• Senza categoria

Gli Alpini sono andati via!

Non ho letto i giornali, non ho guardato la televisione, non ho ascoltato la radio; ho solo vissuto full immersion tre giorni di questa indescrivibile festa che è l’adunata degli Alpini! Non so nulla di quello che è ufficialmente successo, non ho sentito le dichiarazioni e i discorsi delle autorità, non ho sentito le stime sul numero dei partecipanti, non mi è giunta voce di nessun incidente… ho solo visto coi miei occhi una marea di Alpini sorridenti, goliardici, simpatici, ma soprattutto educati e dotati di un senso civico sconosciuto a noi latinensi. 

Alle 18.30 di oggi pomeriggio c’era un’aria di smobilitazione generale, le bancarelle stavano arrotolando la loro mercanzia invenduta mentre lunghe colonne di Alpini partivano verso i 4 punti cardinali; eppure non avevo mai visto il centro di Latina così pulito e ordinato. 

Questa è la dimostrazione lampante che il senso civico fa la differenza. Latina è normalmente una perenne discarica a cielo aperto, mentre oggi, dopo il passaggio degli Alpini, mi è apparsa per la prima volta in condizioni decenti. 

Ma torniamo a questa gente meravigliosa: persone di tutte le età che vengono da tutta Italia: dal Friuli alla Sicilia, dalla Sardegna alla Puglia. Gente che ha solo fatto un anno di naja insieme a gente che ha trascorso tutta la vita negli Alpini… ma tutti animati dallo stesso spirito. Quello spirito che ti fa sognare, ti fa battere forte il cuore, ti ripaga di tante frustrazioni, ti fa sentire orgoglioso di essere Italiano. Gente che non si vergogna di usare parole demodé come patriottismo, spirito di sacrificio, senso del dovere, spirito di corpo, senso di appartenenza, solidarietà, lealtà, rispetto… Gente fiera di far volare alto il Tricolore Italiano, di vestirlo persino, senza temere di essere "fuori moda".

Gente allegra e spensierata, eppure gente come noi, che ha una famiglia, un lavoro più o meno vacillante, un mutuo, e i tanti problemi più o meno impellenti di noi tutti. Gente nel pieno delle forze e gente paralizzata su una sedia a rotelle, eppure eccoli lì, col cappello in testa a sfilare… orgogliosi di quella penna nera, pronti a partire ogni volta che un’emergenza richiede la loro presenza, pronti a lasciare la famiglia e il lavoro per correre in aiuto di chi è nel bisogno. Ma pronti anche ad invadere pacificamente una città diversa ogni anno (Bergamo 2010, Torino 2011…)  per il piacere di ritrovarsi e di fare un po’ di sana baldoria. 

Che abisso tra l’allegra baldoria degli alpini e le oltragiose devastazioni degli ultras, tanto per dirne una. Gli Alpini prendono in consegna una città e, parafrasando Baden Powel, sembra che la loro parola d’ordine sia: lasciamo questa città un po’ megliore di come l’abbiamo trovata, mentre gli imbecilli, i cosidetti tifosi, sembra che traggono piacere solo dalle devastazioni e dal numero di vetrine rotte.

Un ultimo pensiero grato va ai militari in servizio attivo che ho conosciuto alla cittadella militare allestita all'interno del parco Mussolini. Uomini e donne in servizio ininterrotto dalla mattina alla sera per tre giorni consecutivi, sempre gli stessi, sempre la stessa faccia sorridente, sempre la stessa disponibilità. Ci riconoscevano ogni volta che io e mia figlia ci ripresentavamo per l'ennesima sciata o per l'ennesiama scalata. E avevano sempre una parola gentile per noi, così come ce l'avevano per tutti gli altri, persino con chi si avvicinava a loro con supponenza e scortesia. Che abisso tra questi Soldati e i tanti boriosi impiegati comunali che già all'apertura del loro ufficio hanno il muso lungo e trattano i cittadini a pesci in faccia e se hai la disgrazia di parlarci nel pomeriggio ti fanno venire voglia di emigrare all'estero! 

