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Lo scandalo infinito delle Terme di Fogliano

Nell’ambito della scellerata politica di centro destra, che ha caratterizzato in quest’ultimo ventennio la nostra città, l’amministrazione sulle società partecipate, si è dimostrata fallimentare e drammaticamente preoccupante per le tasche dei cittadini di Latina.

Sinistra Ecologia e Libertà, attraverso il proprio responsabile alle politiche fiscali Luigi Fusaro, ha deciso di portare a conoscenza della popolazione di Latina, i dati più salienti dell’ultimo bilancio  al 31/12/2009, depositato presso la Camera di Commercio di Latina dalla società “ Terme di Fogliano “ in liquidazione.

Preliminarmente si intendono evidenziare, le assurde considerazioni espresse il 27/7/2004 (in sede di nomina del liquidatore nell’ambito dell’assemblea dei soci della società Terme di Fogliano), da Vincenzo Zaccheo, allora sindaco di Latina, nel riconsiderare il “fallito” progetto termale quale volano per il  recupero e il rilancio della Marina di Latina.

Tale visione, superficiale e ben poco lungimirante, ha creato negli anni a venire, un enorme buco nella società partecipata e, conseguentemente, nelle casse del Comune di Latina che ne è socio principale, con una quota dell’85,92% del capitale.

Spieghiamo questo giudizio analizzando il Bilancio.

Nel considerare l’ Attivo dello Stato Patrimoniale al 31/12/2009, redatto dal liquidatore e supportato dalla relativa “Nota integrativa”, emerge un valore delle  “immobilizzazioni materiali”, quali terreni e impianto, per un importo complessivo di € 2.162.108,00. In effetti, la posta più concreta e significativa, è rappresentata dal “costo storico” del terreno sul quale sarebbero dovute sorgere le “fantomatiche terme”; da € 297.410,93 è stato, via via rivalutato nel corso degli anni, fino a raggiungere al 31/12/2009 l’importo di €  1.235.094,37. La differenza pari a € 927.014,04 (rivalutazione negli anni dell’ importo) rappresenta un “attivo virtuale”, relativo al costo storico, delle perforazioni, delle spese di impianto e della progettazione effettuati su tale sito; tale importo di €  927.014,00 pur se riportato nell’attivo patrimoniale, rappresenta un virtuosismo contabile, realizzabile in termini di monetizzazione, solo nella utopica possibilità che le ceneri delle terme, possano risorgere dal nulla e che vi sia un possibile e folle aspirante privato, interessato all’acquisto dello pseudo-sito “termale”. Altra posta attiva, di €  101.883,87  è rappresentata dal saldo attivo del c/c bancario, rimpinguato dalle elargizioni tramite le casse comunali.

Passando all’analisi del Passivo patrimoniale, la prima e per alcuni versi, quasi unica voce negativa, è rappresentata dai debiti verso i fornitori nella misura di €  6.791.397,00 che rispetto all’anno precedente (2008), sono incrementati di €  423.890,59. Di tale importo, ben € 6.181.537,55 sono reclamati dalla società Condotte SpA, per opere di perforazione. Tali compensi sono tutt’ora oggetto di una controversia giudiziaria, pendente dinanzi alla Corte di Appello di Roma, che dovrà pronunciarsi in merito alla tardiva opposizione al decreto ingiuntivo, notificato dalla predetta soc. Condotte SpA alla società Terme di Fogliano, per il pagamento del citato debito; l’ udienza relativa a tale vicenda (vedi nota integrativa) è fissata al 24/01/2012.

Passando al Conto Economico, ciò che principalmente salta agli occhi, sono i costi per “Spese e Servizi” nell’importo complessivo di € 45.211,37 suddiviso tra, il compenso al Liquidatore (€ 23.204,84) al Collegio sindacale (€ 12.546,05) per consulenza amministrative e del lavoro ( € 1.913,60) per consulenza legale ( € 6.120,00 ) e per spese telefoniche ( € 1.410,25).

