si voleva alla vigilia del briefing, un piano di delocalizzazione di una parte dei nomadi stanziali nella Capitale.

Il Presidente Armando Cusani nel suo intervento ha affermato che decisioni così delicate ed importanti devono necessariamente passare preventivamente al vaglio della discussione di tutte le rappresentanze istituzionali del territorio e non essere calate dall’alto.

La Provincia di Latina, ribadiva il Presidente Cusani, ha una lunga tradizione di solidarietà umana e di antica accoglienza, oltre a servitù militari e civili e troverebbe qualche difficoltà nello spiegare ai cittadini di accettarne altre.

Con tutto il rispetto dei nomadi, ai quali va comunque individuato e consegnato uno spazio fisico dove poter vivere liberamente.

La Provincia di Latina non è preparata ad accogliere i nomadi della Capitale, come non può e non deve essere considerata aprioristicamente un sobborgo di Roma.

L’incontro di questo pomeriggio è stato oltremodo utile perché – conclude il Presidente Cusani – se la Regione Lazio applicasse la leale collaborazione, come si dovrebbe adottare nelle tante questioni che riguardano il territorio pontino, i problemi troverebbero soluzioni veloci ed utili e limiterebbero l’allarme o il conflitto sociale