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Vandalizzato da vigliacchi il villaggio dellla legalità di Borgo “Serafino Famà”

Un'intimidazione gravissima, in pieno stile mafioso, che ha nelle sue intenzioni, l'arresto, con metodi
violenti e vigliacchi, del percorso di legalità e impegno comune sul quale da anni Libera, Legambiente,
l'Agesci e molte altre associazioni locali sono impegnate.

Un impegno difficile, a volte ostacolato dalle stesse istituzioni, ma sostenuto da centinaia di cittadini, consapevoli del livello di penetrazione della cultura mafiose e dei suoi “picciotti” nel sistema economico, politico e amministrativo della provincia di
Latina. Un sistema infame che costituisce il vero vincolo allo sviluppo di questo territorio e che correttamente Libera ha chiamato Quinta Mafia.

Un'intimidazione che obbliga tutti, associazioni, cittadini, politici, forze economiche, ad organizzare
risposte serie e radicali, a partire da una consapevolezza che deve diventare patrimonio comune, per cui le
mafie in provincia di Latina, con il loro arsenale di interessi, connivenze, violenze, sono presenti e
condizionano il sistema democratico provinciale.

Cemento, rifiuti, agromafie sono i settori sui quali i clan mafiosi e loro colletti bianchi hanno deciso di
investire, facendone oggetto di business malavitoso, spesso agevolati da politiche troppo colpevolmente
timide sul fronte della repressione e prevenzione e da dichiarazioni istituzionali pubbliche che negano il
fenomeno.

Legambiente provinciale dichiara sin da subito la propria massima disponibilità a sostenere qualunque
iniziativa volta a ribadire la cultura della legalità, dell'impegno, della solidarietà che trovano residenza
proprio nel villaggio della legalità di borgo Sabotino.

Non ci faremo intimidire e non indietreggeremo in alcun modo dinnanzi alla violenza di pochi vigliacchi.
A questa reagiremo come sempre abbiamo fatto, ossia attraverso il coinvolgimento dei cittadini, la
partecipazione popolare, l'organizzazione di progetti e la denuncia che sono la risposta più congeniale alla
cultura mafiosa.

Auspichiamo che questa sia l'occasione per una riflessione partecipata relativamente all'emergenza
criminalità mafiosa in provincia di Latina. È importante tutti i rappresentanti istituzionali si convincano
che le mafie oramai hanno messo radici nel nostro territorio e che agiscono secondo un programma
consolidato e organizzato di violenze e intimidazioni, che può essere sconfitte solo costruendo programma
alternativo, comune e democratico, capace di mettere al centro legalità, giustizia sociale, ambiente,
sviluppo, lavoro.

Coordinatore provinciale Legambiente
Marco Omizzolo

 

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