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L’aiutino di Finestra

Qui di seguito l'allegato dal quale prende spunto la seguente considerazione:

 

 (Allegato: Aiuto_per_il_voto_di_Ajmone_Finestra.TIF).

Sappiamo bene come fatti, avvenimenti, dati, insomma persino l’evidenza, possano facilmente perdere significato nel gioco politico, non c’è da scandalizzarsi più di tanto, ma sinceramente il contenuto di tale elogio lascia alquanto perplessi.

Nella premessa Finestra ci fa sapere da subito che sente il dovere di proporci alcune considerazioni che potrebbero aiutarci. Aiutarci nella scelta del voto appunto. Egli ci dice che è semplicemente per un debito di riconoscenza verso di noi, verso i suoi concittadini che lo fa. Grazie senatore. Evidentemente però non ci ritiene in grado di compiere una scelta sensata e quasi come un padre ci viene ad illustrare i motivi per i quali votare il suo rampollo.E va bene. Ma quali sono?

Essenzialmente la nomenclatura. Ci fa sapere infatti che Di Giorgi è avvocato, assistente universitario, ex assessore comunale e le sue capacità sono evidenti “tanto che è stato nominato Presidente della commissione Trasporti e mobilità della Regione Lazio”. Strano, perché di Giorgi ha ricoperto tale carica e per un periodo ben più lungo pure a Latina, ma nulla viene detto in proposito. Sarà forse perché sarebbe stato difficile evitare il riferimento alla penosa mobilità latinense, alle indiscriminate strisce blu, alla bufala della “metro leggera”, o all’inutile parcheggio multipiano di Latina Scalo, tanto per dirne alcune? Chissà.

Poi per Finestra dovremmo scegliere Di Giorgi soprattutto perché sarebbe “libero da tutti quei giochi della politica che hanno rovinato la città soprattutto negli ultimi anni e che da oggi fortunatamente saranno solo un ricordo, insieme ai loro protagonisti…” Ora io non so dove l’ex senatore ha vissuto in questi ultimi anni a cui fa riferimento. Per rendersi conto di tale infondatezza però basterebbe semplicemente ricordare che Di Giorgi è stato componente e parte attiva della Giunta Zaccheo e che egli si ripresenterà proprio insieme a tutti quei protagonisti complici della disfatta a cui fa lui stesso fa riferimento. Una letta alle liste? Di più. Di Giorgi fu uno dei pochissimi che si oppose alla caduta di Zaccheo, non sottoscrivendo il documento che nel 2010 lo portò alle dimissioni.

Senatore, mettiamo che data l’ esperienza che tutti Le riconosciamo, un cittadino decida di prestarLe ascolto senza per questo perdere però il lume della ragione: può rispiegare a noi concittadini con meno demagogia e un po’ più di rispetto verso la nostra intelligenza perché dovremmo seguire lo spassionato consiglio da Lei inviatoci di votare il suo rampollo e poi pure di farlo votare?

 

Massimo de Simone

 

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