Buon uso del denaro: a Latina un progetto ed un concorso nelle scuole

Sei associazioni con il supporto della casa del Volontariato lo hanno lanciato, e sei istituti hanno aderito

«I nostri figli devono imparare a fare buon uso del denaro, che costa fatica e non piove dal cielo!”». Questo è quello che ci hanno insegnato i nostri nonni e questo è quello che via via stiamo dimenticando, bombardati da offerte imperdibili: viaggi, ritrovati tecnologici, abiti, giochi, auto… ce n’è per tutti i gusti. Le passeggiate ormai si fanno nei centri commerciali ed è quasi impossibile uscirne senza almeno un acquisto.

A Latina, come in molte città d’Italia, sono in continuo aumento le famiglie che si trovano in difficoltà economica. Le banche vogliono le garanzie, ma la maggior parte dei sovra-indebitati non ha più niente da poter prestare come garanzia. Le finanziarie fanno affari d’oro e le famiglie si sovra-indebitano sempre di più. Da qui all’usura il passo è breve.

Il progetto sul buon uso del denaro

Per questo nasce a Latina il percorso educativo sul Buon Uso del Denaro. Sono sei le scuole che hanno aderito al progetto: gli Istituti Comprensivi A. Manuzio, A.Volta, N.5, G. Giuliano, Frezzotti-Corradini; l’Istituto Tecnico Commerciale Vittorio Veneto – Salvemini, Insieme, anche grazie alla preziosa collaborazione dell’Assessore alla Cultura Antonella Di Muro,  hanno coinvolto circa 200 studenti e 9 docenti.

buon uso del denaro realtopoly Come funziona? semplice, si entra in classe e si gioca a Realtopoly! Un gioco che simula la gestione del bilancio familiare con tanto di stipendio all’inizio del mese.

L’idea è nata durante un convegno sull’usura a Roma. Sul maxi schermo della sala dell’Unicef vediamo scorrere davanti ai nostri occhi increduli le immagini del litorale di Latina. La triste vicenda di Italo Santarelli, proprietario dell’hotel Gabriele a Latina lido, è una storia di usura che si è consumata nella nostra città e che ci ha indotto ad agire, subito, riappropriandoci del ruolo educativo che deve avere la società civile insieme alla famiglia. Troppo spesso, infatti, quest’ultima è lasciata da sola ad educare i propri  figli nel difficilissimo compito di trasmissione dei principi e dei valori .

Con l’iniziativa sul Sovra-indebitamento delle famiglie ed il Buon Uso del Denaro, nata nell’ambito del progetto Scuola e Volontariato promosso dai Centri di Servizio CESV e SPES, le associazioni: Aifo, Quartieri Connessi, Saman, Caritas, Libera e Planet School, hanno invitato Italo Santarelli e la sua associazione AIRP a Latina, presso la Casa del Volontariato, per condividere esperienze e strumenti al fine di avviare un cambiamento culturale nei nostri giovani e nelle loro famiglie. All’interno di questo percorso si colloca Realtopoly, uno strumento educativo per insegnare ai nostri ragazzi «che se in una famiglia entrano cento euro non ne possono uscire mille».

Realtopoly, perché funziona

Il concetto di base è tanto semplice quanto efficace. È necessario fare gioco di squadra per gestire al meglio le risorse e stabilire dei limiti. Si entra in classe, l’insegnante divide gli studenti in 5 gruppi eterogenei (in maniera tale che in ciascun gruppo ci siano sia ragazzi che ragazze con gusti ed attitudini diverse). Ciascun gruppo rappresenta una famiglia. Si parte da un reddito minimo di € 1.000,00 della famiglia Bianchi, fino ai € 2.500,00 della famiglia Neri.

buon uso del denaro realtopoly 2Per i ragazzi avere la possibilità di gestire dei soldi in mano, seppur finti, è eccitante. È interessante notare come siano diversi gli atteggiamenti. C’è chi non vede l’ora di lanciare i dadi e giocare, chi vuole assegnare i ruoli a ciascun componente del gruppo con tanto di mamma, papà e fratelli, e chi legge subito con attenzione l’elenco delle spese fisse e mette da parte i soldi che sicuramente dovrà spendere lasciando così un gruzzoletto a disposizione delle spese eventuali.

E poi ci sono le sorprese: alla domanda: «ma nella realtà tu veramente avresti comprato lo zaino più economico?», risposta: «no, che c’entra, adesso sono capofamiglia, devo risparmiare!».

Il gioco sul buon uso del denaro diventa così strumento di riflessione e partecipazione anche su tematiche più generali, quali quella dei rifiuti, dell’energia, dell’acqua, dei gratta e vinci, del gioco d’azzardo, del rapporto qualità prezzo negli acquisti, della pubblicità che paghiamo nel prezzo finale del prodotto.

Collegato a questa iniziativa c’è il concorso che premierà i migliori lavori sul tema del Buon Uso del Denaro, con tre classi di concorso: fotografia, tema/saggio breve, fumetto/cortometraggio. Il concorso prevede due sezioni: un per le scuole medie e una per le superiori. Ecco i regolamenti:

Regolamento_Sovraindebitamento Media inferiore

Regolamento_Sovraindebitamento_superiori

Fonte: http://www.retisolidali.it/buon-uso-del-denaro/

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