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Ferie

Ho finito le ferie e questo è male. Siamo tornati a Latina e questo è peggio. Peggio perché abbiamo trascorso le ferie in una città pulita dove non trovi una carta per terra neanche a pagarla, dove non ci sono cassonetti dei rifiuti (la raccolta differenziata si fa mettendo davanti alla porta di casa ogni giorno un  sacchetto col materiale diverso: un giorno la plastica, un giorno il vetro, un giorno il metallo, un giorno l’indifferenziata…).

Che spettacolo la sera: pieno di gente allegra, quasi ogni sera un concerto in piazza di musica classica con musicisti che arrivano dalla porta accanto, dalla Svizzera, dalla Corea, dalla Nuova Zelanda… e poi ristoranti, bar e gelaterie che trasbordano sulla strada ma senza invadere, senza disturbare.

Che piacere passeggiare e guidare: la gente è gentile e non ha il tipico sguardo assatanato del latinense doc che deve bruciare il semaforo ad ogni costo. Si fermano persino se attraversi fuori dalle strisce. Anche i miei figli sono rimasti stupiti: tutti col casco e con le cinture allacciate, nessuno sembra avere fretta, tutti sorridono…

Il clima? Delizioso! Caldo ma secco. Non abbiamo mai sudato o patito il caldo.

Poi il mare! Mare vero, non la fanghiglia nostrana. Acqua cristallina, spiaggia pulita, sabbia color sabbia, un lungomare degno di tale nome e, udite udite, parcheggi gratuiti, a due metri dalla spiaggia, con una scaletta per la discesa ogni 50 metri e una doccia (funzionante) vicino ad ogni scaletta. E poi un bagnino ogni 100 metri, spiagge attrezzate per chi vuole spendere e spiagge libere per chi vuole risparmiare, ma ugualmente pulite e ugualmente servite.

L'ultimo giorno eravamo in acqua sul pedalò, quando improvvisamente si è levato un discreto vento, quello che ti fa chiudere l'ombrellone. Anche il mare si è increspato un po'… dal nulla sono apparsi due addetti al salvataggio su due potenti moto d’acqua, Con piglio competente e professionale ci hanno chiesto se eravamo in difficoltà e ci hanno informato che il mare si stava ingrossando. Per un attimo ho pensato di essere dentro una puntata di Baywatch.

Poi siamo partiti e siamo arrivati a Latina verso le 5 del pomeriggio. Già ancora prima di arrivare abbiamo notato lo stile di guida arrogante, lo sguardo accigliato della gente, l’imbecille col SUV che ci ha superato in curva con disprezzo. Per non parlare dei cumuli di sacchi di spazzatura abbandonati nei pressi dei cassonetti, delle cartacce e delle plastiche che svolazzano ovunque, dell'erba perennemnte non curata, della fontana Q4Q5 desolatamente spenta…

Abbiamo parcheggiato davanti casa e appena aperta la portiera siamo stati investiti da un incredibile cappa di caldoumido, tanto che, manco il tempo di scendere dalla macchina ed eravamo già madidi di sudore.

E come se non bastasse, un nugolo di zanzare ha preso a ronzarci intorno e sembrava volessero dirci: "welcome back to Latina".

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Nessuna risposta

  1. Vincenzo ha detto:

    Perdonami Salvatore ma,  visto che non è la tua città natale e nemmeno dove si trova il tuo luogo di lavoro e che suppongo non te lo abbia ordinato il medico, mi spieghi per quale motivo hai scelto di vivere a Latina:  città con centomila difetti e nessun pregio ?

    O forse abitiamo in città diverse ?  io vedo solo gente tranqulilla, strade pulite, un clima fantastico,  una natura circostante unica (mare, lago, fiumi, montagne, storia)……

    grazie

  2. Salvatore ha detto:

    Vincenzo ha scritto:

    Perdonami Salvatore ma,  visto che non è la tua città natale e nemmeno dove si trova il tuo luogo di lavoro e che suppongo non te lo abbia ordinato il medico, mi spieghi per quale motivo hai scelto di vivere a Latina:  città con centomila difetti e nessun pregio ?

    O forse abitiamo in città diverse ?  io vedo solo gente tranqulilla, strade pulite, un clima fantastico,  una natura circostante unica (mare, lago, fiumi, montagne, storia)……

    grazie

    Caro Vincenzo, tutto il resto è opinabile, ma le strade pulite!

