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Bollette TIA 2010: le sorprese non finiscono mai

“Finalmente” ricevo la bolletta TIA per il 2010 e verifico che, rispetto all'ultima fattura, l'importo è rimasto sostanzialmente invariato. In materia di tassa rifiuti mi sono guadagnato “sul campo” la qualifica di puntiglioso, quindi, per non deludere le aspettative, vado a confrontare le voci che compongono la bolletta con quella precedente e mi rendo conto che l'apparenza inganna: nella nuova fattura non è contemplata l'applicazione dell'IVA, mentre, fino al 2009 la società Latina Ambiente ha sempre richiesto l'imposta aggiuntiva.Di fatto si tratta di un aumento netto del 10%!Come si spiega questa lievitazione del prezzo?Il servizio è rimasto il medesimo (anzi è probabilmente peggiorato), il PEF del 2010 era sostanzialmente uguale a quello precedente, l'Ufficio Tributi del Comune ha “stanato” centinaia di evasori ed elusori (portando nelle casse dell'amministrazione circa 6 milioni di euro), i costi per la bollettazione rientrano nelle attività degli uffici comunali preposti, centinaia di utenti che non ottengono le riduzioni al 50 e 30%. Insomma un maggior numero di contribuenti tra cui spalmare l'importo complessivo e costi più bassi avrebbero dovuto comportare una diminuzione del prelievo pro capite.Mentre attendiamo da tempo che la Latina Ambiente provveda al rimborso dell'IVA illegittimamente prelevata tra il 2006 ed il 2009 – così come dichiarato dalla sentenza della Corte Costituzionale n° 238 del 2009 e dalla Direttiva CE n° 112 del 2006 – ora ci ritroviamo innanzi un'Amministrazione Comunale che riesce a invertire il risultato di una semplice regola matematica: costo complessivo invariato, numero di contribuenti aumentato, eliminazione dell'IVA, uguale bolletta più leggera. Ma a Latina non è così!Caro Sindaco e Assessori al Bilancio ed all'Ambiente, ci spiegate la sorpresa? Latina, 21 gennaio 2012

 

Giuseppe Pannone

 

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