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Timber!

Timber!

Questo era l'urlo con cui i boscaioli avvisavano dell'imminente caduta dell'albero che stavano abbattendo. Al suono ritmico delle asce e all'urlo "Timber!" furono disboscate immense foreste plurisecolari.

Ciò avveniva molto tempo fa e in un posto molto, molto lontano.

Oggi in Q5, a viale G.P. da Palestrina la scena si sta ripetendo, anche se in scala ridotta. Gli unici alberi di alto fusto del Q5, gli eucalipti dello spartitraffico, stanno cadendo, uno alla volta sotto i colpi inesorabili delle motoseghe.

Nessuno grida, nessuno guarda, a nessuno frega niente. Gli eucalipti cadono uno dopo l'altro e presto, forse già adesso che sto scrivendo, saranno meno di un ricordo. Spariti questi maestosi alberi ci rimarrà il sogno assolato del corridoio ecologico.

Salvatore Antoci

 

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Nessuna risposta

  1. davide ha detto:

    Che scandalo!! E questi sarebbero quelli che celebrano in ogni dove la bonifica ecc. ecc.? D'altronde non è la prima volta che l'assessore motosega fà tagliare gli eucalipti di bonifica…

    A chi davano fastidio dico io?? Tra Consorzio di Bonifica, comuni e privati frontisti delle strade provinciali, stanno facendo strage di eucalipti! Con che faccia tosta ci presentiamo all'associazione delle città di fondazione!

    Cmq sia, non rompete le palllee se poi il vento fà danni alle colture! Non rompete le palllee sui giornali con le    richieste di fondi per inesistenti calamità naturali!

    DAVIDE 

  2. Salvatore ha detto:

    All'interno dei limiti cittadini il Comune è sovrano. L'assessorato al verde pubblico può decidere di radere al suolo ogni albero che gli pare e piace e nessuno può fare nulla. Questo è quanto mi ha detto una nostra vicina agente della Forestale.

    Salvatore 

  3. lucari ha detto:

    ma qui si tratta di potatura o di taglio netto alla base?

    se è potatura, ben venga

     

  4. marcello ha detto:

    lucari ha scritto:

    ma qui si tratta di potatura o di taglio netto alla base?

    se è potatura, ben venga

     

     è potatura.

  5. Freddy ha detto:

     

    marcello ha scritto:

    lucari ha scritto:

    ma qui si tratta di potatura o di taglio netto alla base?

    se è potatura, ben venga

     

     è potatura.

     

    a Giugno?

    freddy

  6. Salvatore ha detto:

    Una potatura un tantino vigorosa (si chiama "capitozza") e per di più fuori stagione

    ma non solo potature: qui siamo in presenza di "ceppaia"

    altra potatura radicale

  7. Salvatore ha detto:

    Non ci sono più dubbi: non è potatura ma abbattimento.

    Spiace sempre vedere abbattere un albero (specie quando questo scoppia di salute) ma bisogna riconoscere che quegli alberi erano venuti sù senza alcun criterio, a distanza molto ravvicinata l'uno dall'altro e con le radici creavano seri problemi al marciapiedi e alla strada.

     

  8. Salvatore ha detto:

    Da Latina Oggi del 31 maggio 2008, pag 12


     LI STANNO facendo fuori uno dopo l'altro, incuranti di abbattere con quegli arbusti una testimonianza vivente di un passato per alcuni scomodo. Degli alti eucalipti che fino a qualche giorno fa svettavano imperiosi lungo via Da Palestrina in Q5 resta   ben poco. Tra pochi giorni non ne rimarrà proprio niente. Solo un tiepido ricordo pronto a scalfirsi nell'arco di qualche anno, o, forse più realisticamente, di qualche mese. Una «mattanza» che non poteva lasciare silente neanche una città sonnolenta come Latina. «E' uno sfregio. Questo è il simbolo della pianura pontina. Nessun paese civile abbatterebbe eucalipti che hanno più di 60 anni di storia. Non riesco a capire. Un'operazione del genere è sintomo di vandalismo, di ignoranza totale. Non so se al Comune se ne rendano conto» – spiegasgomenta una signora. Pure lo scrittore Antonio Pennacchi, noto per le sue posizione provocatorie, non può fare a meno del sarcasmo per commentare la surreale vicenda: «Pare che sia aperta la caccia all'eucalipto. Come ne vedono uno in giro per Latina gli sparano a bruciapelo. “Muori disgraziato!” In Q5 è una strage. Stavano lì dalla bonifica poverini». Superstiti dei tempi dei poderi quando furono importati dagli Stati Uniti per fare da fasce frangivento. «Anzi – continua ironicamente il  romanziere – operaio – erano l'unica nota lì in mezzo – in mezzo a quell'inurbazione anodina e straniante – che rendesse un minimo d'estetica alla città». Le loro denuncie non sono però le uniche. Tanti si sono fermati in queste ultime ore a chiedere delucidazioni all'azienda incaricata dal Comune dell'intero lavoro. «Sono pericolosi per le fogne. Non si sarebbe potuto fare altro» – si sono sentiti ripetere dagli addetti ai lavori. Spiegazioni che però non sembrano convincere del tutto. «Avrebbero potuto potarli un po' e non abbatterli come invece sta avvenendo» – protesta un altro residente. Sarà. Pian piano però la vita sembra tornare alla normalità. Le mamme portano i loro figli a spasso, altri escono dal lavoro nell'indifferenza generale. Come se quella strage non li riguardasse neanche per sbaglio. La città sta tornando indolente, colpevolmente muta di fronte ad uno sfregio che cancella nel bene o nel male una storia. La nostra storia.Federico Miola       

