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Il raglio degli asini

DA IL SETTIMANALE DI LATINA (uscita del 12/3/2011)

Nel momento in cui scrivo il presente articolo, 9/3/2011, ancora non si sa se il PdL deciderà o meno di appoggiare la candidatura esterna di Fabrizio Cirilli, leader del movimento civico “L’altra faccia della politica”. Scrivo pertanto prima di conoscere quello che succederà e la cosa mi fa piacere, perché i giudizi “a risultato acquisito” sono quelli più facili. Ho sempre pubblicamente manifestato la mia stima nei confronti di Cirilli, stima che nasce da due considerazioni oggettive. La prima è che ho avuto modo di valutare, quale assessore al bilancio al Comune di Latina, la grande serietà professionale, la notevole concretezza amministrativa e la straordinaria capacità operativa di Fabrizio, assessore allo sport ed ai servizi sociali nel periodo dicembre 1993 – aprile 2000. La seconda è che ho apprezzato moltissimo il suo coraggio e la sua dignità quando ha deciso di candidarsi a sindaco nel 2007 contro “il resto del mondo”. Il coraggio è stato significativo, perché ha fatto una scelta che lo ha portato ad uscire da un partito (A.N.) in cui era un punto di riferimento per molti e che gli permetteva di avere di fonte a sé prospettive personali di grande rilievo. La dignità non è stata da meno, perché non ha accettato, per quieto vivere e per opportunismo, di sostenere nuovamente Zaccheo dopo i primi disastrosi 5 anni, che avevano dimostrato in maniera chiara ed inequivocabile i profondi limiti, la totale incapacità e la assoluta inadeguatezza da parte di un personaggio del genere a guidare una città come Latina. In questi ultimi giorni la mia stima nei confronti di Cirilli ha trovato conforto dalla lettura dei giornali, in particolare da domenica 6 marzo a mercoledì 9 marzo. Questa volta, però, non in seguito ad un’attività svolta da lui stesso, ma semplicemente a seguito del fuoco incrociato cui è stato sottoposto da alcuni esponenti del PdL di Latina che si sono apertamente dichiarati contro la sua candidatura. Invero, è proprio il quadro sconfortante che esce fuori dall’esame del “pedigree” (si fa per dire) di questi personaggi che rafforza la credibilità di Fabrizio Cirilli.

Marco Gatto e Felice Palumbo, rispettivamente assessore al bilancio ed assessore ai trasporti nella giunta Zaccheo, proprio in virtù del ruolo da loro ricoperto possono essere considerati, ovviamente dopo Zaccheo stesso, i maggiori responsabili dell’operazione “metropolitana leggera”, che ormai può essere ribattezzata “la metro-vergogna”. In effetti è sconcertante che l’assessore ai trasporti, che era in possesso di tutti gli elementi per poter verificare la totale inattendibilità dell’entità del contributo regionale stimato nel piano economico-finanziario e, di conseguenza, la evidente irragionevolezza di tutta l’operazione, abbia taciuto. Al tempo stesso è stato sconvolgente il silenzio dell’assessore al bilancio di fronte ad una scelta finanziariamente disastrosa per il Comune di Latina, circostanza questa ormai inequivocabile, anche alla luce della relazione predisposta dall’esperto nominato dal Commissario Straordinario. Vincenzo Bianchi è stato presidente della “Latina Ambiente S.p.A.” dall’aprile 2007 all’aprile 2010. Nominato direttamente da Zaccheo, avrebbe dovuto operare nell’interesse del Comune di Latina, socio al 51% della “Latina Ambiente S.p.-A.” Nei suoi tre anni di presidenza si è distinto invece per aver avallato ogni tipo di decisione assunta dal soggetto privato; in particolare, non ha promosso alcun azione di verifica dei costi di gestione e non si è minimamente preoccupato di agevolare i competenti uffici comunali quando, nel corso della dovuta azione di controllo sull’entità e sulla qualità del servizio, hanno avuto dei contrasti con il soggetto privato. Per concludere c’è Stefano Galetto, di cui è risaputo il fortissimo legame con Zaccheo, per cui non c’è proprio altro da aggiungere.

