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Lettera a Grassucci, direttore de Il Territorio

Egregio Direttore,

 

ho avuto modo quest’oggi di ascoltare le sue considerazioni sulla vicenda “metro” durante la trasmissione in onda su Tele Etere nella quale Lei osservava la scarsa attenzione dedicata all’argomento da parte dell’opposizione e soprattutto che sarebbero nati ultimamente non meglio precisati “comitati” tra l’altro a cose già fatte. Scrivo personalmente la presente per la riconoscenza che devo a tutti i membri del comitato “Metro Bugia” che hanno con me collaborato in questi anni, sacrificando gratuitamente, anzi sottraendo un po’ del loro tempo al proprio lavoro e famiglia, unicamente affinché un presumibile disastro tecnico economico, di cui spero Lei abbia intuito le proporzioni, potesse essere in qualche modo evitato.

E’ mia personale opinione che il dovere professionale di un giornalista dovrebbe portare lo stesso, quasi come imposizione morale per l’alto ruolo che svolge a servizio della comunità, ad informarsi sempre nel migliore dei modi sull’attualità, con particolare riferimento a chi poi rappresenta la direzione di una testata giornalistica.

 

Allora, sarà bene metterLa al corrente, che mentre il giornale “il Territorio” che Lei dirige, e di cui sicuramente conoscerà i contenuti, continuava incessantemente negli ultimi anni a diffondere comunicati di dubbia utilità in cui si annunciava incessantemente l’imminente inizio dei lavori, tra l’altro mai avvenuti, c’era un comitato cittadino denominato “Metro Bugia” che si prodigava, con un discreto impegno e anche un minimo di professionalità, nello studio di migliaia di pagine tra progetti e convenzioni, diramare decine di comunicati, indire numerose conferenze, insomma allo scopo di evidenziare le gravi e ormai note problematiche a cittadinanza e politica.

La informo inoltre che sul territorio (non quello del “suo” giornale, ma quello latinense) è sempre stato presente un unico comitato, sempre quello di prima, “Metro Bugia” per intenderci, dimostrando ancora una volta una notevole disinformazione allorché parla al plurale di altri anonimi e non meglio specificati comitati.

Sarà utile anche metterla al corrente che il sottoscritto ing. Massimo de Simone si interessa della vicenda da circa 4 anni (vedi articolo allegato Latina Oggi del 17-12-2006)  e cioè in data non sospetta e molto tempo prima dell’approvazione della delibera di Giunta e di quella Comunale di cui Lei credo ricorderà almeno il periodo di riferimento.

 

Con l’augurio che il giornale da Lei diretto voglia seguire in modo un po’ più attento e consapevole l’annosa vicenda ancora non del tutto conclusa, le anticipo che a breve invieremo agli organi di stampa un comunicato riguardante i recenti sviluppi, che non disperiamo Lei vorrà tenere in qualche considerazione.

 

Con immutata stima.

 

Massimo de Simone

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Nessuna risposta

  1. Salvatore ha detto:

    Caro Massimo, 

    Ma la tua lettera l’hai spedita a Grassucci? No perché non ne trovo traccia nè nell'edizione di ieri (15 settembre) nè in quella di oggi (16 settembre). 

    Eppure "il Territorio" sta dando ampio risalto alla questione "metro" dando, tra l’altro, ampio spazio a Moscardelli, Mansutti, Visari e tanti altri.

    Ma evidentemente il direttore Grassucci (se ha ricevuto la tua lettera e ha deciso di non pubblicarla!) non ritiene importati le considerazioni di un Comitato, Metrobugia, che sin dall’inizio si è battuto per smascherare e fare conoscere ai cittadini l’enorme truffa che si nascondeva dietro la cosiddetta metropolitana. Evidentemente Grassucci (sempre se ha ricevuto la tua lettera!) preferisce diluire e far sparire Metrobugia in una ipotetica galassia di “comitati” inutili e di scarso interesse pratico. Un atteggiamento sprezzante che mal si attaglia a chi in tante occasioni si è dichiarato paladino della corretta e imparziale informazione. Un atteggiamento che (se corrispondesse al vero) la direbbe lunga sulla considerazione che il Direttore dedica alla società civile. Probabilmente anche Grassucci ritiene che deve parlare solo chi è titolato a farlo e cioè i politici e i giornalisti. Gli altri facciano il favore di stare zitti.