Altra nota dolente, è rappresentata dai “ Costi per il personale dipendente “, per un totale di € 89.521,88 corrisposti a n. 2 dipendenti nella misura di € 65.212,73 per salari e stipendi (comprensivi delle differenze retributive per gli anni 2004/2008).

Alla voce “Oneri diversi di gestione”, è presente un costo di € 28.922,00 per imposta ICI.

Altra voce di costo dolente, sono i proventi finanziari, che registrano alla voce “interessi” l’importo di € 532.227,96 per interessi moratori al 31/12/2009 a favore della società Condotte SpA, quale adeguamento del debito ai tassi di interesse previsti dal Decreto Ingiuntivo.

 

Da tutto ciò deriva che, nel corso dell’anno 2009, si è registrata l’ennesima perdita di esercizio nell’importo di oltre €  700.000,00 che ha conseguentemente determinato delle perdite portate a nuovo nella misura di euro  – 7.356.280,00 al 31/12/2009.

 

Sinistra Ecologia e Libertà si domanda, perché, pregiudizialmente alla messa in liquidazione della società in questione non ne sia stato chiesto il fallimento?!

SEL chiede ancora di conoscere se, nei termini previsti dall’art. 214 della Legge che disciplina il fallimento e la liquidazione, sia stata avanzata proposta di concordato, addivenendo così, ad un bonario componimento della lite tra le parti in causa (Soc. Condotte/Terme di Fogliano), al fine di chiudere definitivamente tale sperpero di denaro pubblico, che da diversi anni sta logorando il bilancio comunale.

Stante comunque questa situazione, Sinistra Ecologia e Libertà ritiene che debba cessare lo sperpero di denaro pubblico, elargito nei confronti di questa scatola vuota, che continua a sottrarre risorse finanziarie alle casse comunali e conseguentemente alla cittadinanza. Questo sarà uno dei problemi da risolvere da parte della prossima Amministrazione comunale; nella speranza che i cittadini assegnino alla coalizione di Centrosinistra – di cui SEL fa parte – e al nuovo sindaco C. Moscardelli questo ruolo perchè sarebbe veramente strano che si affidi la cura di una Città malata a coloro che ne hanno determinato in massima parte i malanni.

La società Terme di Fogliano è un pozzo senza fondo, divora costantemente risorse economiche che potrebbero essere investite diversamente e proficuamente per la cittadinanza. Basti pensare che solo gli interessi, che ogni hanno vanno ad incrementare la passività societaria, superano i 400.000€ e sono perciò superiori all’ intero stanziamento che il nostro Comune investe dal suo bilancio per il verde pubblico o per i Servizi sociali (esclusi i trasferimenti).

Non è più tollerabile mantenere in piedi un tale carrozzone, che ha accumulato al 31/12/2009, debiti per oltre 7 milioni di euro, destinati in parte, a pagamenti di compensi, parcelle e retribuzioni ad amministratori, progettisti e professionisti, di un bene che ha perso ogni sua potenzialità e che non rientra più tra i progetti strategici su cui fondare la ripresa della economia e dello sviluppo turistico di Latina.

 

Tali risorse dovrebbero essere investite in progetti concreti, che mirino realmente a riqualificare la marina di Latina; e proprio per questo, SEL ritiene che nell’ambito di un programma di riqualificazione del lungo mare, si possano inserire interventi a favore della fruizione sia pedonale che ciclabile di tutto il tratto Capo Portiere – Foce Verde.

Progetti che contribuirebbero al rilancio del turismo della marina di Latina, incentivando anche la popolazione a godere, durante tutto l’anno, di un ampio spazio per giovarsi del clima mite, caratteristico delle nostre zone.

Sinistra Ecologia e Libertà dunque individua quali elementi qualificanti del suo programma da una parte interventi per porre definitivamente fine alla vicenda della Società terme e dall’ altra di allocare le risorse così recuperabili ad interventi dedicati alla marina di Latina.

       

                                                                                            Sinistra Ecologia e Libertà – Latina

                                                                               Luigi Fusaro – Responsabile per le politiche fiscali

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