  9. marcello ha detto:

    Freddy ha scritto:

     

    marcello ha scritto:

    lucari ha scritto:

    ma qui si tratta di potatura o di taglio netto alla base?

    se è potatura, ben venga

     

     è potatura.

     

    a Giugno?

    freddy

    si possono tagliare perchè questi tipi di alberi non muoiono nemmeno se vengono rasati fino al suolo. vedere quanti ne nascono in giro.. in polonia tagliano gli alberi pure ad agosto

  10. Salvatore ha detto:

    Questa mattina, verso le ore 9:

  11. Salvatore ha detto:

    Finita al Q5, i boscaioli si sono trasferiti al Q4. Eccoli qui a VIale Paganini.

  12. lucari ha detto:

    Cari associati,

    certe cose anche se fanno male a vedersi, ritengo che siano necessarie, anzi spero che prendano in esame anche il taglio degli alberi morti che stanno in giro e in special modo quelli esistenti su via Montemezzi ex via lunga (già molte volte segnalati) dove questi toccano addirittura il fabbricato e, specialmente quando soffia il vento, sembra di tenerli in casa. Per loro il condominio, ha chiesto semplicemente la potatura.

    Per quelli morti, tipo Largo Tartini, o lo spartitraffico del centro Lestrella,  questi sono sicuramente da abbattere.

    Il verde è bello, gli alberi sono la vita ma, in città bisogna anche saperli tenere.

    E questo è il problema!

  13. Salvatore ha detto:

    a proposito degli alberi morti, l'assessore Guercio, scriveva personalemte su "Il Nuovo Territorio" del 17 febbraio 2009 a pag. 19 che "Per quanto attiene alle piante di pino dissecate si rappresenta che […] l’abbattimento di quest’ultime era già stato programmato ed avverrà nei prossimi giorni."

    Cosa intendete voi quando vi dicono "nei prossimi giorni"? Io intendo DOMANI; DOPODOMANI, forse la settimana prossima. Già il mese prossimo siamo fuori tempo massimo.

    L'assessore Guercio il 17 febbraio scorso ha detto che gli alberi secchi sarebbero stati tagliati "entro pochi giorni". Oggi 13 giugno 2009 gli alberi secchi non sono stati ancora tagliati.

    Salvatore

    http://www.parvapolis.it/ilterritorio170209.pdf

  14. davide ha detto:

    Era il 14 Marzo 2007, pochi mesi prima delle elezioni amministrative di LAtina, quando Guercio disse che nel secondo mandato avrebbe rimboschito la città con pini e querce, realizzando dei corridoi ecologici.

    Scrissi a Dicembre 2007 anche una news per ricordare quel fatto:

    http://www.q4q5.it/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=2014&forum=16&viewmode=flat&order=ASC&start=0

    Bene, comincio a pentirmi di aver rimacato quella cosa… Era meglio che se lo scordava…

    Quando uno dice che avrebbe rimboschito viali e vialoni di Latina attualmente privi di alberi voi a cosa pensate?? Io a Viale Vespucci, Via Veneto,  Via Monti Lepini (che ha solo pochi platani su un marciapiede per pochi metri, per il resto fà pietà..) oppure Via Piave…

    Nessuno di voi penserebbe a Viale Pierluigi da Palestrina ed al taglio degli eucalipti  di bonifica (o meglio dei superstiti della cementificazione della Q5).

    Bene, questi invece di intervenire prioritariamente sulle strade spoglie fanno tutt'altro!!

    Neanche per gli alpini hanno pensato di rifare come Dio comanda tutta la circovallazione ripristinando i vecchi pini della fondazione, abbattutti nel corso dei decenni sostituiti anarchicamente dove con platani, dove con tigli, dove con robinie e dove con oleandri…

    Insomma non solo tocca sorbirci l'anarchia dei marciapiedi, ma anche un'anarchia botanica che non ha eguali in nessuna città capoluogo d'Italia…

    Forse capisco perchè in quella intervista Grassucci disse: " Rivedremo gli eucalipti di bonifica??" E Guercio seccamente rispose: "No!".

    Ecco non rivedremo gli eucalipti di bonifica e neppure quelli che miracolosamente si erano salvati da 50 anni di assessorati al verde pubblico!

    DAVIDE