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METRO BUGIA

 Il Consiglio Comunale, seppur con il voto contrario dell’opposizione, ha deciso di avallare il progetto della “metrotranvia”.Dopo ormai anni di interessamento al tema ci pare giusto fare alcune brevi considerazioni sulle numerose inesattezze che sono state proferite in aula consiliare: 

1) Il tram sarebbe un mezzo veloce che finalmente ci collegherebbe in breve tempo con la stazione FS. Noi preferiamo dare i tempi di percorrenza direttamente dagli elaborati di Metrolatina: 48 minuti da via Paganini (q5) a Latina Scalo, che si allungano a 1 ora e un quarto fino alla marina (se tutto va bene). A questa già biblica durata, aggiungiamo magari il tempo che un ipotetico utente impiega ad arrivare alla prima fermata, parcheggiare, aspettare l’arrivo del vagone. Ognuno faccia le proprie considerazioni, per noi parlano da soli. Si fa molto prima in bici. 

2) Non ci sono rischi economici: lo stesso Presidente Calandrini che durante il Consiglio afferma “se stai affogando trovi il modo per iniziare a nuotare”, ipotizza una serie di tagli (che lui chiama razionalizzazioni) come il teatro, lo sport, le mense, i trasporti da cui attingere a supporto della tranvia. Aggiungiamo noi che bisogna aggiungere il tappezzamento di strisce blu che serviranno a mungere un po’ di denaro ai cittadini da dedicare alla metro. I cittadini sono avvertiti. 

Sempre Calandrini, persona sicuramente equilibrata, che sa quello che dice, e legge persino le carte (e proprio per questo ci riferiamo a Lui) sostiene che per la buona riuscita del progetto si dovrebbe fare in modo che la società privata concessionaria prenda a cuore la città di Latina. Purtroppo tale auspicio appare lontanissimo dalla realtà. Le ricordiamo, Presidente, che il concessionario Metrolatina è un consorzio di società private, non locali, il cui scopo è evidentemente e giustamente quello di guadagnare. D’altronde ciò è confermato dai gravosi articoli della convenzione capestro che è riuscita a rifilare alla nostra amministrazione. Noi invece ci accontenteremmo di molto meno: cioè che sia almeno l’Amministrazione ad avere a cuore questa città. Siamo sicuri che ciò potrebbe bastare. 

Anche il Sindaco Zaccheo è certamente una voce assai autorevole che ascoltiamo sempre con molto rispetto e interesse. Ma giustificare 8.500 cittadini che salgono sul trenino lumaca -sui quali ricordiamo si regge la convenzione- con uno studio di una società inglese che nulla conosce del nostro territorio e commissionata non si sa da chi, ci pare non gli faccia onore. A noi appare evidente invece che il numero sia artificioso ed esorbitante. Diciamo di più: è da considerarsi perversa e inefficace la strategia già intrapresa da codesta amministrazione di scoraggiare il traffico veicolare dipingendo tutta la città di blu (e tra poco anche lo Scalo), di semaforizzare rotatorie, o di ridurre ai minimi termini le carreggiate percorribili con i veicoli, come si pensa di fare nel prossimo futuro. Per favorire il trasporto pubblico bisogna mettere in atto opere oggettivamente utili per gli utenti, non peggiorare le altre! Poi, per assicurarci che la Regione Lazio concederà i 7,5 milioni di euro all’anno (somma che in caso contrario  – lo  ricordiamo – il Comune dovrà “donare” a Metrolatina), Zaccheo mostra una nota del Ministero che asserisce di non conoscere a quanto ammonterà la cifra che verrà corrisposta. Cioè un documento innegabilmente negativo trasfigurato in positivo. Misteri della politica. 

Alla fine quello che è uscito fuori dal Consiglio, si può effettivamente racchiudere nelle tre parole più volte rimarcate dalla maggioranza: affidamento, scommessa, coraggio. 

1) Affidamento: ci si affida alle parole del Presidente Calandrini, che si affida al Sindaco, che si affida ai tecnici, che si affidano al Cipe, come fosse una catena di Sant’Antonio. Solo che è ormai noto il modo in cui queste vanno a finire. 

2) Coraggio: come se potessimo considerare il Comune alla stregua di privato imprenditore, tra l’altro assai spregiudicato, disposto a rischiare il fallimento della sua azienda per una non meglio individuata utilità.  

3) Scommessa: questo termine presuppone differenti e incerti sviluppi e ciò non “dovrebbe” essere consentito a chi amministra soldi pubblici.Se veramente i lavori del tram inizieranno, per il bene della città, questo Comitato auspica di essersi sbagliato. In caso contrario nessuno potrà però dire di non avere saputo e di non avere responsabilità.

Comitato Metro Bugia 

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Nessuna risposta

  1. giucap ha detto:

    Molto chiaro e documentato, come sempre.

    Sarebbe stata veramente gradita altrettanta chiarezza e documentazione da parte dell'Amministrazione, per confutare quanto espresso da tempo dal Comitato, magari accettando il contradittorio più volte auspicato.

    Quando sarà tempo di bilanci la scarsa memoria, malattia infantile di questa nostra società che vive sull'attimo, avrà già gettato tutto nell'oblio.

    Ma quand'anche qualcuno riuscisse a ricordare la storia, non ci sarebbe probabilmente modo di far pagare (intendo politicamente) ai responsabili questa che si preannuncia come una vera e propria jattura per noi e per i nostri figli, ché a sbagliare saranno stati sempre e comunque altri, quelli di prima.

    Che pena.

    Giulio