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Ma allora ho sempre sbagliato…

Quando ho scoperto che c’era un’associazione chiamata Associazione Tuscolana di Astronomia della quale condividevo gli scopi, mi sono iscritto: adesso scopro che, per omaggio alla democrazia, dovevo chiedere invece che essa si sciogliesse per rifondarsi con me al suo interno, o che quantomeno tutti coloro che si erano associati mi presentassero una giustificazione scritta (regolarmente autografata da entrambi i genitori senza eccezioni per gli ottuagenari) per aver osato costituire il sodalizio senza che io ne fossi stato preventivamente informato.
Prima di andare da un notaio a firmare delle carte che sancissero la loro voglia di stare formalmente insieme nella persecuzione di uno scopo, dovevano passare alcuni mesi a parlare in giro della loro idea di associare gli appassionati del cielo stellato, e solo una volta interpellati tutti i futuri potenziali iscritti porre mano alla burocrazia seguendo le indicazioni di tutti…
Quei maledetti, invece, son voluti andar subito dal notaio, senza chiedermi niente a me, e nemmeno a tanti altri miei amici che oggi sono loro soci…

Forse lo hanno fatto perche’ qualsiasi associazione nasce in questo modo? Perche’ cosi’ e’ nato il Touring Club Italiano (oggi migliaia di soci, 115 anni fa una manciata di nobili e alto-borghesi davanti a un notaio), cosi’ e’ nato il WWF, cosi’ e’ nata l’ARCI, cosi’ sono nati tutti i sodalizi che esistono sulla faccia democratica della Terra?

Io sinceramente non capisco…
Pero’, dato che preferisco di gran lunga la “cultura del fare” alla “cultura del parlare”, la chiudo qui e non proseguo oltre le mie riflessioni su una questione che gia’ altre stimate persone hanno bollato per quello che e’: lana caprina…
Torno a “fare” associazionismo: progettare iniziative, portarle avanti, trarne soddisfazione (sia che si sia il Vicepresidente, sia che si sia una delle ultime ruote del carro: non cambia assolutamente nulla, visto che di stipendi nel no-profit non ne girano…); molto meglio di tanto “parlare”, che alla fine porta solo via tempo ed energie, e invece anche in questo settore bisognerebbe imparare a ridurre gli sprechi!!!

Cordialmente,
Paolo Ferretti

PS: ultima chiosa, parafrasando un popolare proverbio:
“Colui che non ha sbagliato, e’ colui che non ha fatto”…
Nel mondo dell’associazionismo, “fare” e’ indispensabile!

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