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Aielli replica a Zaccheo sulla Metro

Latina, 26 novembre 2009

 

Il consigliere Aielli -opportunamente assente al momento del voto di approvazione del progetto per la realizzazione della metropolitana leggera di superficie- la cui la presenza in consiglio comunale si è fatta sentire, ha partecipato attivamente al dibattito consiliare. Chiara è emersa, immediatamente, la sua posizione e priva di alcun ripensamento anzi avveduta politicamente.

Di seguito alcuni passaggi dell’intervento durante il consiglio comunale del 23 novembre c.m. che preannunciano, chiaramente, l’intenzione del consigliere del Partito Democratico di assentarsi al momento del voto senza rinunciare a esprimere la sua opinione come concordato all’interno del gruppo di appartenenza e nel rispetto dell’unità dello stesso.

 

«È una delibera importante questa, come ogni delibera riguardante la realizzazione di un’opera pubblica. A maggior ragione importante in quanto si tratta di un’opera pubblica di grande portata e rilevanza per la nostra città e oltre la nostra città. Sento di poter condividere la valutazione espressa dalla Regione Lazio che, con grande spirito di responsabilità istituzionale, ha definito la metropolitana leggera di superficie di Latina un’opera strategica per la mobilità regionale.

 

Una valutazione con spirito laico dell’opera, senza pregiudizi di parte o di carattere ideologico, non può che condurre a rilevare che ci sono aspetti positivi nel progetto che ci viene sottoposto, innegabili, consistenti nell’idea di collegare la stazione ferroviaria e la fascia retrostante dei Monti Lepini alla marina di Latina passando per il centro della città e per i quartieri periferici che ne avrebbero innegabili benefici; in una buona ricaduta in termini occupazionali e ambientali; nello snellimento del traffico automobilistico. Ma ci sono anche aspetti preoccupanti e di forte, forte criticità che riguardano principalmente il lato economico: cioè la preoccupazione che non sia realistica la previsione del numero di utenti per coprire i costi di gestione dell’opera e che si dovrà garantire dunque al gestore privato il suo utile, oltre che con il biglietto pagato dagli utenti, anche con un forte impegno di spesa pubblico che potrebbe finire col gravare pesantemente su tutti i cittadini, non solo su coloro che utilizzeranno il mezzo e, di volta in volta, che lo utilizzeranno. Gli esempi Latina Ambiente e Acqua Latina parlano da soli.

 

Ma, d’altro canto, è anche vero che compito di chi amministra non è solo dare risposta ai bisogni, che è la prima cosa, ma anche avere il coraggio di dare una speranza nuova. Non mi lascio appassionare dai numeri, dunque, che pure dal punto di vista economico potrebbero apparire fonte di preoccupazione, ma mi lascio appassionare dalle idee e dal coraggio di portarle avanti, per dare una speranza nuova a questa città. E questa della Metro lo è, un’idea.

 

Lo dico chiaramente, come sempre, se fossi in lei, Sindaco, farei la stessa cosa. Se fossi maggioranza, farei la stessa cosa: porterei avanti questo progetto, con coraggio, pur con le insidie, innegabili, che esso nasconde. La capacità starà, oltre al coraggio di adesso, nel saperle superare, poi, nell’interesse della collettività. Voi, in quanto maggioranza, avete gli strumenti per governare questo processo che, d’ora in avanti, vista la portata dell’opera, si presenta rischioso e pieno di incognite. Voi avete, come dire, il potere, in quanto maggioranza, per andare avanti nonostante le incognite e ne avete la responsabilità di fronte non solo all’elettorato di riferimento che vi ha investito ma anche di fronte alla città intera.

 Voi siete maggioranza ma, ahimè, noi non lo siamo dunque non abbiamo quei mezzi, quei poteri che voi avete per potervi assumere questo rischio di un processo dalle molte incognite, per poter sopperire, una volta innescato il meccanismo e partito il progetto, a quei probabili inconvenienti che un’opera pubblica così imponente, necessariamente, porta con sé. 