  3. Baol ha detto:

    Il clima non è fantastico, l’umidità non ha mai  giovato a nessuno, ma non è questo il punto… il clima è quello che è per ragioni naturali, ma l’immondizia c’è e non per ragioni naturali. Quella è opera dell’uomo, di coloro che non vogliono proprio rispettare le regole e che, a fronte di un sistema di raccolta differenziata poco organizzato, decidono di non collaborare minimamente, anzi di trasformare ogni spazio, vicino ai cassonetti e non, in una discarica.  Ma non è solo questo. Il quadro è desolante… Latina mostra il volto di una città che non è amata dai suoi abitanti, o almeno da una buona parte di questi, e che non è stata amata da chi l’ha amministrata, anche se a ripetere belle parole e a confezionare bei discorsi sono stati capaci in tanti, dichiarare amore eterno a questa città per poi tradirla non è un fatto nuovo… quando una città viene vissuta e percepita come un territorio da depredare, come un non luogo, perché sembra che un’identità riconoscibile gli venga  negata, e si preferisce pensarla in funzione di logiche di mercato e sfruttamento, di spartizione degli spazi in termini di consenso, di progetti faraonici che però restano slegati dalla reale fattibilità e dalla qualità della vita come fine ultimo ed essenziale riferimento, ecco che una città può diventare un’entità addirittura astratta (cemento-strade-piazze deserte-fontane asciutte: luoghi senz’anima) perché slegata dai valori del viver civile e delle prospettive di vita future…

    Una città dovrebbe avere un rapporto intimo, un legame stretto con i suoi abitanti, rappresentarli ed esserne rappresentata… ci deve essere amore vero perché ciò accada, amore e rispetto. Una città se abbandonata dai suoi cittadini cessa di esistere, e per abbandono non si intende solo il fatto che si possano fare le valigie e scappare lontano per sempre… si può abbandonare una città anche non riconoscendola propria, non riconoscendosi più in essa e smettendo di amarla rinunciando ad impegnarsi per la sua rinascita, sviluppo, crescita… è lavoro da cittadini questo, da Cittadini con la C maiuscola… gli unici che potrebbero restituire a Latina la dignità di Città, l’identità e il volto da poter mostrare in pubblico con fierezza.  Una città è fatta prima di tutto da chi la vive. Anche L’Aquila, che pure è città distrutta dal terremoto, continua ad essere forte e viva nell’amore e nell’impegno dei suoi aquilani, gente fiera di appartenere a quel luogo… finché esisteranno gli aquilani L’Aquila non resterà morta e sepolta sotto le macerie…  il senso di appartenere a un luogo e il senso della comunità sono più forti di un terremoto… e a Latina?

    Francesca Suale

  4. Vincenzo ha detto:

    Vedi Antonè,  le foto che pubblico si riferiscono molto spesso anche ad altre città Italiane e anche straniere e questo dimostra che la nostra città non è peggio di tante altre  (non che mi faccia piecare).  Stesso discorso vale per la ciriminalità presente in ogni angolo dello stivale.

    La mia domanda comunque era nella prima parte del post e non nella seconda.

    Quanto alle seconda parte del post è assolutamente opinabile ogni considerazione.

    Vincenzo

     

    PS: se ti interessa la spazzatura di Londra ti faccio vedere montagne dei rifiuti come Napoli.

     

     

  5. Vincenzo ha detto:

    Latina non è solo il divano abbandonato nei pressi dei cassonetti ma è anche solidarietà, altruismo dove ci sono centinaia e centinaia di persone che lavorano in silenzio. Ci sono degli eroi, degli angeli senza nome che giornalmente lavorano gratuitamente per il prossimo.

     

    POLACCA TORNA A CASA GRAZIE AGLI ANGELI CUSTODI

    PDF Stampa E-mail
    Lunedì 12 Luglio 2010 

    http://www.latina24ore.it/latina/7175-polacca-torna-a-casa-grazie-agli-angeli-custodi.html', 'POLACCA TORNA A CASA GRAZIE AGLI ANGELI CUSTODI'); " onmouseout="addthis_close();">AddThis  Social Bookmark Button

    Ritorna in famiglia dopo anni dalla sua volontaria scomparsa, grazie alla mediazione delle Unità di Strada-Angeli Custodi della Croce rossa italiana di Latina. Una storia complessa che si snoda tra la provicia di Latina e la Polonia e che vede come protagonista B.K.K., una 60enne donna di nazionalità polacca, da anni ormai stabilita in Italia, in particolare a Latina, dove era arrivata dopo essere «scappata» dal suo Paese

     

     

  6. Baol ha detto:

    Posto che l'associazionismo e a maggior ragione  il volontariato sono importantissimi in qualsiasi città, vorrei però osservare che esso dovrebbe essere considerato come un valore aggiunto, un contributo che i cittadini portano alla loro città senza però doversi sostituire alle istituzioni carenti o assenti, perché si presume che le amministrazioni locali, soprattutto per quanto riguarda i servizi essenziali, debbano funzionare ed essere in grado di soddisfare e garantire un buon livello di qualità della vita. Ora, mi pare quanto meno riduttivo dover constatare che ci si debba affidare alle associazioni per sopperire alle mancanze di un'amministrazione latitante o, se non latitante, sciatta e poco concludente…  ricordo un'inchiesta che pubblicammo anche noi qui sul Portale dove si evidenziava come, a fronte delle molteplici carenze, a Latina nascevano molte associazioni, come se i due valori fossero inversamente proporzionali… non è che per far funzionare una città si possa fare affidamento sulle associazioni e sulla buona volontà dei volontari, peraltro spesso pochi e con poche risorse a disposizione.