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Quartieri Connessi scrive a Guercio

Egregio assessore Guercio, 

Il Comune di Latina ha intrapreso un progetto dal costo di 230.000 euro volto a riqualificare alcune strade dei nostri quartieri. Nel dettaglio apprendiamo che saranno piantumati  371 alberi e precisamente: 87 esemplari di platano; 41 di mirabolano; 75 di acero riccio; 89 di liquidambar; 5 di robinia pseudoacacia; e 74 di tiglio europeo. 

Il cantiere, aperto già da alcune settimane, sta eliminando la flora esistente che consiste principalmente di alberelli di robinia pseudoacacia ibridata. Noi plaudiamo alla eliminazione di questa specie infestante e poco adatta all’ambiente urbano ma al contempo restiamo perplessi dinanzi all’intenzione di mettere a dimora 5 nuove robinie. 

  • Che senso ha estirpare delle robinie per poi piantarne altre?
  • Perché ci si ostina a piantare la robinia pseudoacacia, specie notoriamente infestante, poco resistente al vento e che presenta altre problematiche, quando esistono diverse specie arboree più adatte all’ambiente urbano?

Per questo motivo Le chiediamo di rinunciare a piantare i 5 alberi di robinia pseudoacacia e di sostituirli con alberi di altra specie, ad esempio platani occidentali, liquidambar o una qualsiasi quercia autoctona. Perché non ripiantare ad esempio le bellissime sughere come quelle superstiti, giunte a noi prima della bonifica, fra il canale Gorgolicino e via dell’Agora? 

Approfittiamo della sua attenzione per ricordarLe inoltre che dopo la piantumazione occorre dedicare molta attenzione alla manutenzione. Non vorremmo che il Corridoio Ecologico Urbano facesse la stessa misera fine di Largo Cimarosa, dove nella primavera del 2007 sono state piantate 8 querce e nel corso dell’estate successiva ne sono state lasciate morire di sete ben 7, pervenendo ad una percentuale di insuccesso del 87,5%, un vero record negativo! 

I "cadaveri" delle querce stanno ancora lì, muti testimoni, mentre nessuno ha sentito l’esigenza di rimpiazzare gli alberi con nuovi esemplari, nonostante le nostre ripetute segnalazioni. Valga per tutte la  lettera dell’8 gennaio scorso (nostro protocollo n. 1/09P) con cui avevamo segnalato a codesto Assessorato molti problemi attinenti il verde pubblico del Q4 e del Q5. 

Ci pregiamo di ringraziarLa per la Sua attenzione, restiamo a disposizione per fornire il supporto condiviso che Ella dovesse richiedere e porgiamo distinti saluti.

 

 
Allegato: Lettera a Guercio.pdf

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Nessuna risposta

  1. davide ha detto:

    Caro Salvatore,

     Latina ormai è una città devastata sotto tutti i punti di vista… Cementificazione, obbrobri edilizi, degrado ed immondizia, verde urbano trasandato…
    Negli ultimi 3 anni mentre le palme venivano divorate dal punteruolo rosso nessun consigliere comunale si è incaxxato, nessuno ha portato il problema in consiglio comunale, nessuno ha chiesto conto di quanto è costato smaltire le decine di palme morte…
    Neanche gli alpini sono riusciti nel miracolo di far piantare qualche palma. Pensiamo a piazzale Prampolini, dinanzi lo stadio, dove è stata fatta tabula rasa… nessuno ha pensato di ripiantare quelle palme..
    Ma d’altronde questa è città di lottizzazioni… Guardate i marciapiedi.. in ogni incrocio convergono 4 marciapiedi di differente tipo.. dove c’è l’asfalto, dove le betonelle, dove il travertino, dove i sampietrini…
    Ma l’ufficio ai lavori pubblici non è uno solo? Non dovrebbe esserci una certa omogeneità di materiali? Stessa cosa per le piante sui marciapiedi… Ogni via è costellata da diversi tipi di alberi, dove platani, dove tigli, dove pini, dove robinie…
    Nel Q4-Q5 questo è ben visibile… Ogni condominio ha piantato sui marciapiedi gli alberi che più gli aggradavano… Alcuni non hanno fatto neanche quello! Hanno lasciato gli spazi desolatamente vuoti….
    Cmq Salvatore, sarebbe bello se si facesse un vero rimboschimento dell’Oasi Verde, piantando sughere, querce, farnie, lecci e pini.
    Tutte alberi autoctoni del territorio… Ma io non ci credo… Questi che stanno al comune sono capaci di farti un bosco di platani, o di robinie!
    Eppoi i tigli…. un’alberaccio a crescita lentissima e dal portamento goffo… Niente a che vedere con la maestosità di un pino o di una quercia, o con l’eleganza e la bellezza di un leccio..
    Senza consideare che dove gli alberi erano maestosi e creavano ombra, non si è esitato a capitozzarli a colpi di motosega (vedasi il caso da codice penale dei platani di Via Emanuele Filiberto al Nicolosi, o quelli dei giardini di Via Don Morosini, vicino il grattacielo Pennacchi).