Io scelgo gli Alpini e li ringrazio per la meravigliosa lezione di vita che hanno saputo dare a me, ai miei figli e, spero, ai miei concittadini. A quelli almeno che si sono presi la briga di aprire la finestra e di guarare giù. Per chi ha deciso invece di restare tappato in casa o, peggio, di andarsene, gli Alpini resteranno solo un disagio. 

 

 

Salvatore

Potrebbero interessarti anche...

Nessuna risposta

  1. Freddy ha detto:

    Grazie Alpini e complimenti all'amministrazione comunale per aver deciso di realizzare questo storico evento!

    questa è la prima cosa che mi viene da dire………

    Per il resto non starei tanto a prenderrmela con NOI Latinensi, piuttosto cercherei di guardare avanti e pensare al futuro, capire che ogni persona che vive in questa città, che ci sia nata o meno, ha il dovere di fare qualcosa, consegnarla a propri figli migliore di come l'ha trovata.

    La vicenda degli Alpini mi ha insegnato molto, anch'io ho vissuto tre giorni intensi immerso nella folla a festeggiare. Latina non sembrava Latina, quella città troppo spesso triste era diventata quasi una Rio de Janeiro.

    Credo che questa festa ci abbia insegnato una cosa: TUTTO E' POSSIBILE….basta volerlo!

    E allora è arrivato il momento di pensare al futuro, a come inventarsi un appuntamento annuale (almeno) che metta Latina al centro dell'attenzione regionale e nazionale, un evento, una fiera, una sacra o qualsiasi altra cosa (vedi la festa del cioccolato a Perugia) che richiami turisti.

    Per quanto abbia criticato questa amministrazione e continuerò a farlo per le tante mancanze che ci sono state e (ahimè) credo ci saranno, devo dare atto della buona riuscita di questo evento e della coda positiva che si porterà negli anni.

    A Zaccheo, direi: ora che abbiamo messo in mostra il meglio che c'è a Latina, coprendo le vergogne (vedi il chiosco in Q4) facciomo si che per il prossimo appuntamento non si debba ricorrere alle "pezze" sulle strade, sulle facciate dei palazzi etc etc. e lavoriamo tutti insieme per costruire una città migliore, pronta ad ospitare altre feste (magari non così impegnative) affinchè la nostra città possa essere in futuro considerata una delle mete turistiche più ambite del centro sud d'Italia.

    Certo, sarebbe meglio avere l'Areoporto, il Porto, le Autostrade, la Metro (non quella prevista però), le Terme, etc etc, ma se anche si provvedesse soltanto a tagliare l'erba e tenere la città in una condizione dignitosa durante tutto l'anno, e ci si sforzasse di creare qualche evento che richiamasse attenzione, sarebbe già tanto e forse basterebbe ad evitare di essere considerata dalla maggior parte dei turisti: "una città di passaggio".

    Freddy

  2. si24 ha detto:

    Sono stata positivamente colpita anche dalla facilità che hanno nel dimostrare amicizia. Sono molto gioviali e disponibili al dialogo e amano molto raccontare di sè; sintomo del senso di appartenenza e dell'orgoglio per quello che fanno. Mi hanno chiesto a quale titolo ero presente alla manifestazione e non ho potuto che rispodere "semplice cittadina". Mi hanno spiegato che di solito vengono accolti e contattati dalle associani locali della città ospitante ad esempio le pro-loco, le acli, etc. cosa che a Latina pare non sia avvenuta. Perchè come al solito si è pensato alle cose "grandi" tralasciando l'accoglienza che anche le persone più umili meritavano. Comunque tutto sommato li ho visti contenti e hanno più volte ribadito il successo della manifestazione. Sono piaciuti a tutti i nostri "grandi viali" che in effetti potrebbero essere sfruttati per altre importanti manifestazioni!!! Speriamo!!

    Isabella

  3. Giovanni ha detto:

    GRAZIE ALPINI CI AVETE REGALATO DEI GIORNI INDIMENTICABILI.   GIOVANNI DELLE CAVE

  4. lucari ha detto:

    GRANDI E MITIIICIII!!!

    PECCATO CHE E' FINITA, CON LORO E' ANDATO VIA UN PIZZICO DI FELICITA'

     

  5. davide ha detto:

    Come detto, ho assistito il pomeriggio alla manifestazione. Sono entrato dalla zona di Gionchetto e parcheggiato là macchina là.

