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Una facile profezia

Ieri durante l’attività di volontariato dell’associazione Quartieri Connessi, abbiamo fatto un sopralluogo alle infrastrutture del nuovo sottopasso del Q4.

Salta subito all’occhio che il terrapieno realizzato al Km 70,900 per innalzare la SR148 e raccordarla con i due ponti sotto cui è stata realizzata la rotonda, sta cedendo.

Il terrapieno è stato costruito in fretta e furia ammucchiando materiali scadenti (un misto di terra, sassi, detriti vari e spazzatura), ma la cosa più grave è che i suddetti materiali non sono stati costipati a sufficienza, lasciando così ampia possibilità al materiale di assestarsi spontaneamente. Le scarpate inoltre non sono state rivestite né in alcun modo protette dall'erosione.

Già lo scorso novembre, alla prima pioggia, si sono verificati gravissimi episodi di erosione delle scarpate nonché il cedimento della strada in tre punti tanto che l'8 novembre 2014 è stato necessario riasfaltare la strada (che era stata aperta al traffico da appena tre mesi) in ben tre punti.

Adesso la situazione è persino più grave: il terrapieno si sta assestando e sta franando. Sono visibili larghe crepe che corrono lungo tutto il bordo della strada, molti supporti del guard-rail sono divelti, mentre l’asfalto, privo di sostegno, presto collasserà nuovamente.

In assenza di urgenti interventi di messa in sicurezza, è facile prevedere il collasso del fondo stradale e l’apertura di pericolose voragini, esattamente come è successo pochi giorni fa sulla Palermo – Agrigento.

Purtroppo siamo ancora una volta costretti a constatare l'estrema sciatteria con cui vengono realizzate le nostre opere pubbliche!

Salvatore Antoci

presidente Associazione Quartieri Connessi

 

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Nessuna risposta

  1. DeMoN3 ha detto:

    Aggiungo che sul cavalcavia, inoltre, ci sono profonde depressioni dell'asfalto, ridicole ed inaccettabili su una strada che ha appena 5 mesi! Buche ed avvallamenti pericolosissimi, considerando che potrebbero riempirsi d'acqua e causare acquaplanning…su un cavalcavia!!!

  2. Salvatore ha detto:

    Venerdì 16 gennaio 2016 sono stati eseguiti importanti lavori di messa in sicurezza dell’intera opera stradale del km 70,900 della SR 148 Pontina.

    Tutti i cigli della strada, in entrambi i sensi di marcia, sono stati consolidati con un conglomerato secco di ghiaia, sabbia e cemento. Le profondissime crepe che incredibilmente si erano aperte a soli 3 mesi dalla fine lavori, sono state così riempite di questo materiale che, se da un lato porrà un freno al pericoloso fenomeno dell’assestamento e dell’erosione, dall’altro andrà a snaturare le scarpate che, da progetto, dovevano essere in terra e quindi idonee alla crescita del prato (o delle erbacce come purtroppo avviene sempre alle nostre infelici latitudini!).

    Ancora un assurdo spettacolo di sciatteria che lascia (quasi) tutti indifferenti, dato che ormai  la rassegnata abitudine alle opere pubbliche costruite non a regola d’arte è tristemente consolidata.

    Salvatore

     

    Sotto: alcune foto dei lavori di consolidamento sul lato sud-ovest. Stessa cosa è stata fatta sul lato nord-est

     

     

     

     

     

    Sotto: la segnaletica orizzontale a distanza di 5 mesi è già quasi completamente sparita in alcuni tratti.

     

  3. zampone ha detto:

    E prima o poi, sentiremo qualcuno dire, come per la "variante di valico" sulla A1: "Non è una frana, è il terreno che si muove". 

    Ragazzi, l'ha detto un ingegnere, mica uno che era lì a tagliare l'erba…