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Una citta’ col trucco

L'adunata degli Alpini a Latina

Nella smorfia napoletana il numero 82 significa “la tavola imbandita”. E' un caso, ma il raduno di maggio è la 82^ edizione della festa del glorioso corpo degli Alpini, che, a dispetto della cabala, sono oramai diventati nel sentimento comune e per le attività che compiono, portatori di pace ed armonia, non certo grandi mangiatori!Il significato del numero è attribuibile, piuttosto, all'organizzazione dell'evento da parte dell'Amministrazione comunale, che rischia di trasformarsi nell'ennesima occasione sprecata per la città e per un'abbuffata per pochi.Fino ad oggi, oltre a qualche festone, un paio di strade asfaltate e alcuni marciapiedi, si è visto ben poco. In compenso, si è annunciato tanto, con pomposità, come al solito. Ha ragione Tilde Lucchetti. L'esempio dei lavori in piazza della Libertà è significativo: si sradicano piante, si installa un costosissimo travertino bianco (che non c'entra niente con la città di fondazione), ma resteranno solo i costi esorbitanti per manutenzione e pulizia.Qualcuno cerca di far passare per “grande evento” la risistemazione e la cura delle aree verdi o il ripristino degli zampilli delle fontane. Forse non sa che queste attività costituiscono ordinaria manutenzione e che, se il risultato della manifestazione fosse solo una risistemazione temporanea qualche panchina e un po' di cestini, si tratta di un vero e proprio spreco. La città non ha bisogno di essere “truccata”, ma di programmazione e non solo dal punto di vista urbanistico, ma soprattutto nel suo sistema economico e sociale, perché mentre si taglia qualche prato e si imbandierano le strade, le fabbriche chiudono, l'agricoltura è al collasso e l'indebitamento dei cittadini cresce.Il nostro sindaco gioca a fare il sarto parlando di una città ricucita, si scopre esperto di make-up imbellettando il centro. Insomma è la conferma che in fondo l'amministrazione vuole costruire un set cinematografico, per far vedere all'esterno qualcosa che non c'è, mentre a noi rimangono le quinte di cartone, dietro le quali si nasconde solo desolazione. Se c'è il trucco, c'è l'inganno, e qualcuno dovrebbe occuparsi di svelare il tranello.Il rischio vero è che ha pagare l'indigestione della grande abbuffata siano come al solito i cittadini, mentre qualcuno, invece di vigilare, resta a guardare.

Giuseppe Pannone

 

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Nessuna risposta

  1. Salvatore ha detto:

    Oggi mi sento più malizioso di te, Antonella, e temo che il maquillage sia solo il pretesto per rimpinguare tante tasche amiche. Pretesto a doppio strato, quindi per un ignobile fine ultimo.

    Salvatore 

  2. Salvatore ha detto:

    Era un "maliziosa" inteso in senso buono, contrapposto a tanti che evidentemente questa "malizia" non ce l'hanno e  continuano a bersi le favole che sgorgano abbondanti dal palazzo.

    Salvatore