    Al di là della gente che è stata fantatisca, devo però ribadire alcune cose che ho visto e che ho letto, riguardo il cosidetto arredo urbano:

    1) Via Epitaffio, ieri in alcuni punti presentava ancora rami di pino ai lati della strada!

    2) La zona di gionchetto con il suo ponte che la collega alle 2 torri Ater e poi a Via Milazzo è stata totalmente lasciata in abbandono. Le scuole materne ed il nuovo giardino realizzato un anno (che solitamente sono sempre in ordine, quasi fosse un parco cottignoli Petrucci), in questi giorni erano totalmente invasi dalle sperpaglie.

    3) Ricordate il canale delle Acque Medie? Martedì dicevo che era in condizioni disastrate. Il venerdì era invece stato ripulito alla bella e meglio dal Consorzio di Bonifica. Peccato che proprio sull'argine del canale del ponte di Gionchetto erano ammassati frigoriferi ed ingombranti in bella mostra. E molti pullman erano parcheggiati a pochi metri di distanza…

    4) Ho letto che molti si sono lamentati che le aree erano invase da sterpaglie e si sono dovuti far aiutare dai residenti a tagliare l'erba… Anche sul Tg3 Lazio hanno detto questa cosa intervistando un alpino..
    Ora non si capisce se si riferissero ad aree pubbliche che dovevano essere attrezzate, o se erano altre aree pubbliche che gli alpini hanno occupato "abusivamente".

    5) Alcuni si sono lamentati per la carenza di cestini su Corso della Repubblica e Corso Matteotti. Su piazzale Carturan al termine della sfilata era un tappeto di bottiglie e cartoni.. Anche le aiuole erano un immondezzaio. In quella zona gli unici cassonetti erano i soliti 2 verdi ed uno bianco.

    6) A proposito di manutenzione, mi aspettavo un centro perfetto… Piazza Roma aveva l'erba non proprio rasata a zero (era alta 4-5 cm e le palme secche attaccate dal punteruolo rosso facevano brutta mostra di se).

    7) In generale (ma non ho visto borgo Piave), gli ingressi della città si sono presentati come al solito. Non è stato realizzato un viale alberato da nessuna parte (però i soliti marciapiedi arlecchino non ce li siamo fatti mancare).  L'unico ingresso degno di nota è stata via del Lido, che con i suoi platani e le sue  case decorose ha fatto fare bella figura, con gli alpini che usavano la bicicletta sulla pista ciclabile

    8) Belli anche i 2 ponti della Pontina (ma hanno voluto intonacare le pietre di Via Isonzo) e belli gli spartitraffico con ciottoli che richiamano Piazza del Popolo. Però l'Astral poteva e doveva fare di piu.
    I rilevati della pontina presentavano le solite sterpaglie, ed in alcuni punti rovi e acacie, specie nei pressi del vecchio sottopasso di accesso al Q4.
    Dovevano eliminare tutto quel degrado e piantumare arbusti ed essenze per le scarpate della Pontina (nel tratto incrocio di Viale Le Corbusier fino a borgo Isonzo).
    L'Astral e la Regione Lazio si sono sprecati, dando solo 200 mila euro per ridipingere i 2 ponti…

    9) Troppi ambulanti napoletani che vendevano magliette made in Napoli senza che la Finanza facesse nulla. A fine sfilata stavano contando gli incassi…

    DAVIDE

  6. davide ha detto:

    X Roccia

    Latina Oggi di domenica riportava la notizia che si finalmente l'Infopoint è stato utilizzato. Peccato però che non avevano materiali e brochure sui paesi della provincia, sia marini che collinari. Infatti molti alpini hanno chiesto questo materiale, ma non lo avevano! Avevano solo i percorsi e le notizie dell'adunata…

    Eh si, l'APT e il Comune di Latina non hanno avuto tempo per organizzarsi!

    A ritorno invece disagi per i treni, con una sola biglietteria attiva (e Trenitalia continua a snobbare la stazione di Latina). Inferocito un senatore della Lega!

    DAVIDE 

  7. Vincenzo ha detto:

    Ricordiamo l'evento con le immagini.