Di più, francamente , non si può chiedere a chi è minoranza. Non abbiamo fatto ostruzionismo di fronte a un’opera pubblica importante, vi abbiamo lasciato lavorare e vi lasceremo lavorare, abbiamo vigilato e vigileremo. Ma di più, a chi è minoranza, con senso di responsabilità istituzionale non si può chiedere. Come dire: vi abbiamo accompagnato per mano fin quando è stato realisticamente possibile, ora camminate con le vostre gambe e fate vedere alla città cosa sapete fare, senza l’alibi di una minoranza che non vi fa lavorare.

 

Di fronte al dilemma se votare contro per ragioni ideologiche o votare a favore, seguendo il cuore, che comunque batte per un’idea che sembra valida, faccio la cosa, a questo punto, più giusta nell’interesse della collettività, avendo dato al progetto tutto il sostegno che potevo dare e che mi si poteva chiedere -fino a questo punto- come consigliere di minoranza. Con l’accortezza, mi si conceda, di non assumerci né io né noi, pur con accenti differenti all’interno del gruppo del PD, d’ora in avanti responsabilità, come neanche i meriti eventuali, che non ci competono politicamente.

 

È la politica che deve guidare le scelte, è la politica che mi induce a fare ora la cosa più giusta, dicevo, e anche quella più semplice (a volte le cose semplici sono proprio le migliori): augurare a lei e alla sua maggioranza buon lavoro e buona fortuna per la riuscita di questo progetto , perché la riuscita e la buona fortuna di questo progetto saranno un bene per la città. A voi i meriti, se riuscirete, a voi le responsabilità se -malauguratamente- non doveste riuscire. Sono queste le regole della politica alle quali non vogliamo e non possiamo sottrarci.

 

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Nessuna risposta

  1. Freddy ha detto:

    Francamente questo comunicato del consigliere Aielli mi lascia un pò perplesso.

    A mio modestissimo parere, da un rappresentante dell'opposizione, se pure giudico legittima la sua posizione, su un progetto importante come quello della Metro, mi aspetterei un voto chiaro, a favore o contro.

    Qui non si tratta di votare per la realizzazione di un giardinetto in q4 o in q5 (che pure avrebbe la sua importanza) ma di scegliere se mandare avanti un progetto che cambierà, nel bene o nel male, la faccia della città e che potrebbe portare enormi benefici o enormi perdite economiche.

    Dunque la posizione di "stare alla finestra" e guardare come andrà a finire per poi applaudire o puntare il dito, francamente non mi convince e nel totale rispetto per l'opinione del consigliere mi auguro davvero che un giorno non debba ravvedersi per non aver fatto tutto ciò che oggi era nelle sue possibilità.

    Dare poi del coraggioso a Zaccheo e alla sua giunta per essersi assunto la responsabiltà di rischiare (con le tasche dei contribuenti) su qualcosa che evidentemente non rappresenta una certezza neanche per la nostra amministrazione è un altro aspetto sul quale ci sarebbe molto da discutere…

    Zaccheo, tra pochi anni non sarà più il Sindaco di Latina, ma noi, umili cittadini, in questa città ci vivremo ancora… 

    Ferdinando Cedrone

     

     

  2. giucap ha detto:

    In relazione a questa opera si continua a parlare in termini di "rischio", "coraggio", "scommessa" e quant'altro.

    Personalmente da chi amministra i miei soldi, ed anche il mio futuro, mi aspetterei un approccio più razionale, basato su solide fondamenta. Altrimenti meglio giocarsi i soldi dei cittadini al Superenalotto, ci sono più probabilità di "vincere".

    Il Consigliere Aielli non si interessa di numeri, ma a parti invertite avrebbe preso la stessa decisione dell'Amministrazione, buttando il cuore oltre l'ostacolo.

    Ci vuol poco ad agire così, visto che non si rischia niente in proprio.

    Fortunatamente la posizione del Consigliere Aielli non è quella del gruppo di cui pure fa parte.

    Decideranno gli elettori alla prossima tornata se apprezzare questa posizione o quella rappresentata da altri.

    Giulio