• Senza categoria

Approvato il progetto definitivo di Rio Martino, entro marzo la gara di appalto

Latina (05/02/2009) – La giunta ha deliberato questa mattina la messa in sicurezza della bocca d'accesso al Canale Rio Martino, approvando, così il progetto definitivo per un importo complessivo di 2.727.492,02 euro.
Tale intervento è inserito nel programma triennale delle opere pubbliche approvato dal Consiglio provinciale il 19 dicembre 2008.
In precedenza venivano incaricati alla redazione del progetto l'ing. Alberto Noli e l'ing. Davide Saltari.
Il costo dell'opera grava sul bilancio 2008 della Provincia di Latina ed andrà in gare entro marzo prossimo.
I lavori prevedono la messa in sicurezza della foce e l'intera riqualificazione dell'area del porto di Rio Martino attraverso:
– la realizzazione di nuove opere foranee di protezione dal moto ondoso (a tipologia a gettata),
– la dismissione degli esistenti moli guardiani con conseguente sistemazione del tratto terminale del canale di Rio Martino in prossimità della foce a mare,
– la realizzazione su entrambe le sponde del canale di una banchina di attracco di navi veloci che effettueranno i collegamenti tra Latina e le isole pontine.
Il progetto riguarda le nuove opere di armatura della foce e sostanzialmente ricalca l'impostazione del "Progetto Porto Canale Rio Martino" oggetto di Conferenza dei Servizi del 13 ottobre 2006 nell'ambito della quale furono acquisiti tutti i necessari pareri e consensi.
L'attuale sbocco a mare del canale di Rio Martino rappresenta un classico esempio di "foce armata" di vecchia concezione essendo contraddistinta da due moli ortogonali alla linea di riva che si protendono in mare per circa 80 metri (rispetto all'attuale linea di riva) raggiungendo profondità comunque inferiori a 2 metri sul livello del mare.
Nel tratto terminale, il canale di Rio Martino è storicamente utilizzato come accosto da innumerevoli imbarcazioni di piccole e modeste dimensioni ed è classificato come porto-canale-rifugio (autorità marittima competente Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio).
Occorre però considerare che le basse profondità presenti in corrispondenza dell'imboccatura rendono difficoltose le attuali condizioni d'accessibilità in presenza di eventi di moto ondoso anche di modesta entità. Tenuto conto dei limitati fondali in prossimità dell'esistente imboccatura questa è spesso coinvolta dalla linea dei frangenti con il rischio di pericolosi rovesciamenti delle imbarcazioni transitanti e collisioni delle stesse contro i moli.
L'adozione di scogliere di protezione dal moto ondoso con mantellate in massi naturali scaturisce da considerazioni sia tecniche sia ambientali. Infatti, la presenza di bassi fondali di tipo sabbioso, la possibilità di realizzare le scogliere con mezzi terrestri, operando in avanzamento verso le maggiori profondità e i minimi impatti visivi hanno portato alla scelta dell'opera "a gettata" come la migliore per la realizzazione di nuove opere foranee di armatura e di difesa dello sbocco a mare del canale di Rio Martino.
Inoltre la foce del canale navigabile di Rio Martino soffre d'altri inconvenienti, come la scarsa protezione nei riguardi della penetrazione del moto ondoso che costringe le piccole e medie imbarcazioni ospitate ad ormeggiare nel tratto più interno ad una maggiore distanza dall'imboccatura. Oppure l'interrimento (deposito di terra fatto dall'acqua) nella parte antistante la foce armata del canale, che forma una barriera dovuta all'azione contrastante delle moto ondoso incidente e della corrente fluviale.
L'idea di progettare un'opera di difesa, a basso impatto ambientale, scaturisce quindi dall'antica "vocazione nautica" del canale di Rio Martino, che si è sempre manifestata, nonostante la povertà delle infrastrutture ed il ridotto pescaggio, in una fiorente attività diportistica (nautica minore), per questo il miglioramento dell'accessibilità al porto canale consentirà un migliore e maggiore sfruttamento dell'infrastruttura.
Si è quindi ritenuto opportuno proporre la realizzazione di interventi volti al miglioramento sia delle condizioni di navigabilità che di agitazione ondosa nella zona retrostante l'imboccatura, introducendo una differente configurazione delle opere di difesa dal moto ondoso e la sistemazione del tratto di raccordo immediatamente restante la foce.
"Il mare che costeggia il territorio della nostra provincia – commenta il Presidente Armando Cusani – non deve essere veicolo di degrado o di pericolo ma deve diventare, con la sua gestione, uno dei fiori all'occhiello di quest'amministrazione. Con questo progetto la Provincia di Latina ha voluto dare una seconda chance a Rio Martino e alla sua foce. Abbiamo voluto investire sul canale puntando su un restyling a 360 gradi e partendo dalla messa in sicurezza della foce dal moto ondoso che oggi è da ostacolo all'attracco di piccole imbarcazioni costrette ad ormeggiare nel tratto più interno dell'imboccatura. Nella fase di progettazione si è fatto riferimento alle indicazioni fornite dalla carta geologica d'Italia. I nuovi "moli convergenti" dello sbocco a mare consentiranno di poter effettuare un ingresso e un'uscita delle imbarcazioni più agevole. Ma l'intera riqualificazione degli attuali moli di sbocco a mare del canale Rio Martino, oltre a ridurre le attuali condizioni di rischio per le manovre dei natanti sia in ingresso che in uscita assicurerà anche il recupero ambientale e paesaggistico di un'area che oggi subisce un forte degrado.
La Provincia nel realizzare le opere sarà attenta alla difesa dell'ecosistema e della biodiversità della foce, non solo per evidenziare la sua anima ecologista, ma anche per esaltare le bellezze naturali di una zona troppo spesso sottovalutata dal punto di vista paesaggistico".
"Con l'approvazione del progetto definitivo della messa in sicurezza della bocca di accesso al canale di Rio Martino – afferma Salvatore De Monaco -, la Provincia ha voluto dimostrare e sottolineare l'importanza dello sviluppo dei lidi pontini.
Oggi i cittadini di Latina per raggiungere le isole dell'arcipelago pontino e prendere il traghetto hanno la necessità di recarsi a Terracina, San Felice, Formia o addirittura "sconfinare" ad Anzio, nella provincia romana. Domani, grazie anche alla costruzione della banchina per attracco di navi veloci, la distanza tra il capoluogo e le isole sarà notevolmente ridotta.
Il progetto per la riqualificazione di Rio Martino non vuole essere una misura tampone per arginare l'azione di degrado della zona, – conclude De Monaco – è invece un investimento per dare alla foce oltre un'importanza strategica per il turismo e il trasporto via mare anche un nuovo aspetto per esaltarne la bellezza paesaggistica".

Potrebbero interessarti anche...

Nessuna risposta

  1. Mario41 ha detto:

    Allegato: Rio_Martino.jpg

    Dobbiamo ammettere che una volta non facevano solo chiacchere.!!

  2. stefano ha detto:

    Latina (05/02/2009) – La giunta ha deliberato questa mattina la messa in sicurezza della bocca d'accesso al Canale Rio Martino, …

    – A casa mia la messa in sicurezza significa "manutenzione" e quindi solo ricostruzione dell'esistente.

    ….I lavori prevedono la messa in sicurezza della foce e l'intera riqualificazione dell'area del porto di Rio Martino attraverso:
    – la realizzazione di nuove opere foranee di protezione dal moto ondoso (a tipologia a gettata),
    – la dismissione degli esistenti moli guardiani con conseguente sistemazione del tratto terminale del canale di Rio Martino in prossimità della foce a mare,

    – Infatti si tratta di sola "manutenzione"

    – la realizzazione su entrambe le sponde del canale di una banchina di attracco di navi veloci che effettueranno i collegamenti tra Latina e le isole pontine.

    – Navi Veloci? Tipo Grimaldi o Costa? Ma mi faccia il pacere! Neanche da Formia, dove c'è un porto serio, partono le Navi Veloci per le isole Pontine.

    Il progetto riguarda le nuove opere di armatura della foce e sostanzialmente ricalca l'impostazione del "Progetto Porto Canale Rio Martino" ….

    – Quindi più meno come prima.

    ….L'attuale sbocco a mare del canale di Rio Martino rappresenta un classico esempio di "foce armata" di vecchia concezione essendo contraddistinta da due moli ortogonali alla linea di riva che si protendono in mare per circa 80 metri (rispetto all'attuale linea di riva) raggiungendo profondità comunque inferiori a 2 metri sul livello del mare.

    – Una nave in due metri di fondale?


    Nel tratto terminale, il canale di Rio Martino è storicamente utilizzato come accosto da innumerevoli imbarcazioni di piccole e modeste dimensioni ed è classificato come porto-canale-rifugio (autorità marittima competente Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio).

    – Una nave in un porto canale rifugio?

    Occorre però considerare che le basse profondità presenti in corrispondenza dell'imboccatura rendono difficoltose le attuali condizioni d'accessibilità in presenza di eventi di moto ondoso anche di modesta entità. Tenuto conto dei limitati fondali in prossimità dell'esistente imboccatura questa è spesso coinvolta dalla linea dei frangenti con il rischio di pericolosi rovesciamenti delle imbarcazioni transitanti e collisioni delle stesse contro i moli.
    L'adozione di scogliere di protezione dal moto ondoso con mantellate in massi naturali scaturisce da considerazioni sia tecniche sia ambientali. Infatti, la presenza di bassi fondali di tipo sabbioso, la possibilità di realizzare le scogliere con mezzi terrestri, operando in avanzamento verso le maggiori profondità e i minimi impatti visivi hanno portato alla scelta dell'opera "a gettata" come la migliore per la realizzazione di nuove opere foranee di armatura e di difesa dello sbocco a mare del canale di Rio Martino.
    Inoltre la foce del canale navigabile di Rio Martino soffre d'altri inconvenienti, come la scarsa protezione nei riguardi della penetrazione del moto ondoso che costringe le piccole e medie imbarcazioni ospitate ad ormeggiare nel tratto più interno ad una maggiore distanza dall'imboccatura. Oppure l'interrimento (deposito di terra fatto dall'acqua) nella parte antistante la foce armata del canale, che forma una barriera dovuta all'azione contrastante delle moto ondoso incidente e della corrente fluviale.
    L'idea di progettare un'opera di difesa, a basso impatto ambientale, scaturisce quindi dall'antica "vocazione nautica" del canale di Rio Martino, che si è sempre manifestata, nonostante la povertà delle infrastrutture ed il ridotto pescaggio, in una fiorente attività diportistica (nautica minore), per questo il miglioramento dell'accessibilità al porto canale consentirà un migliore e maggiore sfruttamento dell'infrastruttura.
    Si è quindi ritenuto opportuno proporre la realizzazione di interventi volti al miglioramento sia delle condizioni di navigabilità che di agitazione ondosa nella zona retrostante l'imboccatura, introducendo una differente configurazione delle opere di difesa dal moto ondoso e la sistemazione del tratto di raccordo immediatamente restante la foce.

    – La relazione tecnica dice che occorre fare manutenzione  e poco più. Rimuovere la sabbia e posizionare le barriere frangi flutti perchè le inbarcazioni possono rovesciarsi entrando o uscendo dal canale, rifare le sponde della foce e magari una nuova pavimentazione delle banchine.

    "Il mare che costeggia il territorio della nostra provincia – commenta il Presidente Armando Cusani – non deve essere veicolo di degrado o di pericolo ma deve diventare, con la sua gestione, uno dei fiori all'occhiello di quest'amministrazione. Con questo progetto la Provincia di Latina ha voluto dare una seconda chance a Rio Martino e alla sua foce. Abbiamo voluto investire sul canale puntando su un restyling a 360 gradi e partendo dalla messa in sicurezza della foce dal moto ondoso che oggi è da ostacolo all'attracco di piccole imbarcazioni costrette ad ormeggiare nel tratto più interno dell'imboccatura. Nella fase di progettazione si è fatto riferimento alle indicazioni fornite dalla carta geologica d'Italia. I nuovi "moli convergenti" dello sbocco a mare consentiranno di poter effettuare un ingresso e un'uscita delle imbarcazioni più agevole. Ma l'intera riqualificazione degli attuali moli di sbocco a mare del canale Rio Martino, oltre a ridurre le attuali condizioni di rischio per le manovre dei natanti sia in ingresso che in uscita assicurerà anche il recupero ambientale e paesaggistico di un'area che oggi subisce un forte degrado.

    – Insomma si sta spacciando l'ordinaria manutenzione per la realizzazione di un grande porto per l'attracco di navi veloci (tipo Civitavecchia).

    …."Con l'approvazione del progetto definitivo della messa in sicurezza della bocca di accesso al canale di Rio Martino – afferma Salvatore De Monaco -, la Provincia ha voluto dimostrare e sottolineare l'importanza dello sviluppo dei lidi pontini.
    Oggi i cittadini di Latina per raggiungere le isole dell'arcipelago pontino e prendere il traghetto hanno la necessità di recarsi a Terracina, San Felice, Formia o addirittura "sconfinare" ad Anzio, nella provincia romana. Domani, grazie anche alla costruzione della banchina per attracco di navi veloci, la distanza tra il capoluogo e le isole sarà notevolmente ridotta. …

    – A me sembra di ricordare che giugno ci saranno le elezioni Provinciali …

  3. Mario41 ha detto:

    San Pinocchio – Patrono di tutti i politici-

  4. davide ha detto:

    X Stefano

    1) Fatemi capire, questo progetto è quello famoso che si trascina dal lontano 1993?

    2) Sbaglio o verranno demoliti i moli guardiani realizzati durante la bonifica, per farne altri di 80 m a forma semicorcolare??
    Ma l'erosione della duna di Sabaudia in questi anni, ed in questi giorni non ha insegnato niente? Gli stessi moli creati alla foce del canale Moscarello a Foceverde nel 2005, hanno creato una fortissima erosione nel tratto a sud..
    Dunque ancora si insiste con opere in massi, pennelli e cose varie che aggravano ancor di più l'erosione, anzichè provvedere a ripopolare i fondali marini di posidonia ed installare i blocchi di cemento sul fondo della Tecnoreef, per impedire la pesca a strascico illegale sotto costa (che distrugge la posidonia)

    3) Per quanto riguarda l'ambiente circostante al canale che si farà? E' provista la pulizia dei due canali di bonifica paralleli al Rio Martino ed invasi dai rovi da anni?
    E' prevista la demolizione del rudere dell'ex Ristorante Pesce d'oro e riqualificazione con materiali appropriati (vi ricordo che siamo in pieno parco del Circeo) del parcheggio fatto di breccia?

    4) E' prevista la riqualificazione e valorizzazione dei resti archeologici della Villa Romana posta sul lato di Sabaudia?

    DAVIDE

  5. stefano ha detto:

    Io ho commentato solo la notizia evidenziando le contraddizioni che ci sono nel comunicato stampa.
    Posso solo immaginare quali assurdità avrei trovato se avessi in mano il progetto.

    Saluti

    Stefano