    Molto toccante è stato lo sfilamento della Regione Abruzzo

    Allegato: DSC08160.JPG

  8. marcello ha detto:

    Ah, i rami? quelli sono stati lasciati apposta per quelli che ci abitano. E poi, come già detto in precedenza all'autore della notizia: finalmente hanno asfaltato via epitaffio, per cui il medesimo non potrà più strillare al vento che sono stati sprecati o rubati i soldi che sono arrivati nelle casse del comune..

  9. davide ha detto:

    http://sfoglia.ilmessaggero.it/view.php?data=20090511&ediz=05_LATINA&npag=46&file=G_2094.xml&type=STANDARD

      Lunedì 11 Maggio 2009 Chiudi chiudi finestra
         
       
       
       
       
       
      di GIOVANNI DEL GIACCIO

    Si parte di buon mattino, tutti pronti alla fermata della navetta rosa a Borgo Santa Maria. Sono i vicentini, parlano dei bus e di quante persone possono starci dentro in piedi. Sarà un presagio. Passa una signora del borgo, ricorda le sue origini in provincia di Vicenza, racconta della comunità che c’è a Santa Maria ma anche il fatto che poi «s’è bastardà a rassa». Saluti veloci, arriva il bus. Destinazione via Isonzo, sopra ci sono già gli alpini di Padova e Treviso. Quando salgono i “nostri” si scambiano saluti chiamandosi proprio con il nome delle città. C’è chi pensa già a Bergamo 2010 e chi commenta l’organizzazione pontina. Altro presagio.
    Grande accoglienza, questo si evince, ma qualche problema con i servizi. Solo che gli alpini «si adattano, via, è una festa». C’è il tempo, il viaggio dura circa un quarto d’ora, di commentare anche ciò che si vede intorno. E nonostante gli sforzi fatti per sistemare il centro cittadino, quando si passa di fronte al Q/4 quello che colpisce sono i “palazzoni”: «S’è brutto qui». Come dargli torto? Dall’altra parte c’è l’ex Icos, un cantiere che sembra dimenticato. Viene notato anche quello. La destinazione cambia e il primo presagio si avvera. Si scende al ponte di via del Lido, l’autista è sbrigativo: «Da qui prendete altre navette, più avanti». Sarà una nuova disposizione. Il gruppo si incammina, salutano con il clacson i pullman delle varie sezioni che stanno raggiungendo il punto di raduno, mentre qui a piedi – tra bandiere e qualche lamentela per il trattamento subito – si arriva alla pensilina. Dove qualche vandalo ha compiuto uno dei suoi gesti, il vetro è in frantumi. E nessuno ha pulito o ha avuto il tempo di farlo. Due ragazzi di Udine non sanno come arrivare alla stazione, li aiutano due signore di Latina che aspettano la “blu” per arrivare in centro. Eccola la navetta ma è piena di gente, l’autista fa segno che ne sta arrivando un’altra ma è nella stessa condizione. E saranno così anche le successive due. Ci si incammina, l’altro presagio che si avvera è quello legato a un’organizzazione che su questo fronte sembra avere avuto qualche sbavatura. «Questa è una città lunga, servivano più mezzi sapendo che tanta gente era nei borghi» – è il commento unanime. E da via del Lido all’ammassamento? Circola qualche cartina, poche per la verità, ma grazie anche a qualche informazione dei residenti è facile trovare la strada. Passa adesso una navetta rosa. La ritroveremo in via Isonzo. Ma allora ci arrivava… Siamo stati sfortunati noi con un’autista che ci ha “provato” o c’è stata qualche incomprensione organizzativa? Il disservizio resta un mistero e ormai è ora di sfilare. Gli alpini si adattano.

     

  10. Kla ha detto:

    Salvatore ha detto: 

    Per chi ha deciso invece di restare tappato in casa o, peggio, di andarsene, gli Alpini resteranno solo un disagio. 

    Salvatore complimenti per la sicurezza di giudizio che dimostri nei confronti di alcuni e non pochi tuoi concittadini.

     

    Sei proprio certo che come dici tu che per chi ha deciso "di restare tappato in  casa o, peggio, di andarsene" gli Alpini resteranno solo un disagio? 

     

    Possono esserci state anche persone molto più contente dell'evento di molti che hanno preferito stare in strada pur di criticare ogni cosa o creare problemi.

    Possono esserci state persone che hanno avuto seri problemi e hanno potuto partecipare solo guardando l'evento in televisione.