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Nessuna risposta

  1. Cattaneo ha detto:
    Andrea Stabile è persona seria e le analisi che propone sulla passata "conduzione" amministrativa sono sempre tragicamente rispondenti a quanto documentato.
    Per questi motivi caro Andrea bisogna CAMBIARE.
    BASTA alle stesse persone, stesse lobby, imprenditori affaccendati con gli stessi politici di sinistra e di destra che pagano dispendiose campagne elettorali investendo sul loro futuro. Sembra proprio che i giovani universitari capaci debbano continuare a cercare fuori città e lo stesso per i professionisti e imprese non “ammanicati” che devono lavorare non a Latina. Gli appalti devono essere affidati al SUD (Torre Annunziata, Fondi, Minturno, Formia), il turismo deve svilupparsi da Terracina a Minturno mentre le servitù (Termoinceneritore, nucleare e fotovoltaico su terreni agricoli di eccellenza) verranno ancora una volta realizzate a Latina.
    Alle prossime comunali i cittadini non hanno solo il centrodestra o il centrosinistra ma anche la LEGA. Quindi, cambiamo le persone, cambiamo il metodo di far politica ma scegliamo la Politica. Non daremo un vantaggio a Fondi (Fazzone), a Formia (Forte) e Sperlonga (Cusani). Latina capoluogo e PADRONI A CASA NOSTRA.
    Cambia e VOTA LEGA oggi puoi farlo anche a LATINA.
    PANZARINI SINDACO
  2. Giampiero ha detto:

    egregio sig.Cattaneo, nella maggior parte dei casi questi forum sono utilizzati per attivare delle discussioni, dare dei contributi, creare un confronto finalizzato ad una crescita.

    Lei lo sta intepretando unicamente per un ritornello di popaganda elettorale, tra l'altro basato su una striminzita filastrocca che fa il verso del suo leader nazionale, sparando accuse (lecite o non lecite) ad una frangia politica con la quale i vertici del suo partito hanno stretto accordi convenienti anni fa e con la quale vanno ancora a braccetto.

    Non la conosco per cui non so se lei è di Latina o è stato mandato dai vertici nazionali a colonizzarla; ma sappia che molti di noi oltre che viverci stanno cercando, ognuno con mezzi, strumenti e ruoli a propria disposizione, di renderla più bella e vivibile, impegnandosi nel sociale, nello sport, nel proprio quartiere… etc etc ed anche combattendo contro la classe politica che l'ha degradata (sia quella di maggioranza e la "finta" opposizione).

    Approfittando del momento di malumore generale, ritengo sia scorretto sparare sul mucchio per raccogliere consensi; bisogna aver il coraggio di distinguere chi ha operato dannosamente per la città, da quelli inutili e da quelli che hanno ottenuto qualcosa di buono.

    Giudicare è brutto, ma nella situazione in cui si trova la Nostra città diventa un obbligo morale! E le assicuro che non è difficile tirare le linee di demarcazione… basta aprire gli occhi, accantonare demagogie, interessi personali e … guardarsi attorno.

    Spero mi sia sfuggito, ma oltre alle facili polemiche di massa, non ho notato una sua proposta concreta e neanche un suo pensiero su Moscadelli, Cirilli, Zaccheo dei quali i post sono pieni.

    Giampiero Trivellato

  3. Cattaneo ha detto:

    Caro Giampiero, 

    invece io la conosco politicamente e so bene quanto Lei sia persona seria e propositiva nel sociale e particolarmente nello sport. Il Suo percorso e voglia di cambiamento del 2007 è stato condiviso anche dal sottoscritto insieme ai numerosi Amici che l'hanno sostenuta. Ma…siamo ancora qua e già. Noi ancora con la voglia di cambiare senza civiche che deboli, abbiamo visto in consiglio comunale perdere pezzi e dignità, non hanno infatti aperto nessuna breccia al cambiamento. Dal 2007 militiamo con la LEGA  che è un movimento scomodo (ai Signorotti della città), ma l’intellighenzia di questo forum che parla di politica stantia, di prima e seconda Repubblica, delle solite persone e di politici maneggioni, insomma di un sistema che favorisce gli interessi di pochi a danno dell’intera collettività, dia la sua “ricetta” o proposta di cambiamento e non sia disfattista nei confronti di chi, non avendo partecipato al tracollo e degrado della città di Latina, ritiene attraverso la LEGA di tentare un cambiamento nel metodo di amministrare la città con persone perbene e non compromesse con il sistema clientelare che tutti descrivono.

    La LEGA è solo uno strumento… nelle mani del Popolo è forse questo che spaventa i notabili della città.