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Abuso di potere

In questi ultimi tempi, soprattutto nella nostra città, si è spesso sentito parlare di senso civico e percezione del livello di sicurezza. Sulla base di queste premesse, la vicenda accadutami il giorno 17 dicembre contribuisce a delineare il grave clima di insicurezza ed ingiustizia che si percepisce percorrendo le nostre strade.

 

Nel giorno suddetto, alle ore 9 del mattino, mentre accompagnavo le mie figlie, una di 3 anni e l’altra di 1, all’asilo, venivo fermato da una pattuglia della Polizia Municipale di Latina. Il motivo della “prepotente” intimazione a fermarmi era scaturito dal fatto che il sottoscritto aveva avvisato, con il clacson della propria vettura, gli agenti che nel commettere un’infrazione con la propria auto di servizio mi avevano tagliato la strada causando quasi una collisione.

 

Per meglio precisare il comportamento degli agenti è bene stabilire i luoghi: il tratto di strada in cui si è svolta la vicenda è Viale Le Corbusier, all’incrocio con Via Zanetti (per intenderci, la strada che proviene dall’ex sede universitaria ed arriva al Centro Commerciale Latina Fiori). Ebbene, come molti ignorano, su quell’incrocio vige una segnaletica orizzontale (frecce BLU e ROSSA) che impone, prima di approssimarsi al semaforo, di spostarsi sulla sinistra. Successivamente, è consentito reinserirsi sulla corsia di destra dove, però, vige l’obbligo di svolta a destra (freccia VERDE) e, quindi, l’assoluto divieto di proseguire la marcia verso Via Zanetti/Viale Le Corbusier. Stante la segnaletica che prosegue più avanti (per intenderci, all’altezza della piccola rotatoria posta a delimitazione del centro dell’incrocio [freccia GIALLA]), i veicoli che legittimamente proseguono dritti debbono incanalarsi in un’unica corsia che incrocia, gioco forza, la traiettoria di chi illegittimamente prosegue la propria marcia su Viale Le Corbusier.

 

Ora, appare di tutta evidenza che chiunque si avveda dell’imminente collisione con un veicolo, legittimamente azioni il clacson per richiamare l’attenzione dell’altro conducente. Si badi bene, non stiamo parlando del classico strombazzamento continuato e fastidioso dell’isterico di turno, bensì di un singolo impulso del clacson.

 

La risposta degli agenti è stata quanto mai repentina: il molestatore di turno andava bloccato e redarguito anche con la minaccia della redazione di un apposito verbale di contravvenzione per violazione dell’articolo 156 del codice della strada (uso dei dispositivi di segnalazione acustica). Ebbene, è giusto il caso di ricordare agli agenti, in particolar modo a quello dei due meno ragionevole, che proprio l’articolo da egli citato legittima l’uso del clacson al fine di evitare gli incidenti ed in occasione di imminente pericolo. Non so pensare a quale situazione più pericolosa di quella da costoro causata aggiungendo il fatto che trasportavo con me le mie figlie, regolarmente collocate nei seggiolini (a norma di legge). Vorrei ulteriormente precisare che ho fatto immediatamente presente agli agenti dell’abuso che stavano compiendo raccogliendo la comprensione di solo uno di loro e non già del conducente della pattuglia. In ultimo è bene che costoro sappiano il grave stato di ansia che hanno ingenerato nelle mie figlie che hanno pianto perché vedevano il proprio papà in balia di due persone che, come ben sa soprattutto la più grande, sono preposte a mantenere l’ordine pubblico anche ricorrendo a misure di fermo delle persone.

 

La morale di questa vicenda è che troppo spesso chi in questa città è preposto al controllo della legalità e correttezza civica dei comportamenti non costituisce un valido esempio da seguire; inoltre, non è raro che vestiti dell’autorità che un determinato tipo di divisa gli consente, determinate persone ne abusano ponendo in essere non solo comportamenti non certo civici ma addirittura la commissione di reati penalmente perseguibili.

 

 

E' opportuno dare il più ampio risalto alla vicenda al fine di evidenziare quelli che sono comportamenti inidonei ad ingenerare un clima di fiducia e senso di protezione nei confronti di chi è preposto a tutelare l’ordine e la legalità.

 

Dott. Giovanni Catania

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Nessuna risposta

  1. Giovanni ha detto:

     Sono a sua   completa disposizione  questi abbusi di potere  vanno stroncati con tutte le nostre forze  cordialmente ————— delle cave

  2. il_vice ha detto:

    Grazie Giovanni, ci contavo sulla tua comprensione. D'altro canto per chi come te è impegnato quotidianamente nel promuovere la sicurezza stradale, sentire che l'impegno di chi dovrebbe tutelarci è profuso nella direzione sbagliata deve essere un ulteriore segnale che di lavoro da fare ce n'è ancora molto.

    Colgo l'occasione per complimentarmi pubblicamente con la vostra associazione per l'istituzione del nuovo numero verde; questo è un ulteriore passo per avvicinare quelle persone che si sento smarrite quando, purtroppo, una tragedia le colpisce all'improvviso.

    Un caro saluto.

  3. Pippo ha detto:

    Dott. Catania,

    ho letto il suo articolo e devo dire di non essermi stupito. Purtroppo devo ammettere che laddove esista un sistema di di autoreferenziazione come quello che esiste a Latina, senza alcun controllo e verifica di rispondenza ai requisiti, lì si genera un chaos, e si giustificano azioni come queste.In particolare, il servizio di Polizia Municipale, peraltro tra i piú gettonati su questo sito, dovrebbe essere un servizio che, come atanti altri, dovrebbe essere soggetto a verifiche di rispondenza ai requisiti che lo generano. Chi valida il loro operato? Esistono dei "commissari esterni" che in incognito valutano i logo comportamenti e ne redigono una forma di valutazione di tipo "funzionale"? Inoltre, se anche volessimo considerare le nostre lamentele su questo sito, come su altri, valide ai fini di segnalazioni alle autorità competenti, sappiamo se vi siano azione di tipo correttivo? Non vogliamo conoscere le punizioni, chiaramente, ma intendo semplicemente dire che costoro, nel ruolo che ricoprono e nella posizione che viene chiesta loro di assumere, non si possono permettere di agire in quel modo.
    Consiglio di farsi un giro presso altre regioni d'Italia, ed allora si noterà l'ordine, l'iniziativa volta alla identificazione delle azioni da mettere n atto per il bene della comunità senza essere sollecitati da loro supervisori (iniziativa? che parola, chissà se fa parte del loro modo di operare). Purtroppo si sarebbe da parlare per ore, e non è il caso di farlo qui.

    Comunque, comprendo il suo sdegno sono – per quanto possibile –  solidale con lei.

    Un saluto

    Pippo

  4. Salvatore ha detto:

    Caro Gianni,

    l'episodio di cui sei stato vittima è degno delle più corrotte repubbliche delle banane. L'abuso di autorità è tipica dei paesi incivili.

    I Vigili di Latina che non fermano una macchina neanche se l'autista si mette a fare i testa-coda in mezzo ad un incrocio su cui sta transitando una scolaresca, ecco che diventano subito degli sceriffi dalla "pistola facile" quando si tratta di difendere l'indifendibile. Guai infatti a fargli notare che loro stessi stanno violando la legge (perchè di questo si tratta, se le cose sono andate come da te descritte); diventano immediatamente "americani" e fanno il "controllo dinamico"  ( http://www.q4q5.it/modules/news/article.php?storyid=1163&highlight=controllo%20staticoche tanto sarebbe invece necessario per perseguire le migliaia di automobilisti incivili che rendono pericolosissime le nostre strade e non per abusare del proprio potere.

    Salvatore

  5. Stevejo ha detto:

    Caro Gianni, 

    hai tutta la mia comprensione. La parte più difficile, forse, è stata dover poi spiegare la situazione alle tue due figlie.

    Che poi un'altra cosa che mi fa rabbia è che ci vedono molto bene quando si tratta di attaccarsi a simili sciocchezze (stando, tra l'altro, dalla parte del torto), ma ci vedono malissimo quando vanno per le strade del centro, e vedono miriadi di auto parcheggiate in doppia fila, sui marciapiedi, davanti a passi carrabili.

    In questi casi non si degnano proprio di fermarsi.

    Oggi sono andato in centro in bicicletta. Il bello era superare le altre macchine ferme in lunghe file…il brutto era dover fare lo slalom tra le machcine in doppia fila. E dove erano i vigili urbani? Possibili che neanche una pattuglia passi per il centro durante il giorno?

    UN saluto a tutti,

    Stefano

  6. Guzzi850 ha detto:

    Spero con tutto il cuore che siate così solerti nell'evidenziare il comportamento scorretto anche delle altre forze dell'ordine e non come mi sembra esserci un certo timore reverenziale. E' facile prendersela con chi viene considerata l'ultima ruota del carro. Aspetto con fervore che venga dato seguito a queste segnalazioni e che soprattutto mi facciate sapere, una volta recati presso il comando dei CC o in questura o alla stradale, SE siete stati ricevuti dal DIRIGENTE.

     

    Un cordiale saluto da chi il proprio dovere cerca di farlo, da chi ringrazia quando un cittadino gli concede la precedenza, da chi chiede scusa se fa una cavolata per strada, da chi ammette d'aver sbagliato.

     

    PS. tutte le auto del comando sono dotate di sistema GPS che le localizza millimetricamente…a buon intenditore…

     

    pps. Un sincero augurio a tutti di buone feste da chi è ancora alle prese con quale sacco deve mettere la spazzatura :).

  7. Salvatore ha detto:

    Caro Guzzi850,

    io non penso affatto che la Polizia Municipale sia l'ultima ruota del carro. Anzi!

    Buon Natale.

    Salvatore

  8. il_vice ha detto:

    La scomparsa della notizia dalla TOP TEN mi aveva fatto sfuggire questo commento al quale sento di dovere una pronta, precisa ed energica risposta.

    Al di là di avere la sensazione di rispondere a discorsi già fatti di persona ("a buon intenditor …" v. http://www.q4q5.it/modules/news/article.php?storyid=3371) in primis chiariamo che per me i vigili urbani non sono "figli di un Dio minore" … almeno che non vogliano farlo credere loro perchè così gli è più comodo giustificare alcune mancanze.

    Il mio comportamento, come ho avuto occasione di dire nel colloquio con il comandante (giusto?), sarebbe stato identico se avessi avuto a che fare con la POLIZIA DI STATO o con i CARABINIERI … etc etc. Infatti, io non ho "redarguito" i vigili, bensì ho suonato per impedire che la mia auto e l'auto della PM entrassero in collisione a seguito della manovra scorretta di quest'ultima.

    Il fatto che le auto siano dotate di GPS mi fa molto piacere; se ci sono dati disponibili che possano smentire la mia versione sono pronto a tutte le conseguenze del caso nonché a formulare doverose scuse pubbliche … ma non credo che verrò mai smentito da tali dati … anzi!!!

    Riguardo al ricevimento da parte di un dirigente: ho raccontato l'episodio ad un mio caro amico maresciallo del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri e lui, a sua volta, mi ha raccontato che una volta è capitata anche a lui una situazione del genere (anche se diversa nelle modalità … soprattutto perché lui era chi aveva intimato l'alt e non il contrario). Ebbene, senza annoiare i lettori con la cronistoria di quell'evento, la considerazione che faceva era che il Comandante provinciale (all'epoca il Colonnello Agovino) nel ricevere una lamentela di un cittadino per l'operato dei suoi uomini aveva chiesto a questi ultimi di giustificarsi dell'accaduto non minimizzando affatto l'accaduto.

    Dunque, quello che percepisco io da questa situazione è che questo atteggiamento non è in voga nei vigili urbani. Sicuramente lo è dai Carabinieri … e chissà gli altri come si comportano. Debbo dedurre, dunque, che allora sono i vigili che vogliono distinguersi dagli altri (almeno dai Carabinieri) inducendo probabilmente il cittadino nella falsa percezione che essi sono di "rango inferiore".

    Giovanni Catania