    Possono esserci stati anche quelli che non erano intertessati alla raduno degli Alpini.

     

    Secondo me vanno rispettate tutte le scelte.

     

     

    Salutoni

     

     

  11. giucap ha detto:

    Caro Claudio, anch'io avevo pensato lo stesso ma avevo deciso di tenermelo per me. Ma visto che hai cominciato …

    Mi avevano colpito le affermazioni di Salvatore in primis perché provenienti da lui (non me lo aspettavo), ma anche perché io sono uno di quelli "o peggio" che se ne sono andati.

    Non cambia molto dove fossi (ho assistito ad una bellissima cerimonia piena di giovani di belle speranze, non solo per loro ma forse anche per tutti noi) in quanto avevo comunque deciso di evitare l'evento.

    Comincio a preoccuparmi sul serio "filosoficamente" del fatto che chi non segue l'opinione maggioritaria vada additato e giudicato.

    Personalmente non do alcun giudizio su coloro che frequentano parate militari o altre manifestazioni similari. A me non interessa, ma ciò non mi fa sentire né migliore né peggiore degli interessati. Ma forse è troppo chiedere un corrispondente rispetto in un Paese che si avvia a grandi passi verso il pensiero unico.

    Aggiungo per completezza che gli alpini mi fanno simpatia, forse per l'immagine (ma come si fa ad accomunare tante persone in un'unica immagine) goliardica e godereccia (mi son alpìn e me piase el vin!); ma tant'è, e non mi sento neanche di partecipare al tiro al piccione dei problemi, dei disagi e delle incompiute: dov'è la novità, un po' di cipria non cambia certo il volto di una città.

    Giulio

     

  12. davide ha detto:

    Sbaglio o la manifestazione è stata più sentita tra i discendenti dei coloni, e meno tra quelli arrivati a Latina nel dopoguerra dal Sud Italia e dalla Libia?

    Ovviamente ci sono le dovute eccezioni, tipo Salvatore, che non si può certo definire di origini nordiche, ma che da quel che leggo, è rimasto affascinato ed entusiasta della manifestazione.

    Sarà perchè Salvatore è un meridionale atipico, ha una mentalità aperta e rispettosa dell'ordine e della disciplina, una mentalità nordica potremmo dire?

    DAVIDE 

  13. davide ha detto:

    x Antonella

    La mia era una sensazione a pelle, ma come ho detto io non sò cosa è successo il venerdì sera e sabato sera per Latina. Venerdì mattina ho fatto un giro in macchina per Latina, zone periferiche comprese fino ad arrivare a Capoportiere e Foceverde.. voleva vedere che aria si respirava ed i vari attendamenti dove erano.

    Poi sono stato la domenica pomeriggio a vedere le ultime ore di sfilata, dopo aver seguito la mattina in televisione..

    Comunque è evidente che le eccezioni ci sono state da una parte e dell'altra, come il caso tuo e quello di Salvatore dimostrano chiaramente.

    Sul forum dell'ANA finora si leggono solo commenti positivi:

    http://www.ana.it/index.php?name=PNphpBB2&file=viewtopic&t=2010&start=0&sid=750142994a5d107e71ef0cdf4507ef3b

     DAVIDE

     

  14. davide ha detto:

    Assistendo alla sfilata, alla folla festante e gioiosa proveniente da tutta Italia, ho avuto come l'impressione che l'Italia intera riconoscesse la città di Latina come parte integrante  del Paese.

    Quel Paese che nel dopoguerra insieme ai vari benefici economici (Cassa per il Mezzoggiorno) era stato contemporaneamente ingrato, cercando quasi di voler nascondere questa città dal passato scomodo, quasi la considerasse una pecora nera da tenere ben nascosta.

    La cosidetta Damnatio  Memoriae, come più volte l'hà definita Zaccheo.

    Ecco a me la sfilata ha dato il senso di una pacificazione della città di Latina al resto d'Italia, di essere accolta nella comunità nazionale con pari dignità delle altre città.

    Quella dignità che mancava, e che spesso spingeva tanti a dire di abitare in provincia di Roma, o vicino Roma… ecco quel senso di vergogna  che spero in tanti dopo questa manifestazione non debbano più provare.

