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Polizia sopra la legge?

L’episodio che mi accingo a raccontare è avvenuto il 1° luglio scorso verso le ore 20 a Latina, all’incrocio tra Viale Picasso e  Via del Lido.

Sono su Viale Picasso fermo sulla corsia di svolta a sinistra che ha il rosso, mentre sulla corsia alla mia destra sfilano le auto che girano a destra o vanno dritto. Passa una volante della Polizia di Stato che, repentinamante, gira a sinistra commettendo doppia infrazione: semaforo rosso e corsia sbagliata.

Il poliziotto alla guida chiacchera col collega mentre con la mano sinistra regge una sigaretta accesa e gesticola vistosamente dentro e fuori dal finestrino aperto.

Arriva il verde per la svolta a sinistra, mi metto in marcia mentre ascolto il commento incredulo di mia figlia di 11 anni sul comportamento illegale appena osservato.

Seguo da lontano la volante che adesso incede in modo erratico ma senza fretta verso il centro città, senza mai scegliere tra le due corsie disponibili, mentre la sigaretta continua ad apparire e sparire dal finestrino.

Dopo un po’, superata la rotonda ovale di OBI mi ritrovo direttamente dietro alla volante che all’ultimo momento sceglie la corsia di destra e – bontà sua – si ferma al semaforo rosso tra Via Padre Sant’Agostino e Via Galvaligi. Mi accosto a sinistra, abbasso il finestrino destro, attiro con un colpettino di clacson l’attenzione dell’agente (che sta ancora chiaccherofumando) e chiedo: “Scusi, non ha visto il semaforo rosso prima?”

Segue una breve ed esilarante conversazione fatta di incredulità e di spiegazioni improvvisate su una chiamata urgente dalla centrale… ma subito rientrata.

Ribadisco che in tal caso avrebbero dovuto accendere lampeggiante/sirena. “Non abbiamo avuto il tempo di mettere il lampeggiante…” Poi si riprende dalla sorpresa e tenta l’attacco “…e poi la Polizia non è tenuta a dare spiegazioni…”  Ma davvero?! “Siamo al servizio della collettività.” tenta di mitigare. “Allora dovreste dare il buon esempio!” faccio io. Segue un tentativo semiabortito di arrampicata sullo specchio:  “Non siamo la Stradale quindi non siamo tenuti ad osservare…” non finisce la frase… non sono tenuti ad osservare cosa? Le regole della strada dato che non sono la stradale?

Ringrazio per le spiegazioni e li lascio al loro servizio alla collettività, conscio che questa nostra povera Italia non sarà mai un paese civile.

Salvatore

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Nessuna risposta

  1. My_Angel ha detto:

    Caro Salvatore, purtroppo non sento nulla di nuovo, il "potere" a tutti i livelli non deve dare spiegazioni e render conto a nessuno, le "regole" sono solo per i comuni mortali, come le tasse.

    Ogni tanto ripenso a come devono sentirsi i genitori e parenti di Federico Aldrovandi.

     

    Saluti. 

  2. massimo74 ha detto:

    Ognuno di noi ha visto situazioni del genere riguardo le forze dell'ordine ma di certo non è da tutti avere la volontà e anche il coraggio di agire come ha fatto Salvatore. Sta di fatto che leggendo quanto scritto e immaginando la scena ho riso fragorosamente. Che avranno pensato quelli della stradale? Secondo che Salvatore fosse un pazzo scatenato.

  3. Freddy ha detto:

    La sciatteria, a quanto pare, non riguarda solo i lavori pubblici, piuttosto una mentalità che sta sempre più prendendo piede nelle Istituzioni…

    L'arroganza e la presunzione sono diventati un modello, degno dell'attuale amministrazione..

    e le Istituzioni, come sappiamo, vanno spesso a braccetto…

    Complimenti Salvatore per non esserti ancora arreso a contanta sciatteria…

    siamo con te!

    freddy (Ferdinando Cedrone)

  4. InkLink ha detto:

    Troppo, troppo forte! E va bene, smaltita la rabbia per il pessimo esempio che ci hai raccontato, direi che è veramente grande quello che hai fatto e ci ha fatto sorridere. Me l'immagino l'imbarazzo dell'agente misto a incredulità e al tentativo maldestro di giustificarsi. Troppo forte! 

  5. Salvatore ha detto:

    Ecco, fresco fresco, un altro inquietante episodio di illegalità e di arroganza in uniforme.

    Incrocio a raso tra Viale Le Corbusier e la Pontina – quello famigerato – ore 10:32 circa: due motociclisti della Polizia di Stato su due moto fiammanti arrivano dai nostri quartieri, dribblano le auto in fila al semaforo, ignorano il primo semaforo rosso (quello sulla complanare), danno un rapido sguardo a sinistra sulla Pontina, bruciano arrogantemente pure il secondo rosso ed escono sulla Pontina  direzione Terracina. Niente sirena, niente lampeggianti, niente urgenza, solo arroganza e disprezzo della legge!

    Io che gli pago lo stipendio a quei poliziotti (con la “p” minuscola!) ho il diritto di pormi una serie di  inquietanti domande alle quali è difficile trovare soddisfacenti risposte in questa nostra povera Italia ridotta a un cumulo di macerie su cui danzano criminali di tutte le specie!

    Salvatore