     
    DAVIDE

  2. Kla ha detto:

    Questa mattina a causa delle forti raffiche di vento al parco Petrucci Cottignoli è accaduto ciò che era prevedibile, ovvero alcuni rami degli eucalipto hanno ceduto alla forza del vento che li ha lettereralmente scaraventati al suolo. Fortuna ha voluto che non ci siano state persone sotto agli alberi altrimenti le coseguenze sarebbero state ben più gravi.

    Tutto questo era prevedibile in quanto ed in particolare la pianta di ecalipto (ma non solo) necessita di programmate potature che oltre a favorire una buona salute delle piante serve anche per scongiurare la caduta di rami più deboli che si fratturano anche in presenza di scarse raffiche di vento. Noi dell'associazione Quartieri Connessi abbiamo da tempo segnalato all'assessorato all'Arredo Urbano che anche alcuni eucalipto che si trovano nelle immediate vicinanze delle abitazioni  dovrebbero essere potate per evitare danni a cose ma soprattutto a persone.

    Ho avvisato telefonicamente il sig. Pino Bagnato responsabile della cooperativa Tartaruga che gestisce per conto del Comune il parco. Lo stesso mi ha chiesto la cortesia di chiudere il parco mentre lui avrebbe segnalato la cosa a chi del Comune ha la competenza delle potature e della sicurezza.

    In questi casi credo sia opportuno abbondare nelle segnalazioni, pertanto chiedo cortesemente a Freddy di inviare allo sportello del cittadino una e-mail con la documentazione fotografica dello scenario che i residenti si sono trovati davanti agli occhi e che allego di seguito:

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    Claudio Ennas

  3. Baol ha detto:

    Al parco Petrucci Cottignoli oggi, a causa della caduta dei rami ben documentata dalle fotografie scattate da Claudio, c'è stato un momento di seria preoccupazione, quando dei ragazzini sono entrati nel parco inconsapevoli del pericolo, fortunatamente degli adulti li hanno invitati ad uscire, e dal condominio di fronte qualcuno ha detto di aver avvertito i vigili urbani… non so se poi i vigili si siano recati sul posto perché una volta chiuso il cancello del parco siamo andati via, in ogni caso alcuni rami si sono spezzati ancora, davanti a noi. Non c'è dubbio che questi alberi necessitano di potature drastiche, perché la fragilità dei rami diventa maggiore tanto più crescono in altezza e ciò accade per gli altri eucalipto presenti nei nostri quartieri lungo le strade, adiacenti alle costruzioni, che non sono stati mai potati e presentano un aspetto più che trascurato. La pericolosità è palese.

    PS. Dopo tutti questi giorni ancora non ho visto alcun intervento di pulizia dei rami caduti nel parco Cottignoli Petrucci, che resta chiuso. Possibile che bastano alcuni rami caduti per lasciare un parco chiuso per giorni? Bisogna solo portare via dei rami e tagliare quelli spezzati… tutto si blocca alla minima difficoltà, è incredibile!