    DAVIDE 

  15. Salvatore ha detto:

    Kla ha scritto:

    …Salvatore complimenti per la sicurezza di giudizio…

     

    La stessa sicurezza di chi, pur essendo a molti chilometri di distanza da Latina, ha definito l'adunata degli Alpini adatta solo "…ai fanatici dell'amministrazione…" (e tralascio il resto).

    Con la mia frase (che alcuni di voi hanno trovata inopportuna) non volevo giudicare né tantomeno condannare chi ha deciso di non partecipare all'adunata; vi confesso invece che con quell'ultima frase mi sono voluto togliere, molto poco nobilmente, un fastidioso sassolino dalla scarpa. Tutto qui!

    Resto convinto che chi non ha voluto o potuto partecipare all'adunata ha perso l'opportunità (irripetibile a Latina) di conoscere un aspetto particolare del nostro Paese, ma lungi da me l'idea di voler spintonare alcuno verso il pensiero unico! Approfitto per chiedere scusa a chi si è sentito offeso o infastidito dalla mia frase.

    Salvatore

  16. Kla ha detto:

    Caro Salvatore, continui a non rispettare le scelte altrui, ovvero di coloro che per libera scelta hanno deciso di non partecipare al raduno degli alpini. Chi ti ha confidato privatamentre la sua scelta di non partecipare va rispettato oltrettutto se ti ha anche confidato le motivazioni della scelta. Le opinioni altrui possono non essere condivise ma dovrebbero essere sempre rispettate.

    Non è scontato che il raduno degli alpini debba piacere a tutti così come non  è scontato che chi ha fatto la scelta di non partecipare abbia perso una opportunità.

    Resto dell'opinione che bene ha fatto chi ha partecipato e sono contento per tutti quelli che hanno trovato il raduno una bella occasione per questa città, sono altrettanto contento per chi ha deciso di passare il fine settimana lontano da Latina proprio in concomitanza con lo svolgimento del raduno.

     Salutoni

     

     

  17. Mario41 ha detto:

    Non ho avuto ancora il piacere di conoscere Salvatore, ma penso di condividere pienamente i suoi pensieri.

    Per una persona cosi attiva nel sociale, nella comunità che , dalla mattina alla sera pensa, sempre di inventare qualche iniziativa per poter aggregare il quartiere, i suoi abitanti, talvolta, credo che  dentro di se pensi "ma chi me lo fa  fare" quando vede la indifferenza di tante persone.

    Sono i miei stessi pensieri, quando ho cercato di organizzare qualche iniziativa sociale.

    Vedere questa incredibile manifestazione sopratutto fatta di tanta gente umile, compatta, felice, che ogni anni si ritrova, per un Signore come Salvatore ritrova quell'entusiasmo che ogni tanto viene a mancare. 

    Purtroppo siamo abituati a vedere il centro deserto, una volta c'era il "giro di peppe"  oggi c'è solo il " giro dei gipponi", non siamo più abituati ad incontrarci a PIEDI. Anzi la confusione da fastidio  tant'è che non esiste neanche la festa del Patrono della nostra città.

    Grazie Alpini.

  18. Kla ha detto:

    Mario41 ha scritto:

    Per una persona cosi attiva nel sociale, nella comunità che , dalla mattina alla sera pensa, sempre di inventare qualche iniziativa per poter aggregare il quartiere, i suoi abitanti, talvolta, credo che  dentro di se pensi "ma chi me lo fa  fare" quando vede la indifferenza di tante persone.

    Sono i miei stessi pensieri, quando ho cercato di organizzare qualche iniziativa sociale.

     

    Caro Mario41 ti assicuro che sono anche i miei pensieri quando insieme a Salvatore presidente dell'associazione Quartieri Connessi, al direttivo dell'associazione (di cui faccio parte) e ad alcuni soci molto attivi cerchiamo in tutti i modi di coinvolgere le persone studiando continuamente nuove iniziative. Ultima iniziativa in ordine di tempo "VOLA IN ALTO CIVILTA' " che è arrivata alla seconda edizione.

    Se ci fossimo arresi alle prime avvisaglie di indifferenza di tante persone non saremo ancora insieme da oltre due anni.

    Ben vengano altre persone ad aiutarci a migliorare i nostri quartieri e conseguentemente la nostra città.

    Salutoni 

    Claudio Ennas

     

     

     

  19. Salvatore ha detto:

    Sulla pagina di Latina Oggi dedicata al " La Voce dei Lettori" ci sono 3 lettere che riguardano l'adunata degli Alpini.

    Salvatore

    Allegato: pag13lettere_(alpini).pdf

  20. Vincenzo ha detto:

    Il sindaco on. Vincenzo Zaccheo si è recato stamane all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina nel Reparto Rianimazione a far visita all'alpino Ido Giovannardi 67 anni di Bologna.
    L'uomo, era venuto a Latina per sfilare in occasione dell'82° Adunata Nazionale degli Alpini, ma lo scorso 8 maggio era stato ricoverato presso l'ospedale del capoluogo a causa di uno scompenso respiratorio.
    Effettuate tutte le cure del caso, questa mattina è partito con una autoambulanza alla volta dell'Ospedale Bellaria di Bologna (zona in cui risiede), per continuare le cure.
    Il sindaco non è voluto mancare al momento della partenza: "Devo rimettermi per l'adunata di Bergamo, così mi ha detto appena sono entrato. È incredibile la sua forza d'animo. Ha poi ringraziato Latina, che lo ha accolto ed ha accolto tutti gli alpini affettuosamente. Infine si è complimentato con i medici del Goretti per la loro professionalità".

    Vincenzo

     

  21. Vincenzo ha detto:

    Dopo la felice esperienza dell'isola pedonale, tra l'altro caldeggiata da molti concittadini anche tramite il sito http://www.facebook.com (oltre 300 iscritti in tre giorni) questa è la risposta dei commercianti:

    ISOLA PEDONALE, PALMIERI: COMMERCIANTI CONTRARI


    Martedì 19 Maggio 2009 13:34

    di MARCO BATTISTINI *

    Il presidente della commissione Attività produttive, Giancarlo Palmieri, ha espresso una posizione contraria all'isola pedonale. «Ho sentito il parere di tutti i commercianti del centro storico – ha sottolineato ieri mattina Palmieri – e sono contrari all'iniziativa. Da loro mi è giunto l'invito di difendere le loro esigenze. Non ci sono stati esercenti favorevoli all'isola pedonale. Io sarei d'accordo solo se ci fosse un progetto dietro l'esperimento preannunciato dall'amministrazione. Intendo dire, che non basta chiudere il centro alle auto. La gente non può accontentarsi di passeggiare nel deserto. Bisogna garantirgli delle attrazioni. Per esempio iniziative che rientrino nell'ambito dell'animazione, o della cultura. Se non si fa nulla, il centro rischia di diventare un cimitero».

    La decisa presa di posizione di Giancarlo Palmieri non può essere ritenuta di secondo piano, dal momento che il consigliere del Pdl ricopre la carica di presidente della commissione Commercio, deputata a decidere sui modi e sui tempi dell'esperimento. «Non si può decidere di imporre l'isola pedonale dal giorno alla notte – ha detto Palmieri – gli esercenti vanno ascoltati. Per esempio sarebbe necessario un allargamento delle attività, più spazi per i bar, attrazione per i bambini. L'introduzione di iniziative rivolte alla musica o al folklore. Io sono pronto a fare le barricate. Il centro verrebbe ucciso, e l'isola diventerebbe una minaccia per le poche attività commerciali rimaste. E poi ricordo a tutti che abbiamo già provato a chiudere il centro ai tempi di Corona e di Redi. Fu un fallimento. Se davvero Zaccheo vorrà fare altrettanto, si troverà contro un fedele alleato come me».

    Proprio stamane è prevista una seduta in commissione Commercio, con all'ordine del giorno la proposta dell'isola pedonale in centro. Si preannuncia uno scontro, dal momento che Gianni Chiarato, il presidente della commissione Lavori pubblici e componente della commissione Commercio è l'ispiratore della proposta dell'isola pedonale permanente. «Su questa posizione sono d'accordo tutti gli esponenti della maggioranza – ha affermato Chiarato – ad ogni modo faremo comunque una riunione fra le forze che sostengono l'amministrazione per pianificare». Palmieri permettendo. (* Il Tempo 19-05-2009)