    Salvatore

  2. massimo74 ha detto:

    Certamente che gliel'ho spedita.

  3. Salvatore ha detto:

    Anche l'edizione del 17 settembre de "Il Territorio" ignora la tua lettera, mentre invece da spazio ai consiglieri della terza circoscrizione. Penso davvero che per Grassucci c'è chi è titolato a parlare e… chinò.

    Salvatore 

  4. massimo74 ha detto:

    Si Salvatore, ti dò ragione, ma onestamente io di ciò non mi offendo affatto. Per me il Direttore del "Territorio" può benissimo non parlare nè di metro nè di comitato nè di quello che vuole. D'altronde il suo lavoro sta anche nell'effettuare delle scelte editoriali. Saranno poi i lettori a giudicare il suo operato e il risultato risulterà dalle vendite.

    Però, in caso decidesse di fare riferimento al comitato "Metro Bugia", non mi stancherò di fargli notare eventuali inesattezze e soprattutto gli richiederò la cortesia di volerne parlare in modo corretto e veritiero.

    Massimo de Simone

    Pres. comitato Metro Bugia

  5. massimo74 ha detto:

    Continuo le mie consiederazioni sul giornalismo locale, pubblicando in questo post una comunicazione inviata a Egidio Fia, direttore di Lazio TG (non mi pareva opportuno aprirne uno nuovo, visto che l'oggetto mi pare quasi il medesimo).

    "Egregio Direttore,

    sono compiaciuto che Ella, nel Tg odierno da Lei diretto, riferendosi alla cosiddetta “metro leggera”, parli di “vicenda grave” a Latina. Ora, è pacifico che sia ad oggi molto raro il giornalismo di una volta, ma trovo ugualmente un alquanto strano, per un Direttore esperto come Lei, accorgersi solo ora della gravità della vicenda.

    Con molta umiltà vorremmo perciò farLe presente che esiste un comitato cittadino, denominato “Metro Bugia” che da circa 3 anni (sebbene il sottoscritto si interessa alla vicenda fa più di 4) si sta prodigando nello studio di migliaia di pagine tra progetti e convenzioni e ha indetto numerose conferenze, diramando nel contempo decine di comunicati; insomma si sta impegnando tutt’ora allo scopo di evidenziare le gravi e ormai note problematiche a cittadinanza e politica per scongiurare il peggio.

    Lei oggi parla con enfasi dell’esposto annunciato dal Pd sull’argomento. In realtà noi già da tempo ci eravamo attivati sostituendoci alla lentezza della politica e già da tempo avevamo evidenziato le evidenti problematiche di cui oggi Lei parla con due esposti alla Corte dei Conti e all’Autorità dei Lavori Pubblici in data 25/3/2009, nonché con osservazioni alla Regione Lazio in data 21/7/2008 e 11/6/2009, di cui confidiamo Lei sarà minimamente informato. Se avesse dedicato un po’ più attenzione all’attualità e più interesse verso il lavoro di alcuni poveri e semplici cittadini, si forse sarebbe accorto che queste stesse cose erano già state evidenziate da tempo, e non avrebbe potuto sottolineare nel Tg che “ora c’è qualcuno che parla addirittura di dissesto finanziario”.

     

    E allora, quando una notizia interessante giornalisticamente? Quando è importante nel merito da qualunque fonte provenga o quando, benché priva di significato, provenga dalla politica o da altri enti istituzionali? Certo esistono diversi tipi di giornalismo e non tutti i giornalisti sono consci del ruolo che svolgono a servizio della comunità.

     

    Mi avvalgo della Sua competenza giornalistica per sciogliere anche le seguenti perplessità, che so non essere il solo a serbare: se avesse dedicato in questi anni un po’ più di attenzioni alla notizia in sé più che alla fonte, avrebbe fatto un buon servizio cittadinanza? Ciò alla fine avrebbe potuto compiacere anche il suo editore? Qualora iniziasse la trasmissione di approfondimento da Lei diretta Monitor crede possa essere giunto il momento per discutere pubblicamente la questione? A tal riguardo pensa che anche il Comitato Metro Bugia, seppur costituito dai semplici cittadini, potrebbe dire qualcosa di interessante sull’argomento?

     

    Massimo de Simone

    Pres. Comitato Metro Bugia"

     

     

  6. Baol ha detto:

    Oggi anche il TG regionale di Rai 3 delle 14 ha parlato della questione metro, ha detto che si è costituito un comitato di cittadini… come si fosse costituito solo ora, e ovviamente non ha precisato il nome di questo comitato… ha dato invece spazio alle dichiarazioni di Mansutti e ai manifesti dell'altra faccia della politica di Cirilli, comparsi sui muri della città, dove si legge METROFOLLIA…

    evidentemente i cittadini e i loro spontanei comitati non fanno notizia… evidentemente i cittadini devono essere a tal punto "rappresentati" da questi politici che perdono il diritto di parola… e se parlano, semplicemente ci si limita a farli… "sparire"… 

  7. massimo74 ha detto:

    Pura, sacrosanta ed evidentissima verità, Francesca.

    Facile il lavoro per questo tipo di giornalisti. Non sono altro che il trombone pappagallesco di quei cinque o sei politici che rilasciano dichiarazioni.

    Posso farlo anche io il gironalista. Perchè deve esserci un albo? A che pro? Basta che ripeto quello che dicono una manciarta di persone. Non mi interesso d'altro. Voglio il tesserino di giornalista. Tutti potremmo avere il tesserino di giornalista. Ergo, il tesserino di giornista non vale un tubo.

    Massimo.

  8. massimo74 ha detto:

    Riconsiderare le questioni non è un peccato ma una operazione che tutti noi dovremmo sempre esercitare nella vita. Il direttore Egidio Fia ha impiegato veramente pochissimo tempo a riesaminare la questione. Siamo sinceri, non è da tutti. A volte prevale la chiusura mentale, la presunzione, la pigrizia. Solo a titolo di esempio basti pensare che alcuni nostri politici ancora continuano a sostenere la "metro" con gli stessi ragionamenti di anni fa, come se non fosse successo asssolutamente nulla, peraltro adducendo le solite motivazioni alla stregua di spot elettorali che suonano pressapoco così: "la metro è buona, la metro è bella, la metro è veloce, la metro è sviluppo" senza mai entrare nel merito di quanto affermano e soprattutto senza rendersi conto di ciò che sta accadendo loro intorno: "Mi crollasse il mondo addosso, io non mi scanso".

    Per completezza quindi è opportuno che ora posti anche la seguente, già inviata alla redazione:

    "Egregio Direttore,

    ho visto, come d’altronde spesso faccio, il Lazio TG di stasera da Lei condotto, e devo ammettere onestamente che non mi aspettavo che avrebbe fatto riferimento al comitato cittadino “Metro Bugia”.
    La sua esperienza nel campo, come già avevo messo in evidenza nella precedente comunicazione, è cosa nota, ma è altrettanto vero che non è da tutti avere voglia di riconsiderare le questioni, di esaminare eventuali consigli e magari  accettarli sempre se li si ritengono utili e migliorativi, e a volte, perché no, rivedere in caso anche la propria posizione.
    Questo modo di fare vale in via generale nella vita e non solo per il giornalismo, ed è, a mio avviso, sintomo fedele di onestà intellettuale oltre che di intelligenza.
    Finisco per ringraziarLa personalmente e soprattutto a nome di tutti i membri del Comitato, che, Le posso assicurare, hanno lavorato veramente sodo in  passato e ancor di più in questo periodo, sottraendo non poco tempo dal proprio lavoro e famiglia, per offrire un contributo affinché i danni che ora sembrano  evidenti ai più venissero scongiurati o almeno limitati, sperando che non sia  ancora troppo tardi.
    Ora metteremo in campo tutte le nostre forze e non è escluso che intraprenderemo iniziative di grande rilevanza."

    Cordiali saluti.

    Massimo de Simone
    Pres. Comitato Metro Bugia

  9. Salvatore ha detto:

    Caro Massimo,

    come hai giustaamnte detto tu, la capacità di "ravvedersi" è una dote davvero rara e per questo ancora più lodevole. Restando in ambito giornalistico, evidentemente non tutti i direttori la posseggono.

    Salvatore