• Senza categoria

Un popolo di eroi…

Berlusconi, le figuracce, il PD, Grillo, le primarie, i pirati della strada, la criminalità, i servizi deviati, la mafia, la camorra, la crisi economica, la recessione, il mezzogiorno, la finta raccolta differenziata… sembra che non ci sia pace per questo nostro povero martoriato Paese.

 

I problemi sono tutti gravi, tutti impellenti, tutti irrisolti… tutti irrisolvibili, forse!

 

Ogni italiano ha la sua personale  e permeabile lista, ove i problemi entrano ed escono come formiche da un formicaio e vengono ordinati secondo la personale gerarchia diversa da italiano ad italiano.

 

Anche io ho una mia personalissima lista  dei problemi e la mia personalissima gerarchia che, mi rendo conto, non è condivisa dagli altri 59.999.999 italiani. Sarebbe lungo, noioso e inutile trascrivere qui la mia lista; vi rivelo invece solo quello che per me è il problema n° 1.

 

Per me il problema n° 1 siamo noi, gli italiani, i cittadini. Questa accozzaglia informe ed eterogenea che non è mai diventata un popolo e una nazione, gente intelligente e brillante (se presa singolarmente) ma che non riesce a fare sistema, che non riesce a sentirsi parte di un qualcosa di più grande delle mura domestiche e del cerchio familiare.

 

Ci indigniamo quando un pirata della strada travolge e uccide 4 persone però poi prendiamo la macchina, e sfrecciamo come pazzi per andare a comprare le sigarette dal tabaccaio che dista 200 metri. E chi se ne frega degli stop dei pedoni e dell’altra segnaletica, non siamo mica fessi? Se non ci sono i Vigili in vista (e non ci sono quasi mai!) che siamo scemi che ci fermiamo allo stop! Basta dare un’occhiata e se riusciamo a fregare in velocità la macchina che sopraggiunge il gioco è fatto.

Al semaforo poi… ecco una irrinunciabile occasione per aggiungere qualche punto alla nostra autostima: passare col rosso (in sicurezza, ovviamente, quindi sempre attenti che non ci siano i Vigili), mettersi nella corsia di sinistra e fregare quelli che hanno fatto la fila sulla corsia giusta, tagliare la strada a qualche imbranato, sono tutte cose che ci fanno sentire dei grandi eroi. Eroi del c…., ma pur sempre eroi.

 

Ma il nostro vero eroismo viene fuori quando si tratta di confrontarci con il mondo esterno, cioè con tutto ciò che si trova al di fuori della nostra porta di casa. Dentro casa ovviamente… è tutto tirato a lucido, siamo gente per bene noi, ci teniamo a fare bella figura, ma fuori, nella terra di nessuno… chissenefrega! Anzi è una gara a chi insozza di più, a chi fa la smargiassata più grande a chi lascia il segno più vistoso della sua presenza. E il segno può consistere nei resti del pic-nic in montagna, nei rifiuti domestici della settimana, nel vecchio frigo, ma può anche essere uno sgorbio sul muro, una panchina spaccata, un lampione rotto… l’importante è lasciare il segno. E chissenefrega se quel muro dove lasciamo lo sgorbio è un reperto archeologico che sta lì da 2000 anni, chissenefrega se la nostra spazzatura va ad insozzare un paesaggio per ammirare il quale la gente partiva dal Giappone.

 

Partiva! Adesso parte sempre meno, sia dal Giappone, sia dagli altri Paesi, poiché la gente civile si è stufata di arrivare qui e di vedere spazzatura e degrado. La gente civile non capisce la nostra inciviltà e la evita. Vanno in Francia, in Spagna… Perché venire qui e farsi il sangue acido?

 

La nostra penisola è ormai una discarica a cielo aperto! Non c’è, non dico amore, ma almeno tolleranza per il paesaggio, per il territorio, per l’aria, per le spiagge, per l’acqua… Il nostro è un vero e proprio odio rancoroso e distruttivo nei confronti di tutto ciò che è bello. Tutto ciò che non può stare dentro il nostro appartamento o dentro la nostra “villetta” (o, peggio, dentro il nostro villino!) merita di essere distrutto. Un po’ come Mazzarò, che impazzito all’idea del trapasso, siccome non poteva portarsela all’altro mondo, distruggeva la sua “roba”. Solo che qui ad essere impazziti siamo 60.000.000, e non aspettiamo neanche di essere sull’orlo della tomba per distruggere la nostra “roba”. Lo facciamo subito, fin dalla più tenera età: tutto quello che non è mio deve essere distrutto: questa è la parola d’ordine. Tutto ciò che non sta dentro casa mia merita di essere distrutto, annientato, cancellato, seppellito sotto una montagna di rifiuti. Fuori dalla nostra porta è solo u’enorme pattumiera dove buttare a volontà i nostri rifiuti, dove scaricare le nostre frustrazioni dove diventare eroi. Eroi del c…., ma pur sempre eroi.

 

Berlusconi, le figuracce, il PD, Grillo, le primarie, i pirati della strada, la criminalità, i servizi deviati, la mafia, la camorra, la crisi economica, la recessione, il mezzogiorno… tutti problemi che affondano le radici nel fertile humus della nostra inciviltà.

 

Salvatore Antoci

Potrebbero interessarti anche...

Nessuna risposta

  1. Vincenzo ha detto:

    ROMA (REPUBBLICA.IT)

    Un pranzo per due: 579,50 euro. Conto salatissimo per due fidanzati giapponesi a Roma. Che non ci stanno. Finisce con una denuncia per truffa a carico del titolare del ristorante "Passetto", a pochi passi da piazza Navona. E, dopo una visita della Asl, il locale è stato anche chiuso per gravi carenze igienico-sanitarie.
    Visita della città eterna e pranzo in uno dei ristoranti storici della capitale. Era il programma di una coppia di fidanzati giapponesi in vacanza a Roma. Ma il loro tour invece di concludersi con una vista panoramica del Colosseo è terminato al commissariato Trevi Campo Marzio, dove i due giovani hanno denunciato per truffa il noto ristorante di via Zanardelli, a due passi da piazza Navona. Per due pasti completi con vino e acqua il cameriere ha presentato un conto di 579,50 euro.
    In un primo momento la coppia ha pensato ad un errore, ma i dubbi sono venuti meno quando sono tornati in possesso della carta di credito: sulla ricevuta risultava che al totale era stata addirittura aggiunta una mancia di 115,50 euro, prelevata senza la loro autorizzazione. Prontamente i turisti hanno protestato con il ristoratore, ma sono stati rimbalzati con un laconico: "questi sono i prezzi". Ai due malcapitati quindi non è rimasto che presentare denuncia alla Polizia di Stato. Gli agenti hanno effettuato i controlli, dai quali è emerso che i prezzi praticati ai due giapponesi non corrispondevano a quelli indicati nel menù. In effetti i prezzi indicati vanno dai 45 ai 65 euro escluse le bevande. Già che c'erano, i poliziotti del commissariato Trevi hanno richiesto i controlli sanitari da parte del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della Asl RmA, che ne ha disposto l'immediata chiusura per gravi carenze igienico sanitarie, dopo aver riscontrato problemi strutturali, ambienti sudici e frigoriferi non funzionanti. E sempre con la collaborazione della Asl Rma la polizia nel centro storico ha controllato altri cinque locali, per due dei quali sono scattati i provvedimenti di chiusura per gravi carenze igienico sanitarie, mentre gli altri tre sono stati sanzionati per violazioni sanitarie meno gravi.