Nelle città civili c’è una squadra di manutenzione (che da adesso chiamerò SM) costantemente all’opera. Bastano un paio di persone con un furgoncino o con un’Apetta che girano per la città e fanno tutti quei lavoretti di manutenzione necessari per tutelare il decoro della città e per assicurarne il buon funzionamento. Cade un segnale stradale? La SM lo raddrizza; si stacca una mattonella? La SM la riattacca; il vento spezza il ramo di un albero? La SM lo rimuove; si rompe un tombino? La SM lo ripara. Subito, lo stesso giorno in cui si è rotto, non il giorno dopo, o il mese dopo, o l’anno dopo, o il lustro dopo, o il decennio dopo! SUBITO!

  

La SM, girando per la città si accorge da sola delle cose che non vanno e le ripara. Poi c’è l’esercito di dipendenti pubblici (a cominciare dai Vigili Urbani) i quali appena notano un qualcosa che non va lo segnalano immediatamente alla SM che interviene prontamente. Se qualcosa dovesse sfuggire alla SM, ai Vigili Urbani e all’esercito di dipendenti pubblici, qualsiasi cittadino fa una segnalazione allo Sportello del Cittadino che avvisa la SM, che interviene prontamente. E i cittadini vengono ringraziati per le segnalazioni.

  

Questo nelle città civili. Ma Latina, lo sappiamo, non è certo una città civile. A Latina un segnale stradale che cade, può rimanere a terra per anni, un tombino rotto può  rimenare rotto per decenni. Nel frattempo, mentre l’esercito di dipendenti pubblici che paghiamo coi nostri soldi non riesce a tirare su un segnale stradale, mentre i politici che abbiamo eletto sono manifestamente incapaci di governare l’ordinaria amministrazione, mentre in degrado ingoia la città, ecco che siamo costretti ad assistere ai vergognosi concorsi di idee per opere faraoniche che non si faranno mai, e i nostri soldi vengono ignobilmente sprecati in disegni, plastici, mostre e convegni.

  

Stanchi di tanta sciatteria, questa mattina una piccola delegazione di Quartieri Connessi ha indossato i panni della latitante SM. Ecco il resoconto:

  

Io e Stefano ci siamo dati appuntamento alle ore 09:10 in Via Respighi, davanti a quella che secondo le promesse elettorali di Zaccheo dovrebbe oggi essere una Caserma dei Carabinieri pienamente funzionante. Ma sorvoliamo sulle bugie e concentriamoci sull’operato di questo surrogato di SM.

  

Indossati i giubbotti ad alta visibilità, ci siamo portati su Via Nascosa, dove c’era un segnale stradale da ripristinare. Il 1° maggio scorso avevamo già fatto la segnalazione allo sportello del Cittadino, ma, giunti sul posto, abbiamo constatato l’inadeguatezza e l’inefficienza del nostro mastodontico apparato comunale: il segnale era ancora a terra.

 

 

Ci siamo quindi messi al lavoro. Ecco il buon Stefano Bassetti:

 

Pochi minuti di lavoro e il segnale stradale è andato al suo posto.

Poi ci siamo spostati di pochi metri, abbiamo recuperato un altro segnale stradale e lo abbiamo messo a posto.

 

 

Altri 100 metri più in là, ed ecco un altro segnale stradale abbattuto: abbiamo ripristinato pure questo.

Terminata la nostra opera (circa mezzora di lavoro) abbiamo smesso i panni della SM e ci siamo recati al bar per un meritato caffé. Qui abbiamo incontrato Claudio Ennas che, dopo il caffé,  ci ha portati a vedere un altro angoletto di delizioso degrado urbano.

Via Malipiero, angolo Via Lulli: qui prima delle elezioni amministrative del 2007 sono stati collocati alcuni giochi, ma da allora nessuno è più passato, nemmeno per tagliare il fieno. Il degrado è totale.

Sul marciapiedi c’è un tombino rotto. Qualche "genio" del Comune, invece di riparare il tombino (circa 20 minuti di lavoro e E 10,00 di spesa) ha preferito segnalare il pericolo con questo micidiale tondino di ferro pronto ad infilzare un passante o un ciclista o un motociclista che dovesse caderci sopra:

Abbiamo quindi tolto il pericoloso tondino e abbiamo proseguito nella nostra esplorazione. Ecco il degrado del parco giochi:

Ma, aspettate un attimo, cos’è quel segnale stradale in mezzo al fieno?

Abbiamo raccolto il segnale, con pazienza abbiamo indossato nuovamente le vesti della SM e abbiamo sistemato anche questo nella sua sede, dall’altra parte della strada.

 

 

Che fatica essere cittadini di una città incivile!

Salvatore Antoci