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Paolo Spolon, il ricordo del sindaco

Data:11/11/2009

L’improvvisa e prematura scomparsa di Paolo Spolon ci ha lasciato sgomenti e ci ha colpiti nel profondo del cuore.
Il dolore e il rimpianto per la sua giovane vita spezzata sono tanto più intensi in quanto impreparati di fronte ad una fine così repentina e traumatica.
Paolo Spolon, punto di riferimento della comunità di Borgo Sabotino di cui era fiero e orgoglioso di poterne rappresentare le ragioni e le speranze, è cresciuto politicamente e culturalmente nelle file del Msi.
Nel percorso della sua militanza, sempre attiva per presenza tra la gente e impegno nel territorio, si è distinto soprattutto per la difesa dei più deboli e degli emarginati, per la vicinanza al mondo giovanile e dello sport che oggi lo rimpiangono vedendo venir meno un punto di riferimento certo.
Paolo ha sempre posto al centro della sua azione quel mondo del volontariato che lo ha visto spendersi in prima persona e coniugare coerentemente fede nei valori con senso del prossimo.
Discreto e sobrio il suo stile di vita che ha trasferito anche nei suoi comportamenti politici e nei suoi rapporti umani.
Nel 1993 ha debuttato con il Msi sulla scena pubblica.
Candidato al Consiglio Comunale fu eletto con un ampio consenso.
Diventerà testimone e protagonista insieme, di quella stagione fervida ed esaltante del popolo della Destra che per la prima volta nella storia di Latina vedrà il Msi diventare primo partito e assumere la guida di questa città.
Nel 2002 Paolo è entrato in giunta con delega di assessore alla Risorse umane.
E’ stata una collaborazione intensa e leale che, seppur contrassegnata talvolta da momenti dialettici forti, non ha mai visto venir meno la comune visione strategica degli obiettivi dell’azione di governo basata sui valori, la giustizia sociale, la difesa della legalità e della sicurezza, la modernizzazione della città.
Nel 2007 Paolo è stato rieletto in Consiglio. Pur se con diversa collocazione politica, i rapporti sono sempre stati improntati a reciproco rispetto anche perché le radici comuni, i valori di riferimento e il buon tratto di strada trascorso insieme hanno fatto premio sulle scelte legate a momenti della particolare congiuntura politica.
Rimane il rimpianto di aver perso un amministratore attento e sensibile soprattutto al sociale e ai problemi degli ultimi, un consigliere capace di apporti costruttivi mai pregiudizialmente critici, comunque sempre ispirati all’amore e al bene di questa città.
In questo momento il mio pensiero va alla moglie Stella, al figlio Giacomo, al fratello Ronaldo, alla sorella Giuseppina, a tutti i suoi familiari e agli amici.
Certo di interpretare il pensiero dell’intero consiglio comunale e della città, a loro esprimo i sentimenti di affettuosa vicinanza e viva partecipazione.
Paolo resterà nelle tante cose che ha fatto, nei rapporti che ha intessuto nella sua pur breve vita, nelle realizzazioni che, come casa AIMA, portano impresse l’impronta del suo essere un uomo al servizio degli altri.
Realizzazioni che porteremo avanti anche nel suo ricordo, proseguendo nel solco di quell’impegno a favore delle classi sociali più deboli, degli emarginati e dei meno fortunati, che sono sempre stati al centro della nostra azione amministrativa di governo.

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