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Carcere di Latina Comunicato Stampa

In occasione del sopralluogo alla casa circondariale di Latina, il consigliere regionale di An Fabrizio Cirilli, è ritornato ancora una volta a tuonare, sulle gravi problematiche che affliggono la struttura. Questa mattina, di fatto, l’esponente di An alla Pisana si è recato presso il carcere del capoluogo per illustrare le linee della delibera regionale inerente l’emendamento di 70.000 euro, da lui proposto in sede di legge finanziaria 2006 e destinato alla casa circondariale di Latina per ovviare, almeno in parte, alle gravi carenze della struttura. Nel corso della visita, di fatto, Cirilli ha rimarcato ancora una volta la disastrata condizione del carcere, della quale, purtroppo, ci si accorge solo quando si verificano episodi di cronaca. “Purtroppo – afferma Cirilli – ci si accorge che esiste un carcere al centro della città, tra l’altro tra i peggiori in Italia per carenze strutturali e di personale, soltanto dopo il verificarsi di gravi episodi. E’accaduto in occasione del black-out di qualche anno fa e in occasione dello sciopero dei detenuti di quest’estate. Dopo questi episodi, come una prassi ormai consolidata, tutti provvedono a rilasciare dichiarazioni di immagine che parlano di riqualificazione, spostamento ecc. La realtà è invece diversa. Al di là delle ‘pezze’ che sono riuscito a mettere io in questi anni attraverso finanziamenti regionali, con una delibera di giunta del 2004 con la quale sono stati stanziati 38.000 euro e con il recente emendamento di 70.000 euro per l’area trattamentale (quella legata ai servizi) per il carcere di Latina nessuno si è degnato di muovere un dito”. A legittimare la polemica di Cirilli, poi, sono anche i recenti dibattiti in sede di consiglio regionale proprio sulla situazione delle carceri del Lazio, nel corso dei quali è emerso che la provincia di Latina, a fronte di un numero di abitanti secondo solo a quello di Roma, si ritrova con un solo carcere e per di più alle prese con gravissime carenze strutturali. Ma nonostante questo… “Come ho avuto modo di riferire anche in sede di consiglio regionale, grazie ai parlamentari locali, a Rieti verrà realizzato un nuovo carcere, nonostante le condizioni di quello attuale siano molto meno gravose di quelle che riguardano il carcere di Latina e per il quale non si intravedono prospettive. Nella struttura di via Aspromonte la situazione è ormai al collasso nonostante l’indulto tra l’altro in controtendenza rispetto a tutti gli altri carceri d’Italia. Le condizioni di vita sono disumane, per chi vi è detenuto e ancora di più per chi ci lavora. Basti pensare che quello di Latina, è l’unico carcere dove il personale è costretto a fare i turni su tre quadranti, invece che su quattro, dove a volte la notte il braccio femminile è custodito da due sole unità (una per piano); dove già da tempo non esiste più guardiania sulle mura di cinta. Tutto ciò assume le dimensioni che determinano un rischio non solo per i residenti o i lavoratori della struttura penitenziaria, ma per tutta la città.

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