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il tombino “riparato”

Il 18 aprile scorso, durante la pulizia dell'Oasi Verde, era stato trovato un grosso tombino scoperto e molto pericoloso. Si era provveduto a segnalare il pericolo con dei pali e col nastro rosso e bianco, e si era poi segnalato il tutto a chi di competenza. Dopo 18 giorni (e qualche sollecito) ecco che oggi il tombino viene riparato. 

Ci sarebbe da rallegrarsi, ma i motivi per mugugnare sono tanti, almeno 4 direi. 

1) Cominciamo dal tempo impiegato: vi sembra ragionevole che per porree rimedio ad un grave pericolo debbano trascorrere 18 giorni? a me no!

2) Proseguiamo col materiale usato: vedete quella roba bianchiccia spalmata intorno al tombino? Ebbene, non è quello che dovrevve essere, ossia sabbia e cemento, ma è un prodotto chiamato KC1 a bassissima resistenza meccanica che si usa per gli intonaci, ma assolutamente inadatto in questa circostanza.

3) Che ci fanno questi due pezzi di cemento abbandonati sul posto? Dopo che hanno riparato il tombino, non potevano (dovevano!) portarseli via? Chi altri dovrebbe venire per completare l'opera?

Per quanti anni rimarranno qui questi due pezzi di cemento? Quante lame di tagliaerba romperanno?

4) Il tombino rotto di Via Cherubini (scoperto e segnalato insieme a quello dell'Oasi Verde) non è stato riparato.

Ancora una volta l'unica cosa a regola d'arte a Latina è la sciatteria.

Salvatore

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