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Arriva la guida per la bicicletta a norma europea

Arriva la guida per la bicicletta a norma europea

 http://www.asaps.it/?url=showpage.php?id=19400&categoria=News&sottocategoria=Notizie%20brevi&pubblicazione=04.10.2008

E' arrivata la guida che definisce le norme tecniche comuni per la sicurezza delle biciclette europee. Attualmente i Paesi dell'Ue hanno regole nazionali disomogenee e questo crea svantaggi alla produzione, confusione tra gli operatori del settore e tra i consumatori al momento dell'acquisto del prodotto. Inoltre una bici venduta in Italia non poteva essere adatta ad altri mercati e viceversa. 

"Hai tutte le ruote a posto" è il titolo della guida dell'UNI, l'Ente Nazionale Italiano di Unificazione che, in collaborazione con ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) e con il coinvolgimento di FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) ha gestito la segreteria del Comitato tecnico europeo che ha elaborato le norme, coordinandone l'attività. Le due ruote "a norma" sono facilmente riconoscibili in quanto devono riprodurre, in punti visibili e in modo indelebile, il numero della norma europea di riferimento, il nome del fabbricante o del responsabile della distribuzione.

Ecco i numeri di riferimento: UNI EN 14764 "Biciclette da città e da trekking – Requisiti di sicurezza e metodi di prova" UNI EN 14765 "Biciclette da ragazzo – Requisiti di sicurezza e metodi di prova" UNI EN 14766 "Mountain bike – Requisiti di sicurezza e metodi di prova" UNI EN 14781 "Biciclette da corsa – Requisiti di sicurezza e metodi di prova"  Le norme forniscono i requisiti necessari per la fabbricazione delle biciclette e definiscono i metodi di prova da eseguire in laboratorio, per testare i vari modelli.

In estrema sintesi, le norme per la qualità e la sicurezza delle biciclette europee stabiliscono ad esempio: resistenza delle selle, che vengono sottoposte ad una prova di fatica; stabilità dello sterzo, che deve sopportare almeno il 25% del peso della bicicletta e del ciclista e deve essere libero di ruotare di almeno 60° in ogni lato dalla posizione diritta e non deve presentare punti rigidi; prove su strada, risultando stabile in frenata, in curva e in sterzata; prestazioni di frenata: una bici da corsa a norma che viaggia in condizioni di asciutto alla velocità di 25 km/h deve arrestarsi entro 6 metri, utilizzando entrambi i freni, mentre sul bagnato, a una velocità di 16 km/h, lo spazio di frenata deve essere al massimo di 5 metri; caschi protettivi: quelli a norma europea hanno il numero di riconoscimento e la sigla CE e devono riportare anche il nome o il marchio del fabbricante, l'anno e il trimestre di fabbricazione.

La guida indica anche le caratteristiche che devono avere i caschi a norma: <>devono essere leggeri, ventilati, facili da mettere/togliere, utilizzabili con gli occhiali, rivestiti internamente con materiali non irritanti; non limitano la capacità uditiva; l'ampiezza del campo visivo deve essere almeno pari a 105° in orizzontale, 25° verso l'alto e 45° verso il basso; la larghezza del sottogola deve essere almeno di 1,5 cm per evitare il rischio di taglio e di strangolamento  Se si volesse portare in bici un bambino di età compresa tra i 9 mesi e i 5 anni, è necessario munirsi di un seggiolino sicuro, cioè che presenti i seguenti requisiti, definiti dalla norma UNI EN 14344: I seggiolini vengono classificati in base al peso del bambino e al loro posizionamento: da 9 a 22 kg è la capacità di trasporto di quelli montati dietro il ciclista, da 9 ad un massimo di 15 kg è quella per i seggiolini montati tra manubrio e sella. Le estremità, gli angoli, le sporgenze devono essere arrotondate, ripiegate o protette con un rivestimento in plastica o similare per evitare il rischio di ferite. Particolare attenzione va anche prestata alle parti piccole componenti il sedile, che possono essere staccate e ingerite dai più piccoli.

C'è, infine, il decalogo dei consigli FIAB: Considerarsi alla pari di tutti gli altri mezzi circolanti, quindi con gli stessi diritti e doveri Indossare il casco Controllare costantemente il perfetto funzionamento dei freni, delle luci, dei catodriottidi, del campanello e dei pneumatici Inviare segnali precisi e in anticipo agli altri utenti della strada Restare sempre vigili nel traffico Non passare mai con il semaforo rosso Cercare di non percorrere strade dissestate o molto trafficate Attenzione alle rotonde, indicare la propria direzione di marcia alzando il braccio sinistro Rendersi sempre ben visibili Attenzione alle rotaie  Da help_consumatori a tua bicicletta è a norma oppure vuoi comprarne una che lo sia? E' arrivata la guida che definisce le norme tecniche comuni per la sicurezza delle biciclette europee.

Attualmente i Paesi dell'Ue hanno regole nazionali disomogenee e questo crea svantaggi alla produzione, confusione tra gli operatori del settore e tra i consumatori al momento dell'acquisto del prodotto. Inoltre una bici venduta in Italia non poteva essere adatta ad altri mercati e viceversa.  "Hai tutte le ruote a posto" è il titolo della guida dell'UNI, l'Ente Nazionale Italiano di Unificazione che, in collaborazione con ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) e con il coinvolgimento di FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) ha gestito la segreteria del Comitato tecnico europeo che ha elaborato le norme, coordinandone l'attività. Le due ruote "a norma" sono facilmente riconoscibili in quanto devono riprodurre, in punti visibili e in modo indelebile, il numero della norma europea di riferimento, il nome del fabbricante o del responsabile della distribuzione.  

Ecco i numeri di riferimento: UNI EN 14764 "Biciclette da città e da trekking – Requisiti di sicurezza e metodi di prova" UNI EN 14765 "Biciclette da ragazzo – Requisiti di sicurezza e metodi di prova" UNI EN 14766 "Mountain bike – Requisiti di sicurezza e metodi di prova" UNI EN 14781 "Biciclette da corsa – Requisiti di sicurezza e metodi di prova"  Le norme forniscono i requisiti necessari per la fabbricazione delle biciclette e definiscono i metodi di prova da eseguire in laboratorio, per testare i vari modelli. In estrema sintesi, le norme per la qualità e la sicurezza delle biciclette europee stabiliscono ad esempio: resistenza delle selle, che vengono sottoposte ad una prova di fatica; stabilità dello sterzo, che deve sopportare almeno il 25% del peso della bicicletta e del ciclista e deve essere libero di ruotare di almeno 60° in ogni lato dalla posizione diritta e non deve presentare punti rigidi; prove su strada, risultando stabile in frenata, in curva e in sterzata; prestazioni di frenata: una bici da corsa a norma che viaggia in condizioni di asciutto alla velocità di 25 km/h deve arrestarsi entro 6 metri, utilizzando entrambi i freni, mentre sul bagnato, a una velocità di 16 km/h, lo spazio di frenata deve essere al massimo di 5 metri; caschi protettivi: quelli a norma europea hanno il numero di riconoscimento e la sigla CE e devono riportare anche il nome o il marchio del fabbricante, l'anno e il trimestre di fabbricazione.

La guida indica anche le caratteristiche che devono avere i caschi a norma: <>devono essere leggeri, ventilati, facili da mettere/togliere, utilizzabili con gli occhiali, rivestiti internamente con materiali non irritanti; non limitano la capacità uditiva; l'ampiezza del campo visivo deve essere almeno pari a 105° in orizzontale, 25° verso l'alto e 45° verso il basso; la larghezza del sottogola deve essere almeno di 1,5 cm per evitare il rischio di taglio e di strangolamento  Se si volesse portare in bici un bambino di età compresa tra i 9 mesi e i 5 anni, è necessario munirsi di un seggiolino sicuro, cioè che presenti i seguenti requisiti, definiti dalla norma UNI EN 14344: I seggiolini vengono classificati in base al peso del bambino e al loro posizionamento: da 9 a 22 kg è la capacità di trasporto di quelli montati dietro il ciclista, da 9 ad un massimo di 15 kg è quella per i seggiolini montati tra manubrio e sella.

Le estremità, gli angoli, le sporgenze devono essere arrotondate, ripiegate o protette con un rivestimento in plastica o similare per evitare il rischio di ferite. Particolare attenzione va anche prestata alle parti piccole componenti il sedile, che possono essere staccate e ingerite dai più piccoli.

C'è, infine, il decalogo dei consigli FIAB:

Considerarsi alla pari di tutti gli altri mezzi circolanti, quindi con gli stessi diritti e doveri

Indossare il casco

Controllare costantemente il perfetto funzionamento dei freni, delle luci, dei catodriottidi, del campanello e dei pneumatici

Inviare segnali precisi e in anticipo agli altri utenti della strada

Restare sempre vigili nel traffico

Non passare mai con il semaforo rosso

Cercare di non percorrere strade dissestate o molto trafficate

Attenzione alle rotonde, indicare la propria direzione di marcia alzando il braccio sinistro

Rendersi sempre ben visibili

Attenzione alle rotaie  

 

Da help_consumatori

 

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Nessuna risposta

  1. gidepau ha detto:

    OTTIMO ,..sarebbe bello anche sapere dall' Europa se la monorotaia del Translohr e' omologata e se e' CORREDATA dai certificati UNI ISO ETC.ETC. ho SERISSIMI DUBBI CH ESISTA UNA QUALCHE OMOLOGAZIONE ..tradotto…….. la monorotaia del Translohr deve avere caratteristiche tecniche di NON INVASIVITA' E PERICOLOSITA' PER PEDONI,BICICLETTE,MOTOCICLI,SCOOTER,SCOOTERONI , MOTO ETC.ETC. CI SIAMO ATTREZZANDO PER SCOVARE QUESTI DOCUMENTI , QUALCUNO del forum RIESCE AD AVERLI ? INTANTO OSSERVATE DA QUESTO FILMATO COME SI CADE A PADOVA A CAUSA DELLA MONOROTAIA.

                                           http://it.youtube.com/watch?v=r-4zs5KpVk0

    SALUTI A FREDDY E A TUTTI VOI

    DA PADOVA

    Gino De Pauli