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Latina e la storia dei parcheggi blu

La vicenda dei parcheggi blu inizia poco più di un anno fa: l’intero centro di Latina si ricopre di chilometri di vernice blu e diviene totalmente a pagamento. Ciò risulterebbe contrario alla Legge italiana e alla Giurisprudenza (cfr. Cass. n.116/07) ma il Comune ha già approvato all’uopo una delibera. Infatti la Legge prevede che, solo limitatamente ad alcune zone, circoscritte, ben individuate, di “particolare” rilevanza urbanistica, storica o ambientale, e con “particolari” condizioni di traffico, si possa derogare al giusto equilibrio tra parcheggi liberi e a pagamento.Il Comune taglia la testa al toro. Ha individuato, non si sa bene come, ma sicuramente con fervida fantasia e buona dose di autostima, che tale specifica zona per Latina equivale a tutto il centro cittadino, senza esclusione alcuna e per una superficie di ben 100 ettari. Ratifica tutto con una delibera e così tenta l’aggiramento di una Legge nazionale. 

 Qualche mese fa: le cose non vanno come previsto. Dicono che gli incassi comunali risultino molto inferiori al previsto. Bisogna correre ai ripari. Gli ausiliari del traffico iniziano ad elevare una moltitudine di verbali anche al di fuori delle strisce blu di loro pertinenza.Ciò risulterebbe contrario alla Legge italiana e alla Giurisprudenza (cfr. Cass. Sez. Un.  5621/09) ma il Comune ha emanato all’uopo una determina dirigenziale.La Cassazione ha stabilito da tempo che le violazioni in materia di sosta che non riguardino le aree contrassegnate con le strisce blu e non comportanti pregiudizio per l’utilizzo in concreto delle aree distinte, non possono essere legittimamente rilevate dagli ausiliari.Il Comune ci passa sopra come un trattore. Con la determina viene di fatto creata una figura ad hoc, inconsistente in diritto e che non trova gli adeguati riferimenti normativi. In pratica dei dipendenti di società private con le competenze dei vigili urbani. Essi si aggirano scaltri tra le file di macchine parcheggiate e comminano multe di ogni tipologia e fattezza e, interpretando in maniera molto estensiva l’art. 157/5 del cds, appongono come causale sempre la stessa dicitura: “fuori appositi spazi”.Molti cittadini si lamentano, anche pubblicamente. E a ragione. Non tanto per la meticolosità dei vigilini, che davvero non risparmiano nessuno, assenti e presenti, ma per il fatto che una determina di un dipendente comunale annichilisca di fatto una Legge Nazionale e relativa Giurisprudenza. 

Ultime notizie: le cose vanno molto peggio del previsto. Gli incassi comunali sono scarsi, anzi scarsissimi. Persino il multipiano a pagamento della stazione rimane deserto. Un vero flop. I dipendenti di Urbania si scatenano. Iniziano a comminare multe a destra e a manca, alcuni dicono scriteriatamente. Capita ad esempio che su una strada dove sino all’avvento del blu si poteva parcheggiare su ambo i lati, ora dipingendone un solo lato, l’altro divenga automaticamente un divieto di sosta. Qualche malcapitato si affretta a cercare un cartello magari nascosto o che per disattenzione non si è notato, ma senza risultati. Perché non c’è alcun divieto per l’appunto. Infatti sull’avviso non viene riportata la sosta in divieto ma la consueta dicitura: fuori appositi spazi. Non avendo più rilevanza la cartellonistica del codice, fino a dove si estenderebbe l’obbligatorietà di parcheggiare negli stalli blu?  Non è dato sapere. Il criterio per tutte infrazioni, ma anche per le non infrazioni come questa, non è più come una volta la trasgressione di un divieto, ma bensì il mancato pagamento del corrispettivo. Qualcuno sostiene che non dobbiamo stupirci se tutto questo esula dal Codice della Strada italiano. Rientra infatti nel nuovo codice della strada latinense. 

Ma non importa, tanto alla fine cosa potrebbero fare i cittadini solo presunti contravventori? Ricorrere al Giudice di Pace quando le spese per il ricorso sono maggiori della multa? Giammai. La stragrande maggioranza pagherà. In definitiva qualche decina di euro donata al Comune e tutto si scorderà velocemente. Ma si, forse sarà meglio pagare, sperando in futuro di non essere sanzionati perché si era pensato, solo pensato, di andare alla ricerca di una parcheggio, per una volta senza dover pagare l’imposta esattoriale.

Massimo de Simone

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Nessuna risposta

  1. Salvatore ha detto:

    Caro Massimo,

    è stato provato scientificamente che l'illegalità è come una malattia infettiva e che si diffonde con le stesse modalità con le quali si diffondono le epidemie.

    Il modo più rapido e devastante per diffondere l'epidemia di illegalità, è quando le Istituzioni (cioè coloro che dovrebbero salvaguardare la legalità e arginare l'illegalità) pongono in essere comportamanti illegali.

    Immagina se le autorità sanitarie diventassero "untori" e, invece di vaccini, cominciassero a inoculare il virus dell'epidemia!

    Il caso dei parcheggi blu e dei "vigilini" sono due esempoi da manuale: l'illegalità calata e imposta dall'alto! Altro che epidemia!

    Salvatore

  2. massimo74 ha detto:

    Combattere l’illegalità con maggiore illegalità, o anche la violenza con maggiore violenza, è, come dice bene Salvatore, come voler combattere una malattia diffondendo lo stesso virus che si vorrebbe sconfiggere.

    E’ inopportuno tra cittadini, ma è devastante se c’è di mezzo la pubblica amministrazione. Come devastante è stata quest'ultima amministrazione.

     

    Massimo.

  3. MarmaLT ha detto:

    Purtroppo… questa è una storia che inizia molti anni fa… Quando si decise di cacciare una società che dava molto al Comune… purtroppo poco a "chi doveva". E così si fece in modo che uscisse di scena… Ora sarebbe opportuno capire, e farebbe bene la Magistratura a prendere le carte sulla questione  e semplicemente leggere… Farebbe belle scoperte.. annunciate, ma mai prese in considerazione. Ma noi siamo distratti, guardiamo solo al proprio orticello, mentre altri non hanno orticelli ma praterie da guardarsi…. Così ognuno ha quel che si merita.

  4. Anto77 ha detto:

    A proposito di legalità ed illegalità…. si ha notizia di qualche automobilista di Latina che ha proposto ricorso

    avverso accertamento violazione art. 157/ co. 5-8 CdS, sosta fuori dagli spazi previsti … elevato da sedicente dipendente consorzio Urbania….. p.le san benedetto?

    o similari? sarebbe interessante scambiarci notizie e pareri. Non intendo darla vinta e pertanto farò ricorso al prefetto.

    grazie. Antonio