competenza in materia di gestione del Servizio Idrico Integrato che comporta un giro d’affari di milioni di Euro, operi  e approvi  dopo ampie  e approfondite discussioni in così brevi tempi ???

Diamo pure per scontato che gli argomenti siano portati a conoscenza dei membri prima della convocazione e quindi ognuno abbia il tempo di documentarsi e prepararsi ma per mia personale esperienza solo il tempo necessario al relatore di esporre ufficialmente l’oggetto della discussione potrebbe occupare  gran parte del tempo medio calcolato. Ecco come l’efficienza così tanto sbandierata diventa colpevole superficialità. E alla luce della Sentenza del Consiglio di Stato la Segreteria Tecnica Operativa, e l'Ing. Giovannetti al quale nei prossimi giorni verranno chieste delucidazioni circa il rapporto del Garante re3gionale pubblicato in data 13 agosto us, come né darà attuazione?

3) Consulenze e  compensi. Una cuccagna!1) Per  quali motivi è prevista una spesa così elevata per consulenze, costante per ogni anno e dove si possono trovare i dettagli relativi agli incarichi e ai costi visto che sia negli atti dello STO  ed in quelli della Conferenza non vi è  traccia? 2) Considerato che alla fine del 2011 le STO devono sparire e di conseguenza anche la pletora dei loro amministratori, perché nello scenario economico è stata messa la stessa cifra anche per gli anni successivi?  Queste domande le pongo al Presidente e al Direttore dell’Autorità d’Ambito.

4) Economia, Efficacia, Efficienza.Lo scopo  pregiudiziale legislativo fatto proprio anche dall’ATO  è condensato nelle tre E : efficacia, economia, efficienza.Economia : Tra tariffe e prezzi delle prestazioni che hanno subito consistenti aumenti parlano gli utenti a mezzo stampa e  televisioni locali.Qual'è la voce economica che in questa struttura ”Carrozzone” incide in maggior misura? Quali sono le azioni che portano ad economie e risparmi? Perché l'ATO non ha aderito all'ANEA (associazione delle autorità d'ambito)  a cui è demandato dall’ATO il principio di economia e chi invece aderisce  come fatto dallo STO DD_1901_21042011 Contributo Associativo FederUtility 2011, raddoppia il costo dell’acqua senza che nessun comune consorziato ne discuta le cause?  Permettetemi, mi sorge spontanea una domanda: sotto l’aspetto del controllo della gestione economica cosa si è fatto sino ad ora se siamo ancora alla linea guida? Efficacia: Per l’utente abituato a risolvere i propri problemi relativi al Servizio Idrico Integrato in un ambito ristretto,negli uffici del proprio comune o in quelli del proprio consorzio oggi si trova in grande difficoltà perché l’espletamento di qualsiasi pratica cui deve far fronte lo costringono a recarsi presso uffici decentrati. Se questo era un obiettivo di efficacia  nel senso di migliorare il livello di soddisfazione degli utenti direi che il  valore è insufficiente.  Efficienza : tralasciando tutto ciò che è riportato dai media sui vari disservizi  l’ oscar emblematico dell’efficienza spetta alla bollettazione. Qui ho appreso che questa operazione è stata appaltata a ditta esterna.  Personalmente il mio pensiero va ai dipendenti che devono affrontare gli utenti imbufaliti. Non li invidio ma penso al divario di stipendio che esiste tra costoro e coloro che ben remunerati non sono riusciti ancora ad implementare una comprensibile e puntuale  bollettazione. Con il bene placido dei componenti il C.d.A. Mi auguro che l’efficienza ci sia almeno nelle strategie degli investimenti che comportano appalti con un movimento in soldoni non indifferente perché in un ente che ha tutte le prerogative di un classico “carrozzone” lo sperpero è dietro l’angolo e chi ne farebbe le spese è l’utente e spero anche che le tre E di cui sopra, visto l’insuccesso applicativo, non si trasformino nelle famose tre C che rovinano la pubblica amministrazione.

5) Divide et imperat  Le leggi che hanno portato alla realizzazione di questo mega-ente che gestiste il servizio idrico integrato hanno permesso un’implementazione in cui il “ divide et imperat” trova una disinvolta applicazione. E’ stato disatteso il comma 9 dell’ art.13 che così recita:” L’eventuale modulazione della tariffa tra i Comuni tiene conto degli investimenti effettuati dai Comuni medesimi….” tale per cui paesi che avevano tariffe già alte dovute agli investimenti da loro effettuati si sono trovate tariffe ancora più elevate. Quindi la divisione tra Sindaci ha portato a questi risultati a cui assistiamo oggi.

6) Conclusioni  La sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto l’appello principale, proprio sulla base della considerazione del potere di disapprovazione della convenzione da parte del Consiglio comunale ha rimosso quel filone di pensiero che pretendeva che  i Sindaci dovevano affermare che “l’aspetto negativo e da contestare è il nuovo modello di servizio che ha totalmente estromesso i Comuni da ogni forma di gestione e di controllo”..Il Consiglio di Stato ha di fatto intervenuto ponendo rimedio a una situazione che forse era  sfuggita di mano agli stessi amministratori, ristabilendo le norme di legge e quindi la sovranità dei Consigli Comunali. Il D.Lgs. n.4 del 16/01/2008, che ha modificato il  D.Lgs.n.152 del 3/04/2006, ha sostituito il concetto di “unicità di gestione” con quello di “unitarietà” e quindi la possibilità di rivedere le scelte imposte come “atti dovuti” potranno essere riviste sotto forme nuove che possano dare ai Sindaci quel potere gestionale che con la loro approvazione si sono a suo tempo privati. Anche se il Comune di Bassiano sin dal primo momento aveva fiutato l'inganno e non aveva accettato quelle scelte. Pertanto, alla luce delle nuove norme legislative invito il Presidente e l’Autorità d’Ambito, nei suoi organi tutti, ad attuare il necessario, in tempi stretti, ( Assemblea generale dei Sindaci, sospensione temporanea dei rapporti con le banche relativamente al finanziamento con il “project financing” e quant’altro) per prendere decisioni organizzative per restituire le decisioni ai Consigli Comunali. Mi farò promotore in consiglio provinciale con un ordine del giorno che affronterà la situazione creatasi cercando dei correttivi.   Fa comunque specie che  non vi siano interventi incisivi con richieste di interrogazioni o proposte di mozioni a tutela degli utenti per tutti quei disagi abbondantemente riportati dai media locali. Ma si sa che in politica i nemici di oggi potrebbero essere gli amici di domani e quindi l’adottare la tecnica dello struzzo (ignorare il problema) diventa politicamente corretto.  

Grazie  per l’attenzione.

Bassiano 3 settembre 2011

Domenico Guidi – Consigliere Provinciale

 

 

Potrebbero